Qual è il gruppo musicale più famoso di tutti i tempi?
Risposta scontata: i Beatles.
Esiste sul serio qualcuno che non li conosce? Le loro canzoni, ormai, fanno parte dell’immaginario comune. I Fab Four hanno ispirato intere generazioni di musicisti, band, compositori, a tal punto che si potrebbe benissimo dire che, con le loro note, sono stati in grado di cambiare in maniera determinante la storia della musica.
È sul serio impossibile immaginare un mondo che non abbia mai conosciuto John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, e Ringo Starr, eppure è proprio questo che fa Yesterday, il film di Danny Boyle in arrivo nelle nostre sale il 26 settembre. Protagonista della pellicola un musicista, che dopo un incidente si sveglia, scoprendo di essere l’unico in tutto il mondo a ricordare le canzoni dei Beatles.
Noi, però, i Beatles li ricordiamo molto bene.
Li adoriamo, come adoriamo ogni film scandito dalle loro canzoni. Proprio per questo abbiamo deciso di ripercorrere un po’ la storia sul grande schermo di quella che, senza paura di esagerare, è la band più famosa di tutti i tempi.
Sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza, i Beatles sono stati tra i primi a sfruttare il mezzo cinematografico a scopo promozionale. Il primo esperimento, frutto di questa intuizione, è stato A Hard Day’s Night (1964), film diretto da Richard Lester e arrivato nelle nostre sale con il titolo Tutti per uno, nato come traino per l’omonimo album.
Due nomination agli Oscar e incassi stratosferici per questo film, che ha contribuito alla caratterizzazione di ogni membro della band. Nello specifico:
Un grande successo, seguito da Aiuto! (Help!, 1965), realizzato sempre come traino dell’omonimo album e diretto sempre da Richard Lester.
C’è poi lo strano caso di Magical Mystery Tour (1967), film per la televisione diretto dagli stessi musicisti in collaborazione con Bernard Knowles. Un esperimento che all’epoca non è stato compreso sia dalla critica che dal pubblico, a tal punto da costringere i Fab Four a scusarsi pubblicamente via stampa.
Oggi, invece, è considerato un vero e proprio film di culto, ulteriore segno che i Beatles, piaccia o meno, sono sempre stati avanti sui tempi.
Impossibile non citare in questo elenco, poi, la pellicola animata Yellow Submarine (1968) e Let It Be – Un giorno con i Beatles, documentario del 1969 che racconta il mitico concerto sul tetto del palazzo che ospita ancora oggi la Apple Records, al 3 di Savile Row, nel quartiere di Westminster, a Londra.
I Beatles si sono sciolti il 3 gennaio 1970 ma il loro mito non si è di certo esaurito quel giorno.
Del resto, non si cancellano in un attimo anni di storia della musica.
A dire il vero non si cancellano e basta.
Le canzoni della band inglese sono state scelte per scandire le colonne sonore di moltissimi film e continueranno a farlo fino alla fine dei tempi.
Esistono, ovviamente, anche pellicole sulla band, come ad esempio La nascita dei Beatles (Birth of The Beatles) diretto nel 1979 – quando John Lennon era ancora in vita – da Richard Marquand e incentrato, appunto, sulla storia della band, che all’epoca fece di tutto per ostacolarne sia la produzione che la distribuzione.
E con i Beatles ha avuto a che fare anche Robert Zemeckis, il regista di tutti i nostri film preferiti, come ad esempio Ritorno al Futuro e Forrest Gump. Gran parte di voi ricorderà il personaggio interpretato da Tom Hanks diventare fonte di ispirazione per uno dei più grandi successi di Lennon, ma molti anni prima, più precisamente nel 1978, il regista aveva raccontato il tumulto provocato dalla band negli ’60, quando erano stati ospiti dell’Ed Sullivan Show, in 1964 – Allarme a N.Y. arrivano i Beatles!
Del 1981 è invece Beatlemania, adattamento cinematografico dell’omonimo musical diretto da Joseph Manduke, arrivato nelle sale accompagnato da una tagline che non faceva ben sparare (“Not the Beatles, but an incredible simulation”) e che, molto probabilmente, ha contribuito a sancirne il flop commerciale.
I fan dei Beatles, del resto, sono particolarmente esigenti e hanno più di un valido motivo per esserlo. Lo dimostra bene La segretaria dei Beatles (Good Ol’ Freda), documentario diretto nel 2013 da Ryan White e incentrato sulla storia di Freda Kelly, assistente, fan e guida del fan club ufficiale della band fino alla fine.
Tra i Fab Four, poi, John Lennon merita un capitolo a parte, dato che stiamo parlando del membro della band che ha ricevuto la maggiore attenzione dal mondo della settima arte.
La vita (o parte della vita) del giovane musicista, tragicamente scomparso negli anni ’80, è stata al centro di pellicole come La vera storia di John Lennon (2000), Essere John Lennon (2010) e Nowhere Boy.
Al suo attivismo politico è dedicato il documentario di David Leaf e John Scheinfeld USA contro John Lennon.
Anche il suo omicidio, avvenuto l’8 dicembre del 1980, è stato oggetto di un film diretto da J.P. Schaefer: Chapter 27. Protagonista un irriconoscibile Jared Leto nel ruolo di Mark David Chapman, lo squilibrato che, pistola alla mano e Il giovane Holden in tasca, ha terminato la vita di Lennon quando ancora aveva molto da dire.
Gli omaggi nei confronti dei Fab Four, insomma, sono moltissimi e passano anche attraverso a titoli come Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, musical del 1978 diretto da Michael Schultz e ispirato all’omonimo album della band, e Across the Universe, un musical colorato, ipnotico, diretto da Julie Taymor nel 2007 e scandito da ben 33 canzoni dei Beatles, riarrangiate per l’occasione da Elliot Goldenthal.
Un percorso lunghissimo, pieno di buona musica, che ha trovato la sua ultima (solo per il momento) tappa nel già citato Yesterday.
Un film sui Beatles senza i Beatles.
Una storia d’amore affidata alle note di una band che l’amore ha dimostrato di conoscerlo molto bene. Come ha dichiarato lo stesso regista Danny Boyle:
Qualcuno ha parlato di qualcosa tipo il numero di volte in cui la parola ‘love’ appare nelle canzoni dei Beatles rispetto alla Bibbia. Con un ampio e straordinario margine, i Beatles vincono a mani basse. Spero che questo sia quello che la gente porterà a casa da questo film: che è una storia d’amore. Dunque dove andare per una storia d’amore se non dai Beatles? Una storia d’amore doppia. Una storia d’amore per questa musica, che è ora parte della cultura mondiale, e una meravigliosa e inaspettata storia d’amore che corre parallela a questa e che trae vantaggio dall’arco narrativo che ci porta in un viaggio imprevedibile ed emozionante.
E i Beatles, in fondo, sono proprio stati questo: una grandissima storia d’amore, imprevedibile ed emozionante.