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Elton John contro Il Re Leone: “Una grossa delusione”

Pubblicato il 17 ottobre 2019 di Marco Triolo

Il Re Leone, remake del classico Disney diretto da Jon Favreau, è stato senza dubbio uno dei maggiori successi dell’anno. Ha già superato il miliardo e mezzo di dollari e, pur avendo diviso la critica, si è imposto come un traguardo notevole nell’evoluzione dei moderni effetti al computer. Eppure il film ora ha trovato un detrattore tanto importante quanto inaspettato. Si tratta di Elton John, autore, insieme a Tim Rice, delle canzoni che hanno reso leggendario l’originale. E che sono state riprese anche nel remake, dove a eseguirle sono stati, tra gli altri, Donald Glover, Beyoncé e Seth Rogen.

Elton John si scaglia proprio contro i nuovi arrangiamenti dei suoi pezzi:

La nuova versione de Il Re Leone è stata una grossa delusione per me, perché penso che abbiano rovinato la musica. La musica era una parte così importante dell’originale e la musica nel nuovo film non ha lo stesso impatto. La magia e la gioia sono andate perdute. La colonna sonora non ha avuto lo stesso impatto nelle classifiche di quella di 25 anni fa, quando fu l’album più venduto dell’anno. La nuova colonna sonora è uscita dalle classifiche molto velocemente, nonostante l’enorme successo al botteghino. Vorrei che mi avessero invitato a collaborare di più, ma la visione creativa sul film e la musica stavolta era diversa. E non sono stato invitato o trattato con lo stesso rispetto. La cosa mi rende estremamente triste. Sono così felice che il giusto spirito delle musiche continui a vivere nel musica teatrale de Il Re Leone.

Una colonna sonora da Oscar

Allora, Elton John e Tim Rice vinsero un Oscar per il brano Can You Feel the Love Tonight, e dunque è comprensibile che il cantautore si sia sentito offeso per non essere stato invitato a dire la sua. Ma va anche detto che paragonare i dati di vendita di 25 anni fa con quelli di oggi non rende necessariamente un quadro corretto del successo della colonna sonora originale. Nel 1994 non esisteva Spotify, e si compravano ancora i CD. Oggi i supporti fisici stanno rapidamente sparendo, in favore di un ascolto più casuale ma anche più capillare.

Fonte: GQ