Sergio Pablos, co-ideatore di Cattivissimo Me, racconta alcune curiosità sulla realizzazione del lungometraggio animato Klaus,
dalla realizzazione di una storia sulle origini di Babbo Natale all’animazione.
Scopriamo quindi come è stata aggiornata la figura di Babbo Natale e come hanno rinnovato l’estetica dell’animazione tradizionale senza usare la computer grafica.
Jesper, il peggior allievo dell’accademia postale, viene assegnato a un’isola ricoperta di ghiaccio a nord del Circolo polare artico, dove i litigiosi abitanti si parlano molto di rado e si scrivono ancora meno. Jesper sta per gettare la spugna quando trova il sostegno dell’insegnante Alva e conosce Klaus, un misterioso carpentiere che vive in una casetta piena di giocattoli fatti a mano. Queste improbabili amicizie riportano l’allegria sull’isola, e con essa vicini generosi, tradizioni piene di magia e calze appese con cura vicino al caminetto. Klaus è una commedia natalizia animata diretta da Sergio Pablos, coautore di “Cattivissimo me”.
Sceneggiato con Zach Lewis e Jim Mahoney il film è stato prodotto interamente a Madrid con l’aiuto di Atresmedia Cine e della produttrice esecutiva Jinko Gotoh (Il piccolo principe, The Lego Movie 2: Una nuova avventura). Gli art director sono Szymon Biernacki e Marcin Jakubowski.
I doppiatori originali sono: Jason Schwartzman (Jesper), J.K. Simmons (Klaus), Rashida Jones (Alva), Joan Cusack (Mrs. Krum), Norm Macdonald (Mogens) e Will Sasso (Mr. Ellingboe).
Klaus – I segreti del Natale sarà disponibile su Netflix dal 15 novembre.