Dopo aver interpretato Stalin in Le divan de Staline, Gérard Depardieu sarà un altro leader dell’Unione Sovietica. L’attore interpreterà Leonid Brezhnev in un film che racconterà i drammatici eventi della Primavera di Praga. Depardieu è noto per aver ottenuto la cittadinanza russa nel 2013, su decreto di Vladimir Putin in persona. L’attore francese si è trasferito lì per sfuggire alle tasse nel suo Paese. Una mossa che ha destato parecchie critiche, anche per le sue parole di elogio nei confronti del controverso leader russo.
Chissà come si metterà ora la sua posizione nei confronti di Putin. La Primavera di Praga fu un bruttissimo affare, e realizzarne un film è impossibile senza scagliarsi contro l’establishment sovietico. Il film, ancora senza titolo, si concentrerà su Alexander Dubcek, leader della Cecoslovacchia che, nel 1968, iniziò un ciclo di riforme per allontanarsi dalla visione dell’URSS e liberalizzare la politica nel suo Paese. Ma Brezhnev non restò a guardare, e scelse di reprimere brutalmente le riforme mandando le truppe sovietiche a Praga.
Il film sarà diretto dal regista croato Lordan Zafranovic e scritto dallo sceneggiatore slovacco Karol Hlavka. Il budget sarà consistente: si parla di 10 milioni di euro. L’uscita dovrebbe avvenire a fine 2021.
Il produttore Andrej Antonio Leka ha rivelato l’ingaggio di Depardieu nel corso di un’intervista rilasciata alla radio ceca Frekvencе 1. Ha anche detto che un attore “noto a livello globale” interpreterà Dubcek. Non ha rivelato però il nome, in quanto le trattative sono ancora in corso.
Fonte: The Hollywood Reporter