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L’ultimo film diretto da Rian Johnson, Knives Out, è un giallo con forti elementi comici, apprezzatissimo dal pubblico dei festival e papabile protagonista della prossima edizione degli Oscar. Proprio un’atmosfera da giallo alla Agatha Christie accompagna altre pellicole accostate in passato al regista, e apparentemente scomparse nel nulla. Tre pellicole. Per la precisione, una nuova trilogia di Star Wars.
Per capire l’entità del mistero, è doveroso fare un passo indietro. In pieno stile Carlo Lucarelli. E’ il 2021. La Disney acquista la Lucasfilm. I piani per lo sfruttamento cinematografico del franchise di Star Wars appaiono chiari fin da subito. Un film all’anno, con i nuovi Episodi della saga principale che si alterneranno a spin-off, racchiusi sotto l’etichetta A Star Wars Story. E’ percepibile l’intenzione di adottare una strategia simile a quella del Marvel Cinematic Universe. Rilasciare una pellicola ogni anno è soltanto l’inizio.
I nuovi lungometraggi vengono baciati dal successo. Il Risveglio della Forza, Rogue One e Gli Ultimi Jedi superano abbondantemente i pronostici della vigilia, diventando campioni di incassi. Sull’onda dell’entusiasmo, vengono annunciate due trilogie spin-off. La prima, curata dagli showrunner di Game of Thrones. La seconda, scritta e diretta da Rian Johnson, reduce dal successo ai botteghini de Gli Ultimi Jedi.
Eppure, proprio Gli Ultimi Jedi divide il fandom in maniera sempre più profonda, diventando l’oggetto del contendere di discussioni agguerrite. Attorno al brand di Star Wars si percepisce un clima sgradevole, soprattutto in Rete. Infine, lo shock. Solo: A Star Wars Story, rilasciato nelle sale soltanto cinque mesi dopo rispetto a Gli Ultimi Jedi, floppa. Un colpo durissimo, che porta la Lucasfilm a ridefinire completamente i propri piani.
Dopo L’Ascesa di Skywalker, il capitolo che concluderà la nuova trilogia episodica, è prevista una pausa di tre anni. Star Wars tornerà al cinema nel dicembre 2022, con il primo film del terzetto commissionato a Benioff e Weiss. I tre lungometraggi si alterneranno ogni Natale con i sequel di Avatar, fino a terminare la loro corsa nel 2026. Abolita l’idea di rilasciare un film di Star Wars all’anno, con Disney+ che diventa la destinazione ideale per sperimentare e riciclare vecchie idee.
Della trilogia di Rian Johnson, neppure l’ombra. Nessuno ne parla. Se non lo stesso Johnson, che in più occasioni ha confermato che la sua trilogia verrà realizzata. La sua ultima dichiarazione, effettuata nel corso della campagna promozionale di Knives Out, sottoscrive quanto detto in precedenza, ma getta anche dei dubbi sulla fattibilità dell’operazione.
La verità è che la Lucasfilm sta ancora cercando di definire i suoi piani sul lungo termine, quindi se avrò la possibilità di lavorare ad altri prima di approcciarmi di nuovo a Star Wars, lo farò.
La percezione personale dell’autore del presente articolo è che queste siano dichiarazioni di circostanza. Per certi versi, riecheggiano similitudini con le politiche attuate dalla Warner Bros per gestire situazioni di crisi: negare fino a quando non si presenteranno buone notizie, adatte a soppiantare quelle cattive in sede di marketing. Una strategia, peraltro, decisamente assennata, e utilizzata in numerosi contesti per mitigare il malcontento rilanciando le proprie quotazioni.
Parliamo solo di sensazioni, ma al momento la produzione della trilogia di Rian Johnson appare improbabile. I piani cinematografici della Lucasfilm sono perfettamente delineati fino al 2026. Quando tempo dovrà passare prima di vedere la trilogia di Johnson in sala? Un Rian Johnson che, nel frattempo, potrebbe toccare vette prestigiose dedicandosi a film più indipendenti e personali, come Knives Out. Lontano da un fandom che l’ha vessato e criticato, spingendo altri registi (come Christopher McQuarrie) a dichiarare di non voler mai lavorare a un film di Star Wars.
Dal canto suo, difficilmente la Lucasfilm riceverebbe vantaggi dalla conferma di Rian Johnson. Soprattutto quando anche i nomi di Benioff e Weiss sono diventati patate bollenti da gestire. In questo momento storico, la saga di Star Wars ha bisogno di certezze, al riparo da dubbi e rischi. Certezze che potrebbero essere garantite da L’ascesa di Skywalker, all’apparenza un film meno rischioso e più compassato rispetto a quello di Johnson.
Nel frattempo, fino a nuovo ordine, il mistero continua. Che fine ha fatto la trilogia di Rian Johnson? Ai posteri l’ardua sentenza.
Fonte: CinemaBlend.com