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Concepita come una miniserie non destinata ad avere un seguito, Big Little Lies, una delle nuove punte di diamante del canale americano HBO (Game of Thrones, Veep, Westworld, Sex & the City) si è guadagnata fin da subito il plauso di critica e pubblico con una prima stagione composta di soli 7 episodi davvero straordinaria.
Forte di un cast di caratura elevatissima, di una colonna sonora interessante ed azzeccatissima, dei molteplici premi vinti – fra cui 8 Emmy, 4 Golden Globe, 4 Critic’s Choice Awards e 2 Sag Awards – e di una dinamica narrativa non del tutto innovativa ma sfruttata alla perfezione, lo show è stato rinnovato per una seconda stagione, per la gioia dei fan che a partire da stasera 18 Giugno potranno scoprire su Sky Atlantic (in Italia: la serie è invece iniziata lo scorso 9 Giugno su HBO) come proseguiranno le avventure delle protagoniste lasciate al termine della storia ormai più di due anni or sono, nell’aprile del 2017.
Gli episodi, dopo il doppio appuntamento di questa sera, arriveranno su Sky dalla prossima settimana con solo 48 ore di “ritardo” rispetto alla messa in onda originale.
La prima stagione di Big Little Lies, basata sul romanzo Piccole grandi bugie di Liane Moriarty, ruotava attorno alla vita di 4 donne: la casalinga in crisi esistenziale Madeline (Reese Witherspoon), la donna in carriera Renata (Laura Dern), l’enigmatica ed introversa Celeste (Nicole Kidman) e la nuova arrivata Jane (Shailene Woodley). I rapporti fra le protagoniste sono costruiti in una intricata rete di amicizie, antipatie e rivalità; ciò che le accomuna è la scuola frequentata dai loro figli, dove all’inizio della vicenda, durante una serata di beneficienza, viene commesso un omicidio.
Quasi ognuno dei personaggi principali, ovvero le 4 protagoniste ma anche i loro amici e familiari, potrebbero essere identificati come vittima o carnefice: allo spettatore vengono sapientemente le principali informazioni sull’accaduto, mentre i 7 episodi dipingono i diversi quadri familiari, principalmente attraverso le deposizioni dei testimoni dell’accaduto, in una serie continua di flashforward e flashback mirati ad evidenziare, più che l’identità di assassino ed assassinato, le motivazioni che abbiano portato alla commissione dell’omicidio.
Al termine della serie, la ricostruzione dei detective non coincide del tutto con la realtà: Adrienne Quinlan (Merrin Dungey) soprattutto è dubbiosa su alcune particolari deposizioni, e sembra decisa ad indagare ancora più a fondo nonostante la chiusura del caso e la scoperta del colpevole.
La più grande novità di Big Little Lies sarà l’ingresso nel cast di Meryl Streep: interpreterà la madre di Perry (Alexander Skarsgard), marito di Celeste. L’attrice si è detta fin da subito interessatissima al ruolo; addirittura pare che la scrittrice Liane Moriarty abbia scritto il personaggio pensando proprio a lei. Per dare una maggiore sensazione di naturalezza visiva al rapporto madre-figlio dei personaggi della Streep e di Skarsgard, l’attrice ha recitato per la totalità delle riprese “indossando” un calco dei denti di Skarsgard.
Così come per la prima, lo sceneggiatore della seconda stagione sarà David E. Kelley (Ally McBeal, Avvocati a Los Angeles, Boston Legal, The Practice) in persona; cambio invece alla regia della serie: a sostituire Jean-Marc Vallée (C.R.A.Z.Y., Dallas Buyers Club), fortemente voluto dalla protagonista Reese Whiterspoon per girare gli episodi della prima stagione, troveremo l’apprezzatissima regista Andrea Arnold, premio Oscar nel 2005 per il cortometraggio Wasp.
Confermati fra gli altri nel cast Zoe Kravitz, Adam Scott e James Tupper; fra i nuovi arrivi segnaliamo Denis O’Hare e Martin Donovan.
La storia ripartirà esattamente da dove si era fermata: la verità sulla morte del personaggio ucciso nella prima stagione (che scegliamo comunque di non rivelare, pur se a due anni dalla prima messa in onda dello show) è ancora nebulosa per alcuni, mentre i rapporti fra le protagoniste si faranno sempre più tesi ed ognuna di loro farà fronte alla propria personale reazione all’accaduto.
Il libro della Moriarty si interrompe al termine degli eventi narrati nella prima stagione, che come già detto era infatti stata pensata per essere autoconclusiva; per aiutare Kelley a dare un seguito ai personaggi da lei creati, la scrittrice ha ideato un nuovo romanzo appositamente pensato per la trasposizione televisiva.
Fonte: HBO
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