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Max Landis accusato di abusi sessuali e psicologici da otto donne

Pubblicato il 18 giugno 2019 di Marco Triolo

Max Landis, figlio del regista John Landis nonché sceneggiatore di American Ultra, Bright e Chronicle, è stato accusato da una lunga lista di donne di abusi sessuali e psicologici. Le testimonianze, molto dettagliate, sono state pubblicate in un articolo su The Daily Beast.

Molte delle donne, che nella maggior parte dei casi hanno preferito mantenere l’anonimato, hanno accusato Landis di essere un manipolatore e di aver creato un circolo di amici intimi, chiamato Colour Society, come scusa per conoscere nuove partner.

LE ACCUSE

Una delle testimonianze è quella di Ani Baker, che ha avuto una relazione con Landis. E ricorda un episodio in cui, dopo un rapporto sessuale consensuale, lui l’avrebbe attaccata, reagendo in maniera violenta a un suo giocoso schiaffo sul sedere. In un’altra occasione, Landis le avrebbe mostrato “una lista molto lunga” di donne con cui aveva avuto rapporti sessuali. Le donne sarebbero state classificate in base alla piacevolezza dell’esperienza. “Alcune donne non erano nemmeno segnalate per nome, solo per etnia e luogo dell’incontro, perché non sapeva il loro nome. Scese fino al termine della lista per mostrarmi il mio nome, e il punteggio accanto”.

Julie, un’altra testimone che ha avuto una relazione con Landis ed è stata sua amica per molto tempo, ha definito l’uomo “uno stupratore seriale”, abituato a ricorrere a violenza fisica e psicologica. “Spesso si riferiva a me come la sua ex davanti ad altre ragazze alle feste dove andavamo come coppia. Criticava apertamente il mio fisico di fronte alla gente” e “descriveva nei dettagli, sia a me che ai suoi amici e colleghi di lavoro, il sesso con le sue altre ex, comparando le loro abilità alle mie”. Spesso Landis le avrebbe mostrato filmati porno di abusi e umiliazioni per testare i suoi limiti.

MAX LANDIS, “LEADER DI UN CULTO”

Le accuse proseguono, e si fanno sempre più inquietanti. Samantha, un’altra testimone anonima, definisce il ruolo di Max Landis nella Colour Society simile a quello del “leader di un culto”. “Ecco uno con molte risorse, potere e fascino, che si circonda di persone, in genere ragazzine appena giunte a Los Angeles da chissà dove, che non hanno una rete sociale. Lui si intrufola nelle loro vite, come un predatore. Sa come prendere qualcuno all’amo”.

Non mancano le accuse di vera e propria violenza sessuale. Una donna di nome Veronica rivela di essere stata attaccata da Max Landis durante una gita a Disneyland. Veronica sostiene che Landis l’avrebbe aggredita appena entrati nella loro camera da letto: “Mi immobilizzò su uno dei letti, faccia in giù, e iniziò a toccarmi i genitali attraverso i leggins. Ero scioccata. Quando vide che mi aveva spaventato, rise e disse: ‘Questo ti ha messo a disagio, vero?’”.

Max Landis, anche creatore della serie televisiva Dirk Gently: Agenzia di investigazione olistica, attualmente non ha molti progetti all’orizzonte. Dovrebbe però scrivere e dirigere un remake di Un lupo mannaro americano a Londra, classico di suo padre John. Ma, a questo punto, è tutto da vedere.

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