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El Camino: il film di cui i fan di Breaking Bad avevano bisogno

Pubblicato il 12 ottobre 2019 di Redazione

A cura di Biagio Petronaci

Sin da quell’urlo che sapeva di libertà, i fan di Breaking Bad non hanno fatto altro che domandarsi “quale sarà il futuro di Jesse Pinkman?”. Un quesito rimasto inevaso, almeno fino a ora. Su Netflix è disponibile il film spin-off di quella che è considerata come una tra le serie televisive più importanti di sempre. Il titolo di questo lungometraggio è El Camino, scritto e diretto da Vince Gilligan.
Un’attesa durata circa 6 anni è stata quella generata dall’episodio finale di Breaking Bad. Una puntata assolutamente perfetta, ricca dell’emozione che si è amplificata durante tutto lo show. La storia di Jesse, compagno d’affari di Walter White, è però rimasta aperta. Il giovane, dopo essere fuggito da una vera e propria mattanza, è salito in una Chevrolet El Camino e ha deciso di sfrecciare verso una libertà apparente. Ci sono voluti anni, ma il 25 agosto, per la gioia di tutti gli appassionati, Gilligan ha annunciato un film che avrebbe seguito proprio il futuro del personaggio.

Un successo preannunciato

Sin dal primo teaser trailer, i fan erano certi che questo film avrebbe potuto raggiungere l’alto livello della serie TV. Il rischio che ciò non accadesse era comunque concreto. Vince Gilligan è però riuscito a onorare le aspettative dei telespettatori che si sono trovati davanti a un capitolo conclusivo di cui avevano bisogno.
Ciò che ha contribuito al successo di Breaking Bad è stata la fotografia. Essa è assolutamente perfetta: i particolari che riuscivano a narrare storie, una cura quasi maniacale dei dettagli e riprese di ambienti stupendi sporcati dalla malavita. Anche in El Camino, la produzione è riuscita a replicare quel livello. Gli appassionati si troveranno quindi davanti a un’ennesima dimostrazione che Gilligan abbia molto da raccontare mediante la fotografia.

La tensione

Anche la tensione è un elemento chiave durante le cinque stagioni che compongono la serie TV. Ogni puntata è ricca di suspense, i personaggi sono spesso in pericolo e la sorte degli antieroi è appesa a un sottile filo. Questa condizione è stata ripresa anche in questo attesissimo sequel, in cui la tensione governa tutti i 122 minuti.
Questo stato di agitazione non intacca la riflessione generata dagli oggetti e dai particolari che per pochissimi istanti diventano protagonisti assoluti della scena, facendo partire anche delle retrospezioni.

I legami con il passato

El Camino deve far però i conti con un predecessore importante, ovvero Breaking Bad. Lo show è ritenuto da molte persone come uno tra i prodotti televisivi meglio costruiti degli ultimi anni. Proprio per questo, il regista del film dedicato a Jesse, con l’abilità che ha dimostrato di avere, ha inserito non pochi flashback che accompagnano lo spettatore verso gli avvenimenti del passato, alcuni esclusi dalla serie televisiva grazie alle numerose alissi temporali. Questi eventi sembrerebbero inserire dei tasselli nel puzzle del protagonista e le sue decisioni successive possono essere analizzate sotto una luce diversa.

El Camino è un film da vedere?

Questo è il lungometraggio che tutti i fan aspettano da anni. Non ci si poteva aspettare nulla di più e nulla di meno. Gilligan, ancora una volta, è riuscito a compiere delle scelte assolutamente azzeccate, compreso il finale soddisfacente. Aaron Paul, che interpreta ancora una volta il giovane Pinkman, ha dato il meglio di sé, dimostrando nuovamente di essere un abile attore e di essere riuscito a cogliere i tratti peculiari di un personaggio complesso e ben costruito. Skinny Pete (Charles Baker) e Badger (Matt L. Jones), due soggetti già noti, hanno dimostrato di essere dinamici, grazie alla loro crescita interiore.
El Camino è quindi un film da guardare assolutamente. L’unica nota che bisogna introdurre è che, prima della visione, è essenziale scoprire almeno una volta Breaking Bad.