Non ci sarà, molto probabilmente, un sequel di Solo: A Star Wars Story. E questo nonostante la campagna #MakeSolo2Happen che ha invaso Twitter nei giorni scorsi. Alcuni fan stanno chiedendo a gran voce che Lucasfilm ripensi alla propria strategia e dia luce verde al sequel, nonostante il sonoro flop del primo capitolo. Costato circa 275 milioni di dollari, il film di Ron Howard ne ha incassati meno di 400 nel mondo.
Ora, lo sceneggiatore di Solo: A Star Wars Story, Jonathan Kasdan (figlio di quel Lawrence Kasdan che ha scritto L’impero colpisce ancora e I predatori dell’arca perduta), ha risposto con un tweet all’iniziativa dei fan. “Sono oltremodo grato e galvanizzato dall’energia di #MakeSolo2Happen su Twitter, oggi”, ha scritto. “Significa tanto per tutte le persone coinvolte e il vostro entusiasmo ci permette di continuare a fare campagna per il film”. E, infine, Kasdan ha alluso a quello che avrebbe raccontato nel sequel: “C’è una GUERRA ambientata nella Galassia Lontana Lontana che deve ancora essere raccontata”.
Kasdan ha accompagnato il tweet con i loghi di Alba Cremisi, il cartello degli Hutt e il clan dei Pyke, tre organizzazioni criminali del cosmo creato da George Lucas.
Beyond grateful & galvanized by the #MakeSolo2Happen energy on Twitter today. Means so much to everyone involved & ur enthusiasm makes it possible for us to keep advocating for it! ‘Cause, the Maker knows, there’s a WAR story set in a Galaxy Far Far Away that’s yet to be told… pic.twitter.com/8Y3YEhC4SU
— Jon Kasdan (@JonKasdan) 23 maggio 2019
Tutte e tre sono state citate in Solo, dove si scopriva che a guidare Alba Cremisi c’era Darth Maul redivivo. Evidentemente la guerra a cui fa riferimento Kasdan sarebbe stata quella tra queste tre famiglie mafiose, con gli Hutt finalmente presenti in un ruolo corposo.
Il risultato al botteghino di Solo è stato davvero troppo magro perché Lucasfilm e Disney si decidano ad approvare un sequel. Certo, va detto che l’insuccesso è stato forse dovuto anche alla data di uscita di Solo: A Star Wars Story. Il film è infatti arrivato a maggio 2018, pochi mesi dopo l’uscita di Star Wars: Gli ultimi Jedi. Il flop ha costretto Lucasfilm a ripensare completamente la propria strategia, cancellando gli spin-off in lavorazione e concentrando le energie sulla saga principale. Non è detto che, in futuro, le cose non possano cambiare. Ma per ora tocca accontentarsi di sognare a occhi aperti.
Fonte: ComicBook.com
Non perdere il nostro canale ScreenWeek TV su YouTube. ScreenWEEK è anche su Facebook, Twitter e Instagram.