La 72ma edizione del Festival di Cannes è appena terminata. Quest’edizione ha visto come Presidente di Giuria Alejandro González Iñárritu, con lui Elle Fanning, Maimouna N’Diaye, Kelly Reichardt, Robin Campillo, Yorgos Lanthimos, Pawel Pawlikowski, Enki Bilal e Alice Rohrwacher.
La cérémonie du Palmarès de #Cannes2019 vient de se terminer. Merci de nous avoir suivis ! Restez connectés pour la conférence de presse du Jury.
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The #Cannes2019 Awards Ceremony is over. Thank you for following us!
Stay tuned for the Jury press conference in a few moments. pic.twitter.com/ReWLZLDQRS— Festival de Cannes (@Festival_Cannes) 25 maggio 2019
Palma d’Oro per Parasite di Bong Joon-ho. Jean-Pierre e Luc Dardenne vincono il Premio per la Miglior Regia. Portrait de la jeune fille en feu di Céline Sciamma vince il premio per la Migliore Sceneggiatura. Emily Beecham vince come Migliore Attrice per la sua interpretazione in Little Joe. Il premio come Migliore Attore è stato invece consegnato a Antonio Banderas per la sua interpretazione in Dolor y Gloria di Pedro Almodóvar.
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ECCO I VINCITORI:
Parasite di Bong Joon-ho
Atlantique di Mati Diop
Le Jeune Ahmed di Jean-Pierre & Luc Dardenne
Céline Sciamma per Portrait de la jeune fille en feu
Emily Beecham per Little Joe di Jessica Hausner
Antonio Banderas per Dolor y Gloria di Pedro Almodóvar
Ax-æquo a Bacurau di Kleber Mendonça Filho & Juliano Dornelles e Les Misérables di Ladj Ly
Nuestras Madres di César Díaz
Elia Suleiman per It Must Be Heaven
Palma d’oro per il Migliore Cortometraggio a The Distance Between Us And The Sky di Vasilis Kekatos.
Menzione speciale della Giuria per il Migliore Cortometraggio a Monstruo Dios di Agustina San Martín.
Ricordiamo anche che ieri sono stati annunciati i vincitori della seconda sezione per importanza del Festival di Cannes, Un Certain Regard, la cui giuria era capitanata da Nadine Labaki:
La vita invisibile di Euridice Gusmao, di Karim Ainouz
O que arde di Oliver Saxe
Kantemir Balagov (Beanpole)
Chiara Mastroianni (Chambre 212)
Tra gli altri vincitori, Liberté di Albert Serra (premio speciale) e Jeanne di Bruno Dumont (menzione speciale).
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