La quiete prima della tempesta. L’episodio 8×02 de Il Trono di Spade (Game of Thrones) si può benissimo riassumere così. Gran parte degli ospiti di Grande Inverno hanno avuto il loro momento, ci hanno fatto capire che hanno qualcosa (o meglio ancora qualcuno) per cui vivere.
E questo, inutile dirlo, rende ancora più amara la consapevolezza che nel prossimo episodio ci toccherà dire addio a qualcuno. L’armata del Re della Notte, infatti, è giunta. Ci attende una battaglia dir poco epica, tra i vivi e i morti.
I più forti sono pronti per combattere e sono consapevoli che questa potrebbe essere la loro ultima guerra. Le donne, i bambini, i più deboli si sono rifugiati nelle Cripte di Grande Inverno. Perché, come ci è stato ripetuto più e più volte durante l’episodio “sono il luogo più sicuro“. Ma è sul serio così?
Da questo punto di vista le regole della narrazione (cinematografica ma non solo) sono abbastanza chiare: se l’attenzione viene rivolta con insistenza verso una determinata persona/cosa/luogo, il suo ruolo all’interno della storia sarà fondamentale e il fatto che ci sia stato ripetuto fino alla sfinimento che le cripte “sono il luogo più sicuro” automaticamente ci suggerisce l’esatto contrario. Le Cripte di Grande Inverno NON sono il luogo più sicuro.
Perché? La riposta è semplice: sono cripte, custodiscono le tombe dei membri della Casa Stark. Sono, in poche parole, piene di cadaveri più o meno recenti che potrebbero diventare degli ottimi alleati del Re della Notte.
Lo scorso marzo Vladimir Furdik, volto del Re della Notte, aveva detto in un’intervista:
Ci sarà un momento come quello nell’episodio Hardhome, quando Jon Snow era sulla sua barca e il Re della Notte lo ha guardato alzando le braccia. C’è un momento simile tra i due, ancora più forte.
Come sappiamo, con quel gesto il Re della Notte ha resuscitato tutti coloro che sono morti durante la battaglia di Aspra Dimora, trasformandoli in suoi soldati. Potrebbe fare la stessa cosa durante la battaglia di Grande Inverno, resuscitando tutti coloro che cadranno sul campo e – cosa più importante – tutti gli “ospiti” delle cripte.
Questo rappresenterebbe un rischio per tutti coloro che si sono rifugiati nelle cripte, ovviamente, e sarebbe molto potente dal punto di vista simbolico. Ned, Catelyn e Robb potrebbero unirsi alla battaglia, combattendo al fianco del nemico. Sansa, Arya e Jon dovranno affrontare le persone a loro più care, il loro stesso sangue. Anche Bran, nonostante la sua trasformazione abbia per certi versi reso più flebili i suoi legami famigliari.
Questo però presuppone che Ned, Catelyn e Robb siano effettivamente stati sepolti nelle cripte. Va sottolineato che non esiste la certezza matematica che i loro corpi si trovino effettivamente lì (sappiamo, ad esempio, che Littlefinger ha consegnato i resti di Ned a Catelyn ma non ci è stato mostrato cosa è successo dopo).
Il Re della Notte potrebbe “limitarsi” riportare in vita solo le vecchie generazioni degli Stark, cosa che sarebbe sempre molto potente dal punto di vista simbolico. Ma soprattuto sarebbe un vantaggio dal punto di vista tattico. Perché vuol dire che il nemico non deve sforzarsi per conquistare Grande Inverno. Il suo esercito si trova già al suo interno e attende solo un segnale per entrare in azione.
Per un ripasso generale dello show vi consigliamo di leggere i nostri riassunti (con infografica):
– Stagione 1
– Stagione 2
– Stagione 3
– Stagione 4
– Stagione 5
– Stagione 6
– Stagione 7
Nell’ottava stagione di Game of Thrones tornano Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), Arya Stark (Maisie Williams), Jon Snow (Kit Harington), Cersei Lannister (Lena Headey), Jaime Lannister (Nikolaj Coster-Waldau), Tyrion Lannister (Peter Dinklage), Sansa Stark (Sophie Turner), Samwell Tarly (John Bradley), Gilly (Hannah Murray), Lord Varys (Conleth Hill), Davos Seaworth (Liam Cunningham), Sandor Clegane (Rory McCann), Missandei (Nathalie Emmanuel), Verme Grigio