L’essere stato piazzato come primo panel nella Hall H del sabato, da sempre il giorno più importante del San Diego Comic Con, testimonia in pieno l’importanza acquisita dalle nuove serie di Star Trek che stanno spopolando in questi giorni. Ad aprire la mattinata è stato Star Trek: Discovery, di cui è stata presentata la terza stagione. A salire sul palco sono stati tra gli altri il creator Alex Kurtzman, la protagonista assoluta Sonequa Martin-Green e David Ayala, nuova entrata che interpreterà un personaggio soprannominato Book, il cui vero nome è Cleveland Booker.
“La terza stagione di Discovery è ambientata mille anni dopo la sorprendete conclusione della seconda- ha esordito Kurtzman – ci saranno molti cambiamenti, alcuni dei personaggi che abbiamo amato nelle precedenti stagioni non torneranno. Il filo conduttore emotivo sarà quello che tiene unito Star Trek fin dall’inizio, l’anima che il creatore originale Gene Roddenberry ha inserito nello show, e cioè la speranza in un mondo migliore, l’ottimismo di chi cerca sempre di migliorare l’ambiente e le persone con cui viene a contatto.”
Sonequa Martin-Green si è invece concentrata sull’aspetto visivo della terza stagione: “Ogni episodio è stato girato se fosse un film per il cinema, l’impegno a renderlo visivamente ammirevole è stato massimo. Abbiamo girato molta parte delle scene Islanda, circondati da paesaggi e una natura che è impossibile descrivere a parole.”
The future is finally here. Get your first look at #StarTrekDiscovery Season 3. #SDCC #StarTrekSDCC pic.twitter.com/NDj5HKwjuo
— Star Trek on CBS All Access (@startrekcbs) 20 luglio 2019
Della terza stagione di Star Trek: Discovery è stata mostrata soltanto una foto che vede Michael Burnham e Book nelle loro divise perlustrare un ambiente apparentemente minaccioso. È stato invece mostrato il trailer di nuovi sei Short Treks, che vedranno protagonisti tra gli altri il Capitano Pike, Spock, e due nuovi personaggi interpretati da Ethan Peck (nipote di Gregory) e Rebecca Romijn. Alex Kurzman ha poi implicitamente confermato che si sta pensando di dedicare una nuova serie di Star Trek proprio a Pike e Spock, visto il successo che i due personaggi hanno ottenuto nella seconda stagione di Discovery.
La seconda serie presentata è stat poi quella animata Lower Decks, creata dal genio di Mike McMahan, autore di uno show di culto assoluto come Rick and Morty. Il moderatore del panel Jerry O’Connell – che doppia anche uno dei personaggi – l’ha presentata come la Downton Abbey di Star Trek, scatenando le risate del pubblico. “Il tono sarà ovviamente quello della commedia – ha dichiarato lo stesso McMahan, venuto a presentarla – Racconteremo cosa succede a persone comuni che lavorano su una nave non particolarmente importante della flotta stellare, chiamata California Class. Sarà un omaggio sincero all’universo di Star Trek e ci saranno riferimenti specifici ai vari universi creati e ai perso aggi creati in tutti questi anni.”
E stato poi annunciato che Star Trek avrà un suo primo podcast ufficiale, e a registrarlo sarà Tawny Newsome, attrice che doppia uno dei personaggi principali di Lower Decks.
E infine è arrivato il “piatto forte”, quello che tutti stavano aspettando con maggiore trepidazione e, perché no, una punta di commozione. Stiamo parlando ovviamente di Star Trek: Picard. Un lungo applauso ha accompagnato l’entrata del cast, ma quando per ultimo è entrato Patrick Stewart la Hall H si è trasformata in un concerto sonoro fatto di amore, ammirazione, rispetto per un vecchio amico che torna a trovarti. “Per molti anni mi sono rifiutato di tornare – ha confessato l’attore – poi mi è arrivata questa nuova storia e ho sentito subito che si trattava di qualcosa di diverso. Mi sono nuovamente appassionato al personaggio, alle sue avventure. E così sono tornato a interpretare Jean-Luc Picard, che in fondo è una parte molto importante di me.” Produttore e showrunner dello show è Michael Chabon, scrittore vincitore del premio Pulitzer: “Sono rimasto impressionato dalla, quantità di scrittura che una serie comporta. Per fortuna è un processo collettivo, dove ho imparato a fidarmi del giudizi e del talento di molti colleghi. Primo tra tutti mi sono fidato di Patrick, che è stato fondamentale e ci ha aiutato a modellare al meglio Picard.” Anche Kurtzman ha voluto sottolineare il concetto: “La forza primaria di Picard è che si tratta di un essere umano con una filosofia ben precisa, in ogni decisione che prende pensa prima di tutto alle conseguenze che avrà sulla natura umana. È un uomo che si batte per quello che veramente conta, è il contesto intorno a lui che cambia.” L’altro produttore dello show Akiva Goldsman ha messo l’accento sulle differenze con Star Trek: Next Generation: “Picard. on è assolutamente un sequel di Next Generation. Stiamo realizzando una serie più gentile, con un ritmo più le to e introspettivo, che però possiede la stessa speranza in un mondo migliore.”
Finalmente sono arrivate le immagini: il primo, magnifico trailer di Star Trek: Picard racconta la storia del capitano venti anni più vecchio. Alla fine arrivano le grandi sorprese: nello show rivedremo molti personaggi amati dell’universo di Star Trek. Non vi rovineremo la sorpresa spoilerando quali sono, vi consigliamo caldamente di vedere il traile di Picard per riscoprire l’emozione di incontrarli ancora una volta…