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Saga of Tanya the Evil – the Movie | Recensione

Pubblicato il 14 ottobre 2019 di Marlen Vazzoler

Dopo l’uscita nelle sale giapponesi e in quelle americane, il lungometraggio animato Saga of Tanya the Evil: The Movie è arrivato anche in Italia tramite la piattaforma streaming Crunchyroll.

Non si tratta di una pellicola riassuntiva ma di un seguito dell’anime basato sull’omonima serie light novel di Carlo Zen che ha ispirato anche un adattamento a fumetti pubblicato dalla Planet Manga, disegnato da Chika Tōjō.

Un mondo parallelo

La pellicola apre nel 1966, nel Regno Unito, 40 anni dopo gli eventi della stagione finale dell’anime. Adelheid von Schugel, ora un uomo della chiesa, ricorda con un cronista il periodo di massimo splendore dell’Impero, la super potenza impegnata in quella che diventerà la prima guerra mondiale.

Mentre la camera si sposta all’interno della chiesa, si sofferma su una vetrata che raffigura una bambina bionda con una spada in mano, in procinto di cadere tra le fiamme. Un’immagine questa che sembra presagire un futuro nefasto per la protagonista Tanya von Degurechaff.

L’azione presto ritorna dove eravamo rimasti, con il 203° battaglione dell’aviazione magica, impegnato ad aiutare le truppe principali nel continente meridionale contro l’Esercito della Repubblica libera. Le truppe non fanno in tempo a gioire che si ritrovano spedite all’estremo nord. La ricognizione al confine con la Federazione, solo per poi trovarsi coinvolte in una guerra contro i comunisti.

Tanya

Tanya è in realtà un impiegato di una società giapponese che è stato spinto sotto un treno da un ex-dipendente che ha licenziato. Poco prima della sua morte il creatore/Dio, che verrà ribattezzato dal protagonista Entità X, interviene.
Non verrà reincarnato e finirà all’inferno, ma l’uomo sfida Dio dicendo che solo il dolore, la privazione e la costante paura spingono la gente a credere in lui.
La mancanza di fede e la sua vocazione per il libero arbitrio, spingono così il supremo a mandarlo in un mondo parallelo consumato dalla guerra dove viene incarnato in una neonata orfana.

Nonostante si trovi in una delle posizioni più deboli della società, Tanya ancora bambina si arruola nell’esercito dove comincia presto a salire i ranghi. Sogna una posizione nelle retrovie, al sicuro, ma spesso si ritrova a rischiare la vita in prima linea.

La legge di Murphy portata all’estremo

Sono due le cause che hanno portato Tanya in questa situazione: lei stessa, grazie al suo cervello e all’esperienza accumulata nella vita precedente, è un’ottima e spietata stratega/soldato. Le sue abilità la rendono una pedina essenziale nello scacchiere della guerra e molto spesso finisce per scavarsi la fossa da sola, creando delle situazioni ilari.

Il restante 50% è imputabile alla misteriosa Entità X, che ricorda il dio cristiano ma con alcuni elementi della religione buddista, per via di alcune sue concezioni, anche se diverse come nel caso della reincarnazione. Nel film è determinato a farsi venerare da Tanya, tanto da far scoppiare una guerra mondiale e servirsi della fede della popolazione per raggiungere il suo obiettivo.

Ci troviamo di fronte a una vera e propria sfida dove nessuno vuole cedere. Come se non bastasse ogni volta che Tanya deve usare la magia non solo è costretta a pregare l’Entità X per far funzionare la gemma Tipo 95 ma al contempo subisce un lavaggio del cervello che spinge a farla diventare una credente.

Strategie e missioni

Kenta Ihara riesce a creare una sceneggiatura divertente, non lineare, in cui seguiamo Tanya mentre passa continuamente dalla padella alla brace. Ogni volta che crede di aver raggiunto la pace/finito la sua missione, la situazione viene capovolta e si ritrova in una posizione peggiore della precedente.

Il bilanciamento tra le scene d’azione e le parti più discorsive, in cui vengono discusse le strategie militari, è alquanto buono. Anche se in alcuni punti le sequenze più verbose rischiano di annoiare lo spettatore non amante del genere.

Personaggi

La storia ruota attorno a Tanya e a Mary Sue, quest’ultima introdotta nella serie animata, diventata l’antagonista del film. Il loro rapporto evoca il dualismo dello Ying e dello Yang: hanno diverse caratteristiche simili e al tempo stesso si completano a vicenda.

Tanya è mossa da interessi personali ed egoistici mentre Mary Sue dalla vendetta verso la morte del padre e dei suoi compagni d’armi. La prima esige il libero arbitrio e tenta in tutti i modi di sopravvivere, mentre la seconda è pronta a morire per la causa.

Mary diventa così una marionetta dell’Entità X che la porta in vita continua1emnte, possiamo dire che per lei la morte non esiste. Sono inoltre i due personaggi più sviluppati dell’intero film, gli altri sono semplicemente abbozzati.

Animazione

Ci troviamo di fronte a un miglioramento generale delle animazioni rispetto alla serie animata. La color design Chiho Nakamura e il direttore della fotografia Shinji Tonsho mettono in risalto i contrasti e alcune colorazioni, in particolare quelle degli occhi. Queste scelte contribuiscono a dar maggior prominenza agli effetti speciali di Takashi Hashimoto.

Spettacolari i fondali di Nam Hai, decisamente uno dei punti di forza del film. Per quanto concerne invece la grafica 3D, trovo alquanto inutile il suo utilizzo nelle mappe per mostrare lo spostamento degli eserciti. Molto buona la coreografia dei combattimenti aerei, in particolare quelli di Tanya e Mary. Qui vengono offerti diversi cut letteralmente spettacolari.

Vi è maggior cura anche nell’animazione dei personaggi secondari e dei soldati

Conclusioni

Per quel che concerne il doppiaggio, siamo grosso modo sullo stesso standard della serie animata. Mentre il direttore del suono Yoshikazu Iwanami contribuisce a immergerci nelle battaglie combattute contro la federazione.

Si tratta di una pellicola diverte, il conflitto continua ulteriormente ad ampliarsi, chissà cosa attende Tanya all’orizzonte. I momenti comici sono pochi ma ben dosati, non sono loro il punto di forza del film ma il dramma.