La Russia continua a dichiarare guerra a Chernobyl, la miniserie targata HBO e Sky Television creata e scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck. Come sappiamo, il Cremlino non si è dimostrato particolarmente contento del modo in cui il disastro di Černobyl’ avvenuto nel 1986 è stato rappresentato e sta già preparando il contrattacco, con la realizzazione di una personale versione di Chernobyl che proporrà al suo pubblico un’altra verità. Ma non è tutto.
I Comunisti di Russia, un partito politico russo di ispirazione marxista-leninista (da non confondere con il più grande e potente Partito Comunista della Federazione Russa), hanno chiesto al Roskomnadzor, il servizio federale che si occupa della supervisione della comunicazione di massa, di bloccare l’accesso locale alla miniserie.
È stato inoltre chiesto di fare causa per diffamazione contro lo sceneggiatore, il regista e i produttori, per aver “trasformato una tragedia in un soggetto di manipolazione ideologica, demonizzando il regime Sovietico e il popolo Sovietico“. Da sottolineare che Sergey Malinkovich, tra i membri del partito, ha comunque ammesso che la ricostruzione della dei momenti chiave del disastro e la cronologia degli aventi risulta corretta.
Il Roskomnadzor ha detto di non avere ancora ricevuto una richiesta ufficiale, ma verrà esaminata e presa in considerazione nel momento in cui sarà inoltrata. Per il momento è tutto, come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.
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Fonte: Deadline