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Galline in Fuga 2: il sequel del film Aardman sta per diventare realtà!

Pubblicato il 22 ottobre 2019 di blogmaster

Vi ricordate di Galline in Fuga? Il gioiellino in animazione stop-motion prodotto dalla Aardman, che riscosse un buon successo di critica e pubblico? Se siete particolarmente giovani, potreste non averne mai sentito parlare, e in tal caso sareste parzialmente giustificati dalla vostra età. Parliamo infatti di un film datato 2000, arrivato nelle sale ben 19 anni fa. Nel frattempo, la Aardman ha prodotto altre serie TV, cortometraggi e lungometraggi, ma non ha più rimesso le mani sul pollame in plastilina. Almeno, finora.

I dettagli

Galline in Fuga 2 è ufficialmente entrato nella fase di pre-produzione. Il primo capitolo proponeva una versione alternativa in chiave parodistica di La Grande Fuga, il cult del 1963 con Steve McQueen nei panni del protagonista (ruolo rubato a Rick Dalton, come ci insegna Quentin Tarantino nel suo C’era una volta…a Hollywood). Nella pellicola d’animazione, un gruppo di galline cercava di fuggire da una fattoria, aiutate dall’improbabile gallo Rocky Bulboa.

Gli sceneggiatori del primo film, Karey Kirkpatrick e John O’Farrell, torneranno dietro la macchina da scrivere, mentre il regista designato sarà Sam Fell, già noto per avere diretto Giù per il tubo e ParaNorman. Galline in Fuga 2 sarà il secondo sequel nella storia della Aardman, che in passato aveva regalato l’onore della doppia iterazione soltanto a Shaun the Sheep. Si tratta di una mossa curiosa, se consideriamo l’ampio lasso di tempo che lo separa dal capostipite.

Un rischio azzardato?

Una mossa rischiosa? Di certo il panorama dell’animazione stop-motion non appare rincuorante, soppiantata com’è dalle tecniche 3D più avveniristiche. La Laika, altra casa di produzione che fa dei modelli in plastilina il suo punto di forza, ha registrato una serie di flop non indifferente. La Aardman può contare sul successo delle serie animate e di nomi forti, come quelli di Wallace & Gromit. Un bacino di entrate sufficiente, forse, a consentire un nuovo tentativo cinematografico senza eccessivi rischi.

Sarà curioso scoprire se il film punterà sul cast rodato della prima pellicola, oppure proporrà nuovi protagonisti. 19/20 anni rappresentano un balzo di una generazione abbondante. Forse addirittura di due. I bambini di oggi conoscono Galline in Fuga? Riconoscono i vari personaggi? Probabilmente no. Sono discussioni sterili dinanzi al potere della creatività, ma gli sceneggiatori dovranno tenere conto anche di questo aspetto. Ciò che vedremo potrebbe essere una sorta di rilancio del brand. Oppure, a sorpresa, un lungometraggio animato che non miri affatto alle nuove leve, ma che potrebbe puntare tutto sulla nostalgia di un tempo che fu.

Fonte: HollywoodReporter.com