StreamWeek: le ultime miglia di Jesse Pinkman in El Camino

StreamWeek: le ultime miglia di Jesse Pinkman in El Camino

Di Michele Monteleone

Un sacco di grande cinema sulle piattaforme di streaming questa settimana con The Front Runner, Bohemian Rhapsody e Shazam, mentre su Netflix arriva il “vero” finale di Breaking Bad con El Camino e torna su Now Tv una delle serie più interessanti dello scorso anno, Succession.

LA SCORSA SETTIMANA IN PILLOLE

SKY GO

Su Sky Go questa settimana arrivano parecchie novità interessanti, a cominciare da Bohemian Rhapsody, il film sui Queen con cui Remi Malek si è guadagnato il suo oscar come miglior attore e i fan più accaniti hanno invaso le sale di tutto il mondo cantando. Personalmente ho trovato il film noioso fino alla morte e la cosa mi ha stupito oltre ogni dire, visto che solitamente le biografie (soprattutto di rocker con vite al limite), riescono sempre, perlomeno, ad avere un ritmo trascinante. La colpa mi pare essere sopratutto di un montaggio noioso e, a tratti, addirittura sfacciatamente sbagliato, visto che non è un articolo solo su questo, vi rimando a un video davvero ben realizzato sull’argomento che potete vedere cliccando QUI. Sì, so che il film ha vinto l’Oscar per il miglior montaggio e, no, non penso che la cosa sia rilevante a meno che non vogliate provare che l’assegnazione degli Oscar sia spesso immotivata dal punto di vista tecnico.

Sempre su Sky Go vi consiglio The Front Runner – Il vizio del potere mentre mi chiedo che cavolo di senso abbia il sottotitolo che gli hanno appioppato nella versione italiana, vi dico che il film è diretto da Jason Reitman (Tully, Young Adult, Tra le Nuvole) uno dei registi di commedie più interessanti del panorama americano. La storia di come il candidato Gary Hart sia riuscito a mandare a pu**ane la sua candidatura per i democratici partendo in netto vantaggio, è anche la storia di come in america si sia arrivati all’attento scrutinio della vita privata dei candidati oltre a quella pubblica. Oltre alla vicenda umana interessante, il film solleva degli interrogativi su quanto questo processo sia realmente utile alla scelta di un presidente. Nel senso: vi interessa davvero sapere che il vostro cardiochirurgo si scopi la segretaria se, quando si tratta di operare, è il migliore al mondo? Fa sorridere che a questo riguardo, che sia stato proprio Trump, con la sua sostanziale impresentabilità, a spazzare via questo discrimine su base morale nella scelta dei candidati.

La mia serie preferita dello scorso anno è, senza ombra di dubbio, Succession, che segue le orribili vicende di una famiglia di milionari, tutti legati a un granitico padre di famiglia (interpretato in maniera quasi inquietante da Brian Cox) che ha un malanno e trascina tutto il carrozzone in un’insensata e spietata corsa alla successione. La serie, opera di Jess Armstrong (Four Lions) è una violentissima commedia famigliare in cui la parentela non fa che acuire i contrasti e rendere ancora più dolorose le pugnalate nella schiena. La scrittura dell’autore inglese ha il potere di essere, allo stesso tempo, incredibilmente divertente e dolorosamente crudele, una visione necessaria per gli amanti della serialità.

INFINITY

La DC per anni è andata in confusione producendo film con grandi orizzonti, ma scarsi risultati in quanto a empatia, poi con le ultime uscite ha aggiustato il tiro producendo con Acquaman di James Wan un film action con un animo da grande blockbuster, con Joker di Todd Philips un film (apparentemente) autoriale (io direi piuttosto forzatamente autoriale) e con Shazam, il film appena uscito su Infinity, una perfetta commedia per ragazzi. Ormai è evidente che l’universo cinematografico DC si stia sfaldando in tante piccole realtà in cui la personalità dei singoli film è inconciliabile con l’idea di un universo condiviso, ma sinceramente mi pare una grande notizia, l’idea di tornare a vedere film con forti personalità dopo quelli omogenizzati della Marvel è galvanizzante. Shazam è un film piccolo che però diverte e si immette nella scia dei tanti film per ragazzi anni 80-90 che hanno cresciuto la nostra generazione.

