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Il 12 novembre, Disney+ farà il suo debutto in America, lanciando la sfida a Netflix per il dominio del panorama delle piattaforme streaming. Diventare la leader in un settore che sta per diventare sempre più affollato non è per niente facile, ma Disney+ sta approntando delle strategie che le permetteranno di distinguersi dalla concorrenza. Il prezzo economico e l’offerta di serie targate Marvel e Star Wars in esclusiva ingolosiscono, ma la vera chiave di volta si giocherà su un terreno di scontro più sofisticato.
Sono infatti balzate agli onori della cronaca due caratteristiche insolite del servizio streaming della casa di Topolino. Due strategie rischiose, per meglio dire, che a primo impatto possono sembrare bislacche, ma che invece potrebbero rivelarsi fiori all’occhiello della piattaforma Disney+ sul lungo termine. Vediamole nel dettaglio.
A differenza di Netflix e Amazon Prime, su Disney+ non sarà presente alcun contenuto vietato ai minori. I prodotti saranno adatti a tutta la famiglia, con buona pace di chi sperava in una serie su Moon Knight violentissima. La scelta rispecchia quella che è sempre stata la politica aziendale di Disney. Una politica che negli ultimi anni sta decisamente pagando, portando la major a toccare incassi ai botteghini cinematografici mai raggiunti in precedenza.
Il target di Disney+ è dunque ben definito: le famiglie. Nessun rischio per i più piccoli, e massima tranquillità per i genitori. Una scelta così drastica potrebbe stupire alcuni, ma nel quadro della situazione va aggiunto un elemento: Hulu. Trattasi di una piattaforma streaming tuttora inedita in Italia (come Disney+, peraltro), e che appartiene al 100% alla major di Topolino. Proprio Hulu diventerà la dimora designata dei prodotti più sperimentali, compresi quelli vietati ai minori.
Se pensiamo che in America sarà disponibile un bundle estremamente economico che permetterà agli utenti di abbonarsi contemporaneamente a Disney+, Hulu, e persino al canale sportivo ESPN, la scelta della major appare estremamente ragionata: nessuna confusione per l’utenza, e piattaforme diversificate.
Con il termine “bingewatching” si intende, nel merito delle piattaforme streaming, la visione prolungata e consecutiva di diversi episodi di una serie. Una pratica resa abituale e di grande successo da Netflix, che mette a disposizione dei suoi abbonati tutte le puntate dei propri prodotti in contemporanea. Al bando, dunque, la tradizione dei network televisivi, che imponeva il rilascio di un nuovo episodio ogni settimana.
La tradizione, tuttavia, potrebbe tornare in voga proprio grazie a Disney+. Le serie esclusive della piattaforma, infatti, verranno rilasciate una puntata alla volta, a rigorosa cadenza settimanale. Con buona pace del bingewatching e di chi ama gustarsi le proprie serie preferite tutte d’un fiato.
Una scelta controproducente? Forse. In realtà, a ben pensarci, il rilascio graduale di una serie permette di aumentare il suo lasso di vita sui social, nelle discussioni in ufficio, nella coscienza collettiva. La grande fortuna di Game of Thrones è dovuta in parte anche alla cadenza settimanale delle proprie puntate, che induceva inevitabilmente al confronto, alla formulazione di teorie, al formarsi spontaneo di fandom attivi.
Le serie Netflix, d’altro canto, hanno un lasso di vita fin troppo breve. La disponibilità immediata di tutti gli episodi induce gli spettatori a vederli il prima possibile, per evitare spoiler e per poter entrare subito nel vivo della discussione. Una discussione, però, di breve durata, dato che la serie, a quel punto, sarà già stata esperita da tutti. Niente chiacchiericci prolungati, niente video analisi sui vari episodi, niente buzz in Rete.
La cosiddetta “streaming war” si preannuncia spietata. A fare la differenza, oltre ai cataloghi differenziati delle diverse piattaforme, saranno le strategie editoriali. Alcune più manifeste, altre più nascoste. Diversi azzardi potrebbero ripagare sulla lunga distanza, mentre altri potrebbero decretare un fallimento rovinoso. Al momento, Disney+ ci sembra sulla buona strada per diventare una pericolosa rivale di Netflix. Ma lo scenario potrebbe cambiare in ogni momento, e noi siamo già pronti per assistere alla grande sfida. Con i popcorn in mano.