Cinema Ultime News

Addio a Peter Fonda, l’icona di Easy Rider

Pubblicato il 17 agosto 2019 di Marco Triolo

Peter Fonda, icona della controcultura grazie al suo ruolo da protagonista in Easy Rider, si è spento a 79 anni per un cancro ai polmoni. Figlio del leggendario Henry Fonda, fratello di Jane Fonda e padre di Bridget, Peter Fonda è morto nella sua casa di Los Angeles circondato dalla famiglia.

I Fonda hanno rilasciato un comunicato per chiedere che venga rispettato il loro lutto:

In uno dei più tristi momenti delle nostre vite, non siamo in grado di trovare le parole giuste per esprimere il dolore nei nostri cuori. Nel lutto, vi chiediamo di rispettare la nostra privacy. E, mentre piangiamo la perdita di un uomo dolce e gentile, desideriamo anche che tutti celebrino il suo indomito spirito e amore per la vita. In onore di Peter, per favore alzate un calice alla libertà.

La morte di Fonda arriva a poche settimane dal cinquantesimo anniversario di Easy Rider, uscito in USA il 14 luglio 1969. Un film leggendario per la controcultura americana e il movimento della New Hollywood. Da lui scritto insieme al regista e co-protagonista Dennis Hopper, e interpretato anche da Jack Nicholson, il film fu prodotto per soli 384 mila dollari e finì per incassare 60 milioni nel mondo. Hopper e Fonda vennero candidati all’Oscar per la migliore sceneggiatura. Fonda sarebbe stato candidato una seconda volta come attore per L’oro di Ulisse (per il quale vinse un Golden Globe).

Non solo Easy Rider

Prima di lavorare a Easy Rider, Fonda aveva già collaborato con Jack Nicholson e Dennis Hopper al film Il serpende di fuoco, scritto dal primo e interpretato da lui insieme a Hopper. Il film fu diretto dal leggendario guru dei B-movie Roger Corman, che aveva diretto Fonda anche ne I selvaggi, una sorta di prova generale di Easy Rider

Tra i suoi ruoli più celebri ricordiamo quelli in Tre passi nel delirio (antologia diretta da Federico Fellini, Louis Malle e Roger Vadim), nei cult Zozza Mary, pazzo Gary e Futureworld – 2000 anni nel futuro. E poi in La corsa più pazza d’America, L’uomo delle grandi pianure e The Passion of Ayn Rand, per il quale ottenne il suo secondo Golden Globe. Di recente lo avevamo visto in Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, diretto da Asia Argento, in Ghost Rider, nella commedia Svalvolati on the road e nel remake western Quel treno per Yuma. Negli anni ’70 aveva inoltre diretto tre film: il western Il ritorno di Harry Collings, da lui anche interpretato. L’ambientalista Idaho Transfer. E infine Wanda Nevada, interpretato accanto a Brooke Shields e con un cameo di suo padre Henry.

“Sono molto triste”, ha dichiarato la sorella Jane. “Era il mio dolce fratellino. Il chiacchierone della famiglia. Ho avuto dei bellissimi momenti da sola con lui in questi ultimi giorni. Se ne è andato ridendo”.

Fonte: Deadline