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Star Wars: Gli Ultimi Jedi è un film che, nonostante l’ampio successo ai botteghini, ha spaccato il fandom a metà. Sembra quasi che non esistano vie di mezzo: lo si ama, oppure lo si odia. Ecco perché il ritorno di J.J. Abrams alla direzione del nuovo Episodio della saga, l’Ascesa di Skywalker, è stato interpretato da molti come un tentativo della Lucasfilm di riportare ordine nel caos. Se è evidente che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, sia stato concesso di sperimentare, Abrams dovrà invece assumersi l’onore e l’onere di concludere la storia di Star Wars in modo coerente con il passato e con il presente.
La domanda sorge dunque spontanea: L’Ascesa di Skywalker cancellerà alcuni degli eventi controversi di Gli Ultimi Jedi, non tenendoli in considerazione oppure stravolgendoli del tutto? Empire ha rivolto a J.J. Abrams proprio questo quesito, e la risposta del regista non si è fatta attendere:
Non mi sono mai trovato nella posizione di dover riparare qualcosa. Se avessi realizzato Episodio 8, avrei fatto alcune cose diversamente, proprio come Rian avrebbe cambiato alcune cose di Episodio 7 se l’avesse diretto lui. Ma ho lavorato su molte serie televisive, e quindi sono abituato all’idea di creare storie e personaggi che poi vengono gestiti da altre persone. Se sei disposto ad allontanarti dal prodotto che hai creato, affidandolo a mani capaci, allora devi accettare il fatto che alcune delle decisioni che verranno prese non saranno le stesse che avresti preso tu. E quando hai la possibilità di ritornare nel progetto, devi onorare ciò che è stato fatto.
Questa dichiarazione conferma voci di corridoio, rumor, sospetti diffusi tra gli appassionati della saga, e riconducibili a un solo principio: Rian Johnson ha fatto ciò che voleva, imboccando scelte narrative che Abrams non avrebbe approvato. Legittimo, per un regista a cui venne assegnato un forte potere autoriale sulle sorti della galassia lontana lontana. Eppure, una spia d’allarme. La conferma definitiva che questa nuova trilogia non ha seguito una direzione chiara ed univoca.
Abrams dovrà fare i conti con tutto ciò, ed elaborare un finale che possa concludere la saga senza eccessive incoerenze. Perché, come lui stesso ha detto, bisogna tener conto delle decisioni passate. Gli Ultimi Jedi è un Episodio canonico della saga, e non può essere cancellato con un colpo di spugna.
Tuttavia, due postille. La prima: J.J. Abrams è noto per rilasciare falsi indizi in sede di campagna marketing, dichiarazioni costruite ad arte per non svelare sorprese. Dunque, tutto ciò che dice va preso con le pinze. La seconda: onorare le scelte narrative prese in passato non equivale a mantenerle intatte. Alcuni colpi di scena ben assestati potrebbero scardinare i punti fermi de Gli Ultimi Jedi, rispettandone però la continuità narrativa.
Basti pensare all’esempio per eccellenza nella saga di Star Wars: il padre di Luke. In Una Nuova Speranza, Obi-Wan parlava al giovane Skywalker di Anakin, ucciso crudelmente per mano di Darth Vader. Ne L’Impero Colpisce Ancora, ecco il colpo di scena per eccellenza, con il famoso “Io sono tuo padre”. Darth Vader e Anakin sono dunque la stessa persona. La giustificazione del fantasma di Obi-Wan dinanzi alle perplessità legittime di Luke, che gli domanda: “Perché non me l’hai detto?”, è: “Quello che ti dissi era vero, da un certo punto di vista”.
I punti di vista. Saranno loro il fulcro di L’Ascesa di Skywalker. Nuovi punti di vista sulla morte di Snoke, sul lignaggio di Rey e sull’evoluzione (oppure involuzione) di Kylo Ren potrebbero sconvolgere la continuità narrativa senza bisogno di cancellare con un colpo di spugna ciò che era stato stabilito in precedenza. Un lavoro delicato, e verso il quale Abrams dovrà prestare la massima attenzione.
Fonte: CinemaBlend.com