PRIME VIDEO

Mi diverte un sacco l’idea di parlarvi insieme di due cose da vedere su Prime Video: la prima è After un film immondo, uno young adult tratto da un famosissimo romanzo di successo che, dopo soli dieci minuti di visione fa venire voglia di farsi fare una vasectomia per risparmiare il mondo di altri stupidi adolescenti. Scritto e diretto nel peggior modo possibile, è poco più di una fan fiction scritta da una ragazzina con gli ormoni in subbuglio. L’altro film invece è Beautiful Boy la storia commovente del rapporto tra un padre e un figlio tossicodipendente e di come il padre si interroghi, dolorosamente, su come sia possibile che il rapporto che lui credeva tanto intimo e sincero tra loro due, a un certo punto si sia spezzato. Paradossalmente è un’altro film che non invoglia alla procreazione perché spaventa e piazza il giusto carico emotivo sulle spalle di un genitore, ma che, allo stesso tempo, commuove nella sua fragile sincerità. Ho pianto un sacco e Steve Carell ha realizzato la sua migliore interpretazione di sempre.

IL MUST WATCH

Ogni settimana vi segnalo una serie, un film o un documentario che dovete assolutamente vedere, una novità che è l’argomento del momento, quello di cui si parla in pausa caffè con i colleghi.

El Camino (Netflix)

Breaking Bad è stata una serie simbolo della new wave americana, ha lanciato nell’olimpo dei grandi produttori AMC e, insieme a serie come Mad Menne ha definito la sua anima indipendente e autoriale. Sono anni che, dopo aver visto morire Walter, seguiamo le disavventure di Saul in Better Call Saul  ed erano altrettanti anni che Vince Gilligan, il creatore delle serie, diceva di voler tornare su Breaking Bad per concluderlo con un lungometraggio. So che in giro si è parlato di un film “non necessario”, come se questi fantomatici “film necessari” esistessero davvero, ma personalmente ho trovato che approfondire ed esplorare il finale dedicato a Jesse Pinkman, il vero cuore emotivo della serie, sia stata una scelta motivata. Walter White è un villain, un’uomo che si piega al male e poi decide di abbracciarlo, che muore alla ricerca di una tardiva redenzione, ma che è scritto in maniera da far rifiutare allo spettatore una piena immedesimazione con un uomo che, alla fine dei conti, è un malvagio. Invece con Jesse, trascinato dagli eventi, sballottato emotivamente e fisicamente, schiavizzato e torturato, l’immedesimazione e l’empatia, sono più plausibili. In El Camino c’è la sua ultima corsa per la libertà, queste ultime miglia percorse stringendo i denti e sbiancando le nocche sul calcio della pistola, nella speranza di raggiungere la pace e Gilligan gli concede, nelle due ore del film, gli onori dell’eroe, una piena redenzione che era mancata a Walter. Un bello speciale per una delle serie più significative degli ultimi vent’anni.

IL RECUPERO

Come tutte le settimane, siamo arrivati all’ultima parte della rubrica dedicata a una chicca, a un contenuto che probabilmente vi siete persi nell’uragano di novità con cui veniamo bombardati.

Come ti ammazzo il Bodyguard (Netflix)

Dopo avervi consigliato una lunga lista di filmoni e serie super-impegnate, mi concedo un po’ di sana cazzonaggine con la storia della miglior guardia del corpo al mondo che ha, come nuovo cliente, un uomo che deve testimoniare presso la Corte Internazionale di Giustizia. L’uomo è il miglior killer al mondo, lo stesso che ha distrutto la carriera della guardia del corpo uccidendo l’uomo che proteggeva. Come ti ammazzo il Bodyguard è una commedia leggerissima che si regge sulla straordinaria chimica tra Ryan Reynolds Samuel L. Jackson. Non è certo il front runner per un premio oscar come miglior film, ma rimane un ottimo modo di passare una serata piacevole e farsi un paio di risate guardando quello scemo di Reynolds e le sue faccette.

Alla prossima settimana, miei fedeli bingewatchers: se vi è piaciuto qualcuno dei consigli che vi ho dato, se volete segnalarmi qualcosa che mi sono perso o se volete suggerirmi qualcosa di cui discutere la prossima settimana, vi invito a commentare l’articolo. La vostra guida allo streaming compulsivo è sempre disponibile!

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