Riportiamo con enorme tristezza la notizia della morte di Rutger Hauer. L’attore olandese si è spento a 75 anni dopo una lunga malattia. La morte è avvenuta il 19 luglio, ma è stata tenuta sotto silenzio finora. Il funerale si è svolto oggi.
Hauer aveva iniziato la sua carriera con la serie televisiva Floris, grazie alla quale divenne l’attore feticcio del primo Paul Verhoeven. Per il regista recitò in Fiore di carne, Kitty Tippel, Soldato d’Orange e Spetters. Dopo aver recitato accanto a Michael Caine e Sidney Poitier nella spy story britannica Il seme dell’odio, Hauer debuttò a Hollywood accanto a Sylvester Stallone ne I falchi della notte. Da lì iniziò per lui una nuova carriera: quella di uomo d’azione e caratterista dal fascino glaciale. Interpretò il replicante Roy Batty in Blade Runner, ruolo che lo rese leggendario. E per il quale si scrisse da solo il celebre monologo finale, uno dei più citati della storia del cinema.
Tra i suoi ruoli più famosi ricordiamo anche quelli in Osterman Weekend, nel fantasy Ladyhawke e nel thriller The Hitcher. Nel 1988 lavorò con Ermanno Olmi ne La leggenda del santo bevitore. Con il regista sarebbe tornato a collaborare nel 2011 ne Il villaggio di cartone. Nel 1989 esce un altro grande cult della sua filmografia: Furia cieca, in cui interpreta uno spadaccino cieco eppure infallibile.
Negli anni ’90 la sua stella si era un po’ spenta, ma di recente era riemerso grazie a ruoli in Sin City, Batman Begins, True Blood e nel cult Hobo With a Shotgun. È apparso inoltre nel Dracula 3D di Dario Argento, in Valerian e la città dei mille pianeti di Luc Besson e I fratelli Sister di Jacques Audiard. Non aveva mai smesso di lavorare, nonostante i problemi di salute. Ci mancherà.