Joker, il film di Todd Phillips basato sulle origini della più famosa nemesi di Batman (interpretata da Joaquin Phoenix), sta riscuotendo un grandissimo successo nelle sale: in molti dopo la visione del film hanno manifestato l’intenzione di riscoprire il personaggio nato dalle pagine dei fumetti DC, che rappresenta uno dei più complessi e affascinanti villain del mondo dei comics. Abbiamo stilato una lista delle storie che più caratterizzano questa figura controversa, in grado di far comprendere appieno le sue varie e profonde sfaccettature: ecco quindi Le 10 migliori storie a fumetti del Joker!
Scritta da Danny O’Neil e disegnata da Neal Adams
Il Joker della serie animata televisiva, più votato alla goliardia grottesca che alla follia, aveva avuto un successo talmente ampio da arrivare a modificare anche l’approccio stilistico degli autori al personaggio a fumetti: La Vendetta del Joker è considerata la storia che per prima tenta di discostarsi da quella figura nata per un target diverso da quello di riferimento dei comics, dipingendo le basi del villain folle che sappiamo poi essere diventato il Joker e ponendo l’accento sul suo completo sprezzo per la vita umana, anche quella dei suoi scagnozzi (l’intera storia è basata su una vendetta del Joker ai danni di alcuni suoi sottoposti dopo il fallimento di un compito affidatogli).
La Vendetta del Joker è anche un punto di volta nella relazione fra Joker e Batman: quest’ultimo cade in una trappola dell’avversario, rimanendo alla sua mercé: il Joker però decide di non ucciderlo, per non perdere l’occasione di poter affrontare di nuovo la sua nemesi in futuro.
Scritta da J.M. DemAtteis, Eddie Campbell, Daren White e disegnata da Joe Staton, Bart Sears, Steve Mitchell
La stretta relazione fra Batman e Joker viene ancor più esplorata in Tornando in Sé. In seguito alla morte di Batman avvenuta per sua mano (notizia che solo più tardi si rivelerà falsa), il Joker perde sé stesso. Senza più un reale scopo, il personaggio si lascia alle spalle la sua follia e sostanzialmente rinsavisce, iniziando una vita normale, con un normale lavoro e addirittura innamorandosi (ricambiato) di una donna: l’autore vuole sottolineare non solo che senza Batman non può esistere un Joker, ma forse anche che la “colpa” dell’esistenza del criminale è da imputare al Cavaliere Oscuro.
Scritta da Grant Morrison e disegnata da Dave McKean
L’Arkham Asylum, il manicomio criminale dell’universo DC Comics, è il protagonista assoluto di questa storia in cui alcuni criminali riescono a prendere in ostaggio parte dello staff con lo scopo di richiedere alle forze dell’ordine un incontro con Batman.
Cedendo al ricatto, Batman entra nell’Arkham dove è costretto ad affrontare, spesso più sul piano psicologico che su quello fisico, molte delle sue passate nemesi, il Joker in primis. Il confronto fra i due è particolarmente significativo ed intenso, fra un Batman che inizia a temere che l’Arkham possa un giorno arrivare ad ospitarlo in veste di paziente e la teoria di un Joker “super-sano di mente” i cui percorsi mentali sarebbero talmente stringenti e logici da apparire folli ai “normali” esseri umani.
Scritta da Grant Morrison e disegnata da John Van Fleet
Il Clown di Mezzanotte è diventata una storia cult principalmente per le sue peculiari modalità narrative: non è infatti una vera e propria storia a fumetti pur facendo parte della serie regolare del Cavaliere Oscuro, ma una storia in prosa affiancata da una serie di illustrazioni.
Al rapporto fra Joker e Batman si affianca qui quello fra il villain e Harley Quinn: un riuscito piano di Joker per arrivare ad uccidere Batman prevede l’eliminazione di tutti i suoi sottoposti, Harley compresa: quando la donna comprende il suo ruolo nel particolare triangolo, è lei a porre fine alla lotta fra i due eterni rivali sparando alla schiena del suo ex idolo.
