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Insieme al trailer, A24 ha svelato anche il poster di The Lighthouse, secondo lungometraggio diretto da Robert Eggers dopo l’ottimo The VVitch.
C’è moltissima curiosità attorno al film, non solo per la qualità del precedente, ma perché la meticolosa ricostruzione storica di Eggers potrebbe dar luogo a un horror molto raffinato, peraltro girato in bianco e nero con un formato 1.19:1, che rende il tutto ancor più claustrofobico. I protagonisti di questo incubo alienante sono Willem Dafoe e Robert Pattinson, guardiani del faro su una minuscola isola al largo delle coste del New England, nel 1890. Il poster ritrae proprio l’isoletta, circondata da un oceano tumultuoso e sovrastata da un cielo plumbeo.
L’uscita di The Lighthouse è attesa per il 18 ottobre a New York e Los Angeles. La distribuzione internazionale sarà curata da Focus Features, ma non c’è ancora una data di uscita italiana.
Il copione di The Lighthouse è opera di Robert Eggers e di suo fratello Max Eggers.
In occasione dell’anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs, durante il Festival di Cannes, il regista ha fornito qualche dettaglio sulla lavorazione del film:
Abbiamo costruito tutti gli edifici che vedete nel film, e abbiamo girato sulla punta nord della Nuova Scozia, su un’isola rocciosa vulcanica. Abbiamo costruito un faro funzionante da 70 piedi la cui luce poteva essere vista a 16 miglia di distanza. Era un posto davvero spietato, e il vento era implacabile. Senza gli elementi naturali, non sarebbe stato credibile. Avevamo macchine eoliche, ma la maggior parte [del vento] era vero.
Per quanto riguarda il formato:
Ho girato in bianco e nero su 35mm. È molto tattile; puoi vedere tutti i pori dei volti degli attori. Il formato quadrato è stato ottimo per le riprese dei fari, e abbiamo realizzato una lente speciale per creare i primi film cromatici.
Infine, a proposito del linguaggio:
Per il linguaggio, io e mio fratello abbiamo letto molti testi d’epoca per assorbire l’atmosfera di come la gente parlava. Ovviamente Moby Dick è ottima letteratura, e la lingua di Melville ha avuto un’influenza sul film. Il dialetto di Willem è quello di un contadino del Mainem e quello di Robert il dialetto di un marinaio. Avevamo un libro di storie di Sarah Orne Jewett che erano state trascritte usando i dialetti, ed è stata una fonte importante per noi.
The Lighthouse sarà proiettato anche al Toronto International Film Festival.
Fonte: Vital Thrills