Alla 49esima edizione del Giffoni Film Festival verrà presentato in anteprima mondiale il film My Name Is Sara, opera prima del regista
Steven Oritt, che porta sul grande schermo la storia di una tredicenne ebrea polacca, Sara Góralnik.
Il film racconta la vera storia della vita di Sara Góralnik, un’ebrea polacca di 13 anni la cui intera famiglia è stata uccisa dai nazisti nel settembre del 1942. Dopo un’estenuante fuga nella campagna ucraina, Sara ruba l’identità della sua migliore amica cristiana e trova rifugio in un piccolo villaggio, dove viene accolta da un contadino e dalla sua giovane moglie.
Presto scoprirà gli oscuri segreti del matrimonio dei suoi datori di lavoro, che si aggiungeranno a quello ancora più grande che deve sforzarsi di proteggere: la sua vera identità.
Per selezionare l’interprete di Sara, sono state visionate oltre 600 bambine. Il ruolo è stato affidato all’esordiente polacca Zuzanna Surowy.
Nel cast anche Michalina Olszanska, vincitrice del Best Actress Award al Minsk IFF e del premio Czech Film Critics’ Award per il suo ruolo in I, Olga Hepnarová (Berlinale 2016) e conosciuta a livello internazionale per il suo lavoro in The Lure (Sundance 2016) e nello show firmato Netflix, 1983 di Agnieszka Holland. E il pluripremiato attore polacco Eryk Lubos (To kill a Beaver, The Girl from the Wardrobe).
My Name Is Sara è stato prodotto in collaborazione con la USC Shoah Foundation, una delle più prestigiose ONG sull’Olocausto fondata da Steven Spielberg durante le riprese di Schindler’s List.
Il produttore esecutivo del film, Mickey Shapiro, figlio maggiore di Sara, è membro del consiglio della USC Shoah Foundation ed è venuto a conoscenza della storia di sua madre poco prima che la donna morisse.
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