Non siamo a Gotham City, non c’è alcun supereroe o supercattivo, eppure Pennyworth è una serie che mira ad attirare i fan di Batman. Si tratta infatti di una serie di spionaggio, ambientata nel Dopoguerra, e incentrata su Alfred Pennyworth, il futuro maggiordomo di casa Wayne. Il primo episodio è stato presentato al San Diego Comic-Con, dove è stato bene accolto dai fan accorsi a vederlo in anteprima.
Durante il panel della serie, il creatore Bruno Heller (anche autore di Gotham) e il protagonista Jack Bannon hanno risposto alle domande del pubblico. Heller ha rivelato un dettaglio che finora non era mai stato menzionato: secondo lui, Pennyworth è essenzialmente un prequel di Gotham. “Direi di sì”, si è limitato a commentare. Questo è in contrasto, almeno in parte, con una campagna pubblicitaria che ha insistito sulla totale indipendenza di Pennyworth dal canone. Ma in effetti l’Alfred interpretato da Sean Pertwee in Gotham aveva molto in comune con questa giovane spia.
In Pennyworth, però, siamo più dalle parti di un film di James Bond che di un fumetto DC Comics. Alfred “è un personaggio che tutti conoscono ma non era mai stato esplorato prima”, spiega Heller. “D’altro canto tutti sanno cosa accade alla fine. Perciò racconteremo una origin story, ma con grande libertà. Si situa nel mondo di Batman, ma allo stesso tempo qui è più facile identificarsi”. “Nel momento esatto in cui ho letto la sceneggiatura di Bruno, sapevo che questa storia valeva la pena di essere raccontata e che volevo farne parte”, afferma Bannon. “Mi è toccato andare a comprare un completo, perché non ce l’avevo. Ho dovuto tagliarmi i capelli e comprare una cravatta…”.
Nonostante Heller abbia parlato di un legame con Gotham, comunque, il pilot mostrato non è legato in maniera diretta ai fumetti. Non ci sono personaggi riconoscibili, né elementi fantastici o superpoteri. Inoltre, Thomas Wayne questa volta non è rappresentato come un medico (cosa che è stata fatta, a quanto pare, anche in Joker). La serie debutterà in USA il 28 luglio, su Epix.
Fonte: Deadline