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Partite le riprese del sequel di Milano Calibro 9

Pubblicato il 25 giugno 2019 di Marco Triolo

Sono iniziate in Calabria, a Catanzaro, le riprese di Calibro 9, film di Toni D’Angelo che si pone come sequel diretto del capolavoro noir di Fernando Di Leo, Milano Calibro 9. Le riprese dureranno nove settimane e si svolgeranno tra Calabria, Milano, Roma e Anversa.

L’idea di Toni D’Angelo, figlio di Nino D’Angelo e regista di Falchi, è quella di tracciare un ponte ideale tra il film originale, basato sui racconti di Giorgio Scerbanenco, e il contesto contemporaneo della ndrangheta calabrese.

IL CAST DI CALIBRO 9

Il cast di Calibro 9 include Marco Bocci, Ksenia Rappoport, Michele Placido e Alessio Boni. Nonché Barbara Bouchet, star del film originale che torna nei panni di Nelly quasi cinquant’anni dopo.

D’Angelo non sembra avere paura di confrontarsi con un classico. Perché non solo Calibro 9 richiamerà il film di Di Leo, ma ne sarà, come si diceva, il sequel diretto. Il protagonista sarà infatti Fernando, figlio di quell’Ugo Piazza interpretato da Gastone Moschin nell’originale.

LA SINOSSI

Milano, oggi. Fernando – il figlio di Ugo Piazza – è un brillante penalista cresciuto da sua madre Nelly con l’intento di farne un uomo diverso da suo padre. Ma se in città scompaiono 100 milioni di euro con una truffa telematica, e se il principale indiziato è proprio un cliente dell’avvocato Fernando Piazza, quel cognome non può non avere un peso e portare ad un naturale collegamento. Soprattutto se la società truffata è solo una copertura, e chi c’è dietro è una delle più potenti organizzazioni criminali del pianeta; la ‘ndrangheta. Milano, Calabria, Francoforte, Mosca e Anversa sono solo alcune caselle dello scacchiere su cui Fernando è costretto a giocare la partita per la propria vita… una partita da giocare a tutto campo, impegnativa come il nemico che si trova a fronteggiare. Sarà supportato da Maia Corapi, una donna con il destino segnato sin da quando è nata. La sua “gabbia” le scorre nelle vene. È la nipote prediletta di Don Mimmo, il boss… non c’è altro da sapere. Ha studiato legge all’estero per volere di suo zio, ha lasciato il ragazzo che amava e sposato un altro uomo, per preciso volere di suo zio…. Ora che Don Mimmo vive come un topo la sua latitanza – e suo marito è in galera – controlla gli interessi della famiglia da uno studio legale del centro di Milano. È bella, ricca, potente: ma non può decidere nulla della sua vita… non l’ha mai potuto fare. Anche quando Fernando andrà a bussare alla sua porta chiedendo aiuto, non sarà lei a decidere. Lo aiuterà a trovare una soluzione al suo problema, ma ancora una volta in nome dei “Corapi”. Don Mimmo ha infatti un debito d’onore con Rocco: quando era recluso a San Vittore gli ha salvato la vita e ora il boss vuole restituire il favore. Ma durante il loro viaggio saranno osteggiati anche da un poliziotto, Valerio: è lui a muovere le fila di tutto ciò che accade.

Calibro 9 è prodotto da Minerva Pictures con Rai Cinema, in co-produzione con Gapbusters (Belgio) e con il contributo del Mibac e della Calabria Film Commission.

Fonte: Ansa

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