Scritta da Jim Starlin e disegnata da Jim Aparo
Un’altra storia cult, il cui finale venne deciso tramite un sondaggio telefonico dai lettori stessi ai quali veniva posta la domanda: volete che Joker uccida Jason Todd, il secondo Robin?
La vicenda gira attorno appunto a Jason Todd, in cerca della sua vera madre, mentre Batman è alla disperata ricerca del Joker fuggito ancora una volta dall’Arkahm. Quando la ritrovata madre di Jason si rivela essere un’alleata del Joker stesso, la donna lo consegna al villain, che non esita a pestarlo a morte violentemente a sprangate, lasciandolo quasi esanime sotto gli occhi imperturbabili di lei. Nonostante il tradimento di sua madre, Jason morirà di lì a poco coprendola dall’esplosione di un ordigno piazzato dal Joker.
Scritta da Scott Snyder e disegnata da Greg Capullo
L’obiettivo del Joker in questo ciclo di storie è l’eliminazione di tutti gli alleati di Batman; anche se il suo intento si risolverà alla fine fortunatamente con un nulla di fatto, Morte della Famiglia presenta il Joker più terrificante di sempre, il cui viso è ricoperto da una maschera di pelle che è in realtà la sua vera faccia scarnificata.
Scritta da Brian Azzarello e disegnata da Lee Bermejo
Il Joker riesce a convincere in qualche modo i dottori dell’Arkham di essere guarito e viene così rilasciato. Lungi dall’essere davvero rinsavito, la furia del Joker si riversa stavolta sui criminali di Gotham, rei di aver continuato a svolgere le loro attività in quello che lui considera il suo regno. Testimone di una follia più “umana” del solito, che avvicina il Joker alla figura di uno psicopatico che potrebbe nascondersi nel vicino di casa di chiunque, è un suo nuovo accolito, Jonny Frost, che viene praticamente risucchiato dalla devastante mente del villain.
Scritta da Ed Brubaker e disegnata da Doug Mahnke
Le origini di Joker vengono riscritte in una storia che rielabora la prima apparizione del personaggio nel primo numero della serie a fumetti di Batman: acquisite le sue peculiari caratteristiche fisiche (l’estremo pallore del viso ed una contrazione muscolare simile ad un ghigno nei fumetti non sono infatti frutto del trucco, ma vere caratteristiche anatomiche del Joker) a causa di un avvelenamento da sostanze chimiche, la prima azione criminale del villain consisterà nel tentativo di avvelenare l’intera città di Gotham con una sostanza che renda le persone identiche a lui.
Scritta da Paul Dini, Bruc Timm e disegnata da Bruce Timm, Glen Murakami
La storia racconta le origini della criminale Harley Quinn e del suo amore per il Joker, ma è inserita nella continuity della serie animata di Batman e non in quella canonica dei fumetti DC Comics. Viene evidenziato ancora una volta quanto il primo posto nella mente del Joker sia occupato dal pensiero della sua nemesi, mentre Harley, gelosa, riesce ad attirare il Cavaliere Oscuro in una trappola. Arrivata ad un passo dall’uccidere Batman, Harley viene fermata proprio da Joker.
Scritta da Alan Moore e disegnata da Brian Bolland
Considerata forse unanimemente la migliore storia ad oggi incentrata sulla figura del Joker (sebbene rinnegata dai suoi autori), si tratta di una nuova versione delle origini del criminale che esplora più in fondo che in passato il contorto rapporto fra il villain e Batman.
Le differenze fra l’eroe e il criminale attraverso una narrazione delle origini che crea una sorte di ponte fra i due, diventano sempre più sfumate: entrambi i personaggi sono a loro modo “pazzi” se messi in relazione alle persone “normali”, ed entrambi sembrano essere arrivati alla stessa conclusione filosofica: la vita non ha alcun senso.