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Lee Daniels e Tom Hanks preparano una miniserie su Sammy Davis Jr.

Pubblicato il 05 giugno 2019 di Marco Triolo

Lee Daniels e Tom Hanks produrranno una miniserie televisiva sulla vita del cantante, attore e membro del Rat Pack Sammy Davis Jr. La miniserie sarà sviluppata da Lee Daniels Entertainment in società con Playtone, la compagnia di Hanks e Gary Goetzman. Il progetto, intitolato Sammy, potrebbe essere almeno in parte tratto dal libro In Black and White: The Life of Sammy Davis, Jr. di Wil Haygo.

È da molto tempo che Daniels, regista di The Butler e Precious, vorrebbe realizzare un biopic di Davis. Nel 2013 girava voce che stesse sviluppando un film TV per la HBO. Di recente ci ha provato Paramount Pictures a sviluppare un film sul cantante, con la benedizione dei suoi eredi. Avrebbe dovuto essere prodotto da Lorenzo di Bonaventura, guru della saga dei Transformers, e da Lionel Richie.

Playtone è la compagnia dietro altre miniserie di grande successo e trionfatrici agli Emmy, come Band Of Brothers, The Pacific e Olive Kitteridge.

UN VERO PIONIERE

Sammy Davis Jr. fu uno dei primi artisti afro-americani a sfondare la barriera dei pregiudizi razziali per registrare un forte consenso presso il pubblico bianco. Fu grazie all’amicizia con Frank Sinatra e al suo ingresso nel Rat Pack che divenne una vera celebrità. E si costruì anche una carriera al cinema, apparendo nell’originale Ocean’s 11, ovvero Colpo grosso, oltre che in Tre contro tutti e La corsa più pazza d’America.

Davis era noto per due importanti storie d’amore interrazziali, in un’epoca in cui in molti stati americani ancora vigeva la segregazione. La prima con l’attrice Kim Novak, che Davis fu costretto a terminare dopo aver ricevuto minacce di menomazioni fisiche da gangster al soldo del presidente della Columbia Pictures Harry Cohn. La seconda con la svedese May Britt, che Davis infine sposò e da cui ebbe tre figli negli otto anni di matrimonio.

Di materiale ce n’è davvero tanto per una miniserie. Oltre a essere un grande uomo di spettacolo, Davis era anche un attivista. Nel 1965 marciò con Martin Luther King da Selma a Montgomery. E si rifiutò di lavorare per le compagnie che ancora praticavano la segregazione tra gli artisti.

Fonte: Deadline

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