Accade fin troppo spesso che il personaggio più affascinante di una serie televisiva finisce per essere il “bad boy” di turno: figure tratteggiate appositamente con caratteristiche (e spesso un passato) misteriose, con un modo di fare che va dal malvagio al burbero, un’etica quantomeno personale ma fondamentalmente positivi. Solitamente, per ricalcare un abusato ma sempre efficace stereotipo televisivo, anche il personaggio ideale che ruba il cuore alla protagonista, sia essa una forte eroina o la semplice ragazza della porta accanto: in questa Top 10, abbiamo riunito alcuni dei più amati (e odiati) cattivi ragazzi del piccolo schermo: ecco quindi la nostra Top 10 dei Bad Boys della tv!
Ryan Atwood, interpretato da Benjamin McKenzie, è in realtà un bad boy solo superficialmente: il classico tipo cupo, chiuso e saltuariamente anche violento ma con un cuore d’oro. Arriva in The O.C. catapultato dai bassifondi di Chino ai fasti di Newport, dove si innamora subito della problematica Marissa Cooper e diventa pian piano una sorta di cavaliere dalla scintillante armatura.
Il bad boy simbolo di una generazione: ricco di famiglia, tenebroso e solitario, in Beverly Hills si innamora prima di Brenda, con la quale instaura un tira e molla che ha tenuto i fan con il fiato sospeso nelle prime stagioni della serie, e poi di Kelly. Passa attraverso l’abuso di alcool e di droghe, medita addirittura un assassinio, finché in età adulta sembra mettere la testa a posto e finisce con Kelly, con la quale ha un figlio… che poi però praticamente abbandona.
Daryl Dixon, presente in The Walking Dead fin dalla prima stagione della serie (ed uno dei pochissimi personaggi a non avere una controparte cartacea nel fumetto da cui questa è tratta), incarna il “livello superiore” della categoria: scontroso, taciturno e chiuso come da manuale dopo un’infanzia problematica, è anche un letale cacciatore e assassino ed un centauro (la sua balestra e la sua moto sono ormai diventate iconiche nello show). Ben presto scopriamo quanto Daryl sia un personaggio molto più positivo di quel che sembrava, mentre il suo rapporto con Carol rimane una delle cose migliori di The Walking Dead.
Arrivato nella tranquilla cittadina di Stars Hollow durante la seconda stagione di Una Mamma per Amica, Jess messe a soqquadro la vita di tutti protagonisti, prima fra tutte Rory. A causa dei suoi problemi di comunicazione, la loro relazione non riesce mai a decollare: in seguito però sarà proprio Jess, trovata una propria dimensione a Filadelfia, a rimettere sui binari più volte la sua ex ragazza.
Conosciamo Chuck Bass in Gossip Girl all’ombra di una duplice accusa di stupro: la scrittura del personaggio, che vestiva inizialmente i panni di un vero e proprio “villain”, è poi cambiato in corso di serie, ma il personaggio è rimasto in ogni caso un cattivo ragazzo. La sua storia con Blair è il vero cuore di Gossip Girl, nonostante l’attenzione sembri spesso focalizzata sulle vicende di Dan e Serena; alla fine i due coronano il loro sogno d’amore con un matrimonio… anche se questo sembra avvenire almeno in parte per cause legali.
Quello di Killian in Once Upon a Time è l’esempio più classico del villain che pian piano diventa un antieroe, grazie all’amore per la bella protagonista. Accecato inizialmente dall’odio per il “Coccodrillo” (Tremotino) che uccise la donna che amava, rinuncia alla vendetta e finisce per “vivere felice e contento” con Emma, il suo nuovo amore.
Rozzo, sporco e di poche parole, Khal Drogo ci viene presentato come un tipico Dothraki: dedito a razzie ed uccisioni per far prosperare il suo khalasar, crudele ma con un gran senso dell’onore. Scopriamo grazie a Daenerys alcuni dei suoi lati più dolci, ma Drogo in realtà per quanto estremamente affascinante non diventerà mai un personaggio del tutto positivo, finendo per morire proprio a causa di una donna da lui schiavizzata.
L’arco narrativo di Sawyer, misterioso, tormentato ed irritante fin dal primo episodio di Lost, è uno dei migliori in questa Top 10: il passato del personaggio, un truffatore che ha preso il nome (ripetendone anche le azioni) dell’uomo che rovinò la sua vita, viene rivelato a poco a poco, mostrandolo gradualmente sotto una luce diversa. Sull’isola, Sawyer cambia e diventa quasi un eroe; qui ha una storia mai davvero iniziata con Kate e poi più avanti un profondo rapporto con Juliet.
Fra tutti, Jesse è forse il più tragico: un ragazzo ingenuo e dedito all’uso (e allo spaccio) di droga che tenta più volte di rifarsi una vita e ripartire da zero ma viene costantemente sopraffatto dalle proprie scelte sconsiderate e dagli eventi ma ancor più dalle azioni do chi gli sta attorno: dal suo fratellino (che lo lascia accusare in sua vece di aver introdotto droga in casa dei genitori) a Jane (che lo introduce all’eroina) fino agli aguzzini che lo tengono in ostaggio nell’ultima stagione. Passando ovviamente per Walter White, che è riuscito a manipolarlo in più di un’occasione
Essere un vampiro cool quando ancora… i vampiri non erano cool: la sfida stravinta da James Marsters è probabilmente alla base dell’euforia (isteria?) nata attorno al vampirismo nato dopo gli anni 2000 e che dura in parte ancora oggi. Il personaggio di Spike nasce come villain, torna come guest star e finisce per diventare il principale interesse amoroso della protagonista: il durissimo percorso di redenzione che il vampiro compie per arrivare ad ottenere un’anima (e con essa essere finalmente degno della sua Buffy), il tormentato rapporto con Drusilla prima e con Buffy poi, e la verve umoristica che lo contraddistingue gli valgono il nostro primo posto in classifica.