Come la Illumination Entertainment ha rivoluzionato il mondo dell’animazione

Come la Illumination Entertainment ha rivoluzionato il mondo dell’animazione

Di Filippo Magnifico

Cattivissimo me, Minions, Sing, Il Grinch, Pets – Vita da animali. Sono solo alcuni dei titoli realizzati dalla Illumination Entertainment nel corso degli anni. Grandissimi successi, che hanno divertito il pubblico, convinto la critica e regalato parecchie soddisfazioni al box office.

Il 6 giugno arriverà nelle nostre sale Pets 2 – Vita da animali, sequel della commedia campione d’incassi del 2016 che ha avuto il miglior debutto di sempre per un film originale, d’animazione e non.
E, inutile dirlo, anche in questo caso si prevede un grande successo.

Perché se c’è una cosa che abbiamo imparato film dopo film, è che la Illumination Entertainment è sinonimo di garanzia. Nel giro di una decina di anni questa casa di produzione ha scatenato una vera e propria rivoluzione nel mondo del cinema di animazione.

E il merito è tutto di un uomo: Chris Meledandri.

Chris Meledandri, il genio dietro la Illumination Entertainment

Tutto inizia nel 2007, quando la Universal Pictures lancia la sua casa di produzione specializzata nel cinema di animazione, coinvolgendo Chris Meledandri per guidare lo staff e supervisionare l’iniziativa.

Non si tratta di un nome qualunque. Meledandri proviene da una gavetta lunga ben 13 anni in 20th Century Fox. Durante il suo mandato è stato presidente della 20th Century Fox Animation, che sotto la sua guida ha accumulando più di 2 miliardi di dollari di fatturato mondiale. Il suo ruolo è stato fondamentale per l’acquisizione della società di effetti speciali Blue Sky Studios, che lui stesso ha fatto crescere grazie alla produzione di una serie di film di animazione particolarmente fortunati.

Nel corso della sua carriera, Meledandri ha lavorato a titoli come L’era glaciale, L’era glaciale 2, Robots, Alvin Superstar e Ortone e il mondo dei Chi.
È la persona giusta, non ci sono dubbi. E la Universal sigla con lui un accordo che comprende la realizzazione di uno o due film l’anno, a partire dal 2010. Un’occasione unica, ed è lo stesso Chris Meledandri a confermarlo:

Non potevo esimermi dalla straordinaria opportunità che la Universal mi stava dando: l’aspetto imprenditoriale, l’entusiasmo per la nuova società, l’ampiezza dei mandati che mi affidavano in tutte le forme d’animazione e live-action, oltre agli ideali di qualità che la Universal aveva per i propri progetti, così come le loro strategie di marketing per il successo in un mercato sempre più competitivo.

Meledandri dimostra subito di avere le idee molto chiare. Il suo fiuto per gli affari, unito al saper scegliere il progetto giusto nel momento giusto, lo rendono nel giro di qualche anno – citando Varietyl’uomo più potente nel mondo dell’animazione.

Diverso da colleghi come Jeffrey Katzenberg o John Lasseter, Chris Meledandri è una specie di enigma. Così lo ha definito Chris Renaud, regista di Pets – Vita da animali e di Pets 2:

È un uomo creativo, ma con la sua giacca elegante lo scambieresti per un dirigente.

Ma qual è la sua formula magica?

Il metodo Meledandri

La Illumination Entertainment non è un semplice clone di altre realtà consolidate come la Disney. Ha una sua identità, un suo metodo produttivo, non si tratta di un nome che scompare nel mare di pellicole di animazione che ogni anno arrivano sul grande schermo. Sa come distinguersi.

La formula adottata da Chris Meledandri è tanto perfetta quanto semplice.
Prima di tutto, i film prodotti dalla Illumination hanno un budget più contenuto rispetto ai titoli di concorrenti come Pixar, ma questo ovviamente non influisce sulla qualità del prodotto. Si tratta più che altro di un’assicurazione sugli incassi, che riduce al minimo il rischio di non recuperare i soldi investiti.
C’è una grande attenzione per il cosiddetto rating, per la classificazione di ogni opera, per il suo pubblico di riferimento. I film della Illumination sono destinati ad un pubblico giovane, è vero, ma strizzano l’occhio anche ai più grandi.
Hanno un respiro cool e contemporaneo, grazie al coinvolgimento di artisti come Pharrell Williams e Tyler the Creator per le colonne sonore.

Per quanto riguarda le storie, c’è una certa predilezione per i perdenti (ma vincenti allo stesso tempo), per le famiglie disfunzionali che non sono prototipo di perfezione e proprio per questo risultano simpatiche a prima vista. È questo il caso di pellicole come Cattivissimo Me e Il Grinch, anche i protagonisti di Sing non sono certo dei prototipi di perfezione. Tutti, però, hanno dei valori, un bontà latente che aspetta solo di vedere la luce.
Come dichiarato da Meledandri:

Noi cerchiamo sempre di abbracciare quello che è sovversivo. Ma il vero traguardo è quando troviamo qualcosa di sovversivo che riesce anche a donare delle emozioni.

Infine, c’è una cosa che distingue Chris Meledandri dal resto dei suoi colleghi. Un punto di forza che potrebbe sembrare in un primo momento una debolezza. Il fatto di non essere sempre stato un patito dell’animazione, di essersi trovato in questo mondo quasi per caso. Il suo è uno sguardo razionale, che osserva il mondo dell’animazione attraverso un’ottica più ampia.

Cresciuto nell’Upper East Side di New York, Meledandri è stato educato da una famiglia di amanti del cinema, è vero, ma poco incline al mondo dell’animazione. I suoi punti di riferimento sul grande schermo sono stati nomi come Scorsese, Fellini e Kubrick. Pochissimo lo spazio dedicato alla opere della Disney. Si è avvicinato al mondo dell’animazione nel momento in cui ha avuto dei figli e ha guardato con loro pellicole come Il Re Leone, Shrek, dedicando tempo anche a titoli più sofisticati come quelli diretti da Hayao Miyazaki.

La sua formazione, la sua esperienza, gli inevitabili fallimenti passati (memorabile quello di Titan A.E. nel 2000, che però si è rivelato utilissimo per non ripetere più gli stessi errori in futuro) gli hanno permesso creare un marchio riconoscibile per il pubblico – Illumination Entertainment – e dei personaggi, come ad esempio i Minions, entrati a far parte dell’immaginario comune. Non tutti ci riescono, va detto.

Quello che gli animali non dicono

L’ultimo (per il momento) passo di questo percorso all’insegna del successo è Pets 2 – Vita da animali. Ricco della irriverenza e dell’umorismo tipico della Illumination, questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei nostri animali domestici, il profondo legame che hanno con le famiglie che li amano, e risponde alla domanda che incuriosisce da sempre chi ha un animale domestico: cosa fanno veramente i nostri cuccioli quando rimangono soli in casa?
Lo scopriremo il 6 giugno, avvolti dal buio di una sala cinematografica…

QUI trovate le voci ufficiali italiane del film

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