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Avatar: i quattro sequel sono fuori tempo massimo?

Pubblicato il 13 maggio 2019 di blogmaster

Avatar, film diretto da James Cameron, approda nelle sale nel 2009. Dopo un esordio non esaltante, riesce a diventare la pellicola con il maggiore incasso nella storia del cinema, sfruttando l’onda del passaparola e facendo leva sullo stupore provocato dalla perfetta implementazione della tecnologia 3D.

Da quel momento, tutto tace. Almeno in apparenza. Dietro le quinte, Cameron comincia subito a lavorare a ben quattro sequel. Negli anni si rincorrono i rumor, tra ipotetici ritorni di personaggi dati per defunti, e voci di corridoio sulla pre-produzione. Si dice che Avatar 2 e Avatar 3 verranno girati in contemporanea, attendendo poi i risultati al box-office per capire se procedere oltre.

Infine, Avatar 2 ottiene finalmente una data di uscita: dicembre 2017. Una scadenza che, però, non viene rispettata, forse a causa del ritorno in pompa magna della saga di Star Wars. L’approdo del film viene rimandato all’anno successivo, come testimonia questo articolo di USA Today.

Anche la seconda data, fissata per il dicembre del 2018, non trova riscontro. Infine, proprio mentre Avatar 2 sembra aver trovato un approdo sicuro nella stagione natalizia del 2019, ecco arrivare l’acquisizione della Fox da parte di Disney, che spariglia le carte nel mazzo.

Come testimonia la schedule rilasciata proprio dalla casa di Topolino, attualmente Avatar 2 è previsto per il dicembre 2020. Gli altri sequel verranno poi rilasciati a cadenza biennale, fino ad arrivare al quinto capitolo nel 2026. A quel punto, James Cameron avrà speso 30 anni della sua carriera immerso nel mondo di Pandora. Ne sarà davvero valsa la pena?

Scommettere contro Cameron è un azzardo enorme, vista la sua fama da Re Mida di Hollywood. Eppure, sono tanti i punti oscuri dell’operazione, piccoli e grandi.

Avatar, nel momento in cui scriviamo, è ancora saldamente arroccato nella prima posizione dei maggiori incassi cinematografici. Un record che potrebbe venir presto soppiantato da Avengers: Endgame. Un successo di pubblico senza precedenti, dunque, per le avventure dei Na’vi. Un successo che, però, sembra essersi disperso presto.

I punti critici

Nel 2009/2010, le polemiche sulla poca originalità della sceneggiatura, legittime o meno, colpirono subito nel segno. Se una fetta di spettatori accolse con grande entusiasmo il frutto degli sforzi di James Cameron, altri lo ritennero decisamente sopravvalutato. Tutt’ora, in Rete, si percepisce una netta divergenza di opinioni. Quella che conta, però, è la percezione del pubblico più “generalista”, ed è in questo senso che emergono le preoccupazioni maggiori.

Avatar sembra essere scomparso rapidamente dalla memoria collettiva. A differenza di altre pellicole ascese allo statuto di cult, e su cui si specula ancora a distanza di anni, le peripezie di Jake Sully non hanno più destato interesse. Forse perché il film si proponeva come un racconto a sé stante ed auto-conclusivo, privo di spunti rivolti verso futuri episodi.

Nel frattempo, anche la popolarità della tecnologia 3D è andata sempre più scemando. Pochissimi e sempre più rari i film che ne fanno ancora motivo di vanto, spesso utilizzando conversioni dell’ultimo minuto solo per approfittare della maggiorazione del biglietto.

Non è andata meglio all’attore protagonista di Avatar, Sam Worthington, che ha sì continuato a lavorare nell’industria, ma in ruoli di basso profilo. Sorte diversa per Zoe Saldana, la cui grande notorietà è pero legata principalmente alla saga dei Guardiani della Galassia.

E’ troppo tardi per Avatar 2? Si tratta di un sequel fuori tempo massimo, e che troverà poco riscontro dinanzi a un pubblico poco interessato e attirato da altri fuochi d’artificio? In tal caso, cosa accadrà ai restanti capitoli della saga?

Le grandi speranze

I motivi di perplessità sono tanti, certo. Ma forse è ancora troppo presto per mettersi le mani nei capelli. Cameron, è un dato di fatto, sta puntando tutto sulla saga di Avatar. Se per ora gli spettatori sembrano aver dimenticato la sua creatura, il primo trailer del sequel potrebbe immediatamente rilanciarne le quotazioni.

Specie se, in gran segreto, James Cameron stia lavorando a nuove tecnologie rivoluzionarie e capaci di stupire. La fascinazione di Avatar era basata sul 3D. Su cosa punteranno i sequel? Forse su un fantascientifico 3D senza occhialini? Oppure su effetti visivi sofisticati e sbalorditivi come mai mostrati prima d’ora? La lunghissima fase di pre-produzione potrebbe trovare motivo di esistere in una pellicola certosina, capace di soddisfare le esigenze di intrattenimento degli spettatori e di scatenare, nuovamente, un passa-parola positivo.

Difficile sbilanciarsi, con così pochi elementi in mano. Il ritardo di Avatar 2 è sì preoccupante, ma Cameron è un osso duro. E sembra pensarla così anche la Disney, che alternerà le uscite annuali di Avatar a quelle di Star Wars. Avatar 2 potrebbe rivelarsi una debacle senza precedenti, oppure il rilancio di un franchise che, allo stato attuale, sembra morto e sepolto.

Una cosa è certa: avremo molti spunti su cui speculare, in futuro. E il mondo di Pandora potrebbe rivelarsi, ancora una volta, ricco di sorprese.