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Chi si ricorda del film di Hulk con Edward Norton? Chi si ricorda che proprio l’attore di American History X era il Gigante di Giada designato del Marvel Cinematic Universe? Forse in pochi. Eppure, L’Incredibile Hulk del 2008 è, a tutti gli effetti, il secondo film prodotto dai Marvel Studios, perfettamente integrato nel mondo popolato da Iron Man, Captain America e soci. Con il tempo, i riferimenti a quella pellicola sono diventati sempre più rari, e soltanto il Generale Ross permane come elemento di continuità.
Che cosa accadde? Perché in The Avengers fu Mark Ruffalo ad interpretare Hulk al posto di Edward Norton? I dettagli sono rimasti per lungo tempo celati nell’ombra. Quel che è certo, è che Norton avesse chiesto di avere forte voce in capitolo nel reparto creativo. Un controllo progressivamente negato, fino alla rottura definitiva. L’attore non partecipò neppure alla campagna promozionale della pellicola, distanziandosene il più possibile.
Recentemente, però, Edward Norton è tornato a parlare della sua esperienza con i Marvel Studios. In particolare, il famoso interprete svela il punto focale dei dissidi tra lui e la produzione. Norton, difatti, avrebbe preferito una pellicola capace di rievocare i toni de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan.
Amo i fumetti di Hulk. Penso siano contraddistinti da una forte componente mitologica. E quello che Christopher Nolan fece con Batman era in linea con il tipo di film che mi sarebbe piaciuto: lungo, dark, serioso. Se c’è un personaggio che credo potesse calzare in una cornice simile, quello era Hulk. E’ letteralmente il mito di Prometeo. Ho proposto un’idea da sviluppare in due film: prima le origini, e poi Hulk trasposto come un sognatore consapevole, la persona capace di reggere il viaggio sulle sue spalle. E loro dissero: “E’ proprio quello che vogliamo!”. Ho poi scoperto che non era quello che volevano. Ma mi sono divertito molto girando il film. Sono andato molto d’accordo con Kevin Feige.
Come valutare la dichiarazione di Edward Norton? Da una parte, la sua volontà di realizzare un film cupo e serioso è perfettamente comprensibile. L’Incredibile Hulk arrivò nelle sale nello stesso anno de Il Cavaliere Oscuro, lungometraggio di Christopher Nolan che ridefinì il genere dei cinecomic, spingendo molti a credere che qualsiasi personaggio fosse trasponibile nello stesso modo. A ben pensarci, furono proprio i Marvel Studios a riportare il filone verso una dimensione più giocosa e goliardica.
Difatti, è altrettanto comprensibile anche il rifiuto di Kevin Feige e soci dinanzi alla proposta di Edward Norton. Pochi anni prima, l’Hulk di Ang Lee aveva proposto una rivisitazione in chiave introspettiva e psicologica del Gigante di Giada. Il risultato fu un film in anticipo rispetto ai tempi, che disorientò completamente il pubblico. Inoltre, l’intento dei Marvel Studios era ben chiaro fin dal principio: costruire un universo cinematografico condiviso. La prima regola? Il tono uniforme. Un Hulk in salsa dark non si sarebbe mai potuto integrare con personaggi sopra le righe come Iron Man e Thor.
In una realtà alternativa, l’Hulk di Edward Norton ha preso vita. L’attore è rimasto a bordo, e ha recitato in The Avengers. Una pellicola completamente diversa, forse più cupa, forse più autoriale. Viviamo nella realtà migliore? La valutazione spetta a ciascuno di noi. Tenendo presente un elemento: i Marvel Studios, con le loro decisioni, sono riusciti a rivoluzionare la macchina produttiva hollywoodiana, fino ad arrivare ad Avengers: Endgame. A livello puramente commerciale, hanno avuto ragione. E forse anche sotto il punto di vista dell’intrattenimento più puro.
Fonte: CinemaBlend.com