Per quanto sia improbabile, Ritorno al futuro 4 è un pensiero fisso nella mente di Christopher Lloyd da un po’. Ogni tanto torna sull’argomento, e già in passato aveva dichiarato di essere disponibile a riprendere il ruolo di Doc Brown in un eventuale quarto episodio della saga. Lo ha ribadito da poco al Niagara Falls Comic Con, dove ha rivelato anche una sua personale idea sul tema da trattare. Ecco che cosa ha detto.
Credo che [il film] dovrebbe tentare di trasmettere un messaggio su un tema importante per tutti, universale, come i cambiamenti climatici. [Dovrebbe trovare] un modo per incorporare qualunque febbre vada per la maggiore in un determinato momento e mantenere il feeling del primo, secondo e terzo film. È un’operazione davvero delicata. Perché non dovremmo rischiare di deludere facendone un altro. Non lo so. Sarei felice di farlo, per quanto mi riguarda. Ma vedremo.
Questo è un concetto che Lloyd aveva già espresso in passato, durante un’intervista pubblicata da USA Today nel 2015. All’epoca aveva citato “l’ISIS o i cambiamenti climatici”. Evidentemente l’attore ci ha pensato a lungo. Ma manca un pezzo del puzzle molto importante (a parte Robert Zemeckis e Bob Gale, si intende): Michael J. Fox. L’attore ha notoriamente il Parkinson, una condizione che gli renderebbe difficile riprendere il ruolo di Marty McFly. Ma Lloyd non pensa che sia un grosso problema.
Sì, ha il Parkinson, ma lo prende con nonchalance. Tira avanti. È un grande. Un paio di mesi fa eravamo a un panel con Tom Wilson e Lea Thompson… Michael andava avanti a parlare, faceva ridere tutti, è davvero un grande.
Vedremo mai Ritorno al futuro 4? No, per lo meno non nella forma di un vero sequel e non mentre i due Bob sono ancora in vita. Di certo, prima o poi, Universal tenterà di resuscitare il marchio. Ma dovrà farlo con altri attori, sia che si tratti di un remake o di uno spin-off. Per ora teniamoci stretti i tre che abbiamo: in termini di trilogie cinematografiche, non si può avere molto di meglio.
Fonte: ComicBook.com
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