Eyes Wide Shut, l’ultimo film di Stanley Kubrick, uscì postumo nel 1999, ma la sua bellezza non è stata immediatamente riconosciuta. Eppure, si tratta dell’ennesimo capolavoro di un regista formidabile, al di là dell’alone glamour che Hollywood cercò di affibbiargli grazie alla presenza di Tom Cruise e Nicole Kidman nei ruoli principali. Questo enigmatico adattamento di Doppio sogno di Arthur Schnitzler si è comunque imposto nell’immaginario collettivo, superando di gran lunga il suo iniziale insuccesso commerciale e critico. Inutile dire che l’inquietante scena dell’orgia è rimasta impressa nei ricordi di tutti: non tanto per l’elemento sessuale (anche perché, in quella sequenza, di realmente erotico c’è ben poco), ma per il clima oscuro e onirico che circonda il protagonista mentre esplora gli spazi arcani di un mondo parallelo, immergendosi negli abissi di depravazione che si celano dietro i privilegi economico-sociali.
Ebbene, Bilge Ebiri ha ripercorso su Vulture la creazione di quella scena, avvalendosi delle testimonianze dell’assistente alla regia Brian Cook, della coreografa Yolande Snaith, della compositrice Jocelyn Pook, dell’operatore Peter Cavaciuti, del supervisore agli effetti visivi Paddy Eason e di altri professionisti coinvolti nel film. Tra di loro c’è anche Leon Vitali, assistente personale di Kubrick, ed è proprio lui a svelare il retroscena più clamoroso: Cate Blanchett ha un cameo vocale durante l’orgia, ma questa sua partecipazione è rimasta ignota per vent’anni.
Se avete visto il film, forse ricordate che il Dr. Bill Harford (Cruise) viene aiutato da una misteriosa donna mascherata: avendo capito che Harford si è intrufolato clandestinamente alla festa, la donna gli consiglia di scappare subito, ma lui viene scoperto, e allora lei si offre in sacrificio per salvargli la vita. La donna è interpretata dall’attrice e modella inglese Abigail Good, che spiega:
Quando tutte le altre ragazze se ne sono andate, mi sono trovata nella posizione incredibile di poter lavorare con due artisti straordinari. Ero sul set con Tom e Stanley, a riflettere per conto nostro. Stanley chiedeva spesso la mia opinione. Io e Tom siamo state fra le ultime persone che lui abbia filmato; Stanley è morto prima del doppiaggio. E, prima che il film uscisse, mi chiedevo se mi avrebbero doppiata, perché non avevo un accento americano.
A questo punto interviene Vitali, e racconta che fu scelta proprio Cate Blanchett per doppiare Abigail Good:
Era Cate Blanchett! Volevamo qualcosa di caldo e sensuale, ma che al contempo potesse far parte di un rituale. Stanley parlava di cercare questa voce e queste qualità di cui avevamo bisogno. Dopo la sua morte, mi sono messo a cercare. In realtà furono Tom [Cruise] e Nicole [Kidman] a proporre l’idea di Cate. In quel periodo si trovava in Inghilterra, quindi venne a Pinewood e registrò le battute.
Blanchett, allora trentenne, era reduce dai successi di Oscar and Lucinda ed Elizabeth, che le fruttò la sua prima nomination agli Academy Awards. Scoprire oggi la sua partecipazione a Eyes Wide Shut è una bella sorpresa, e dimostra che i film di Stanley Kubrick – in un modo o nell’altro – non finiranno mai di sbalordirci.
Fonte: IndieWire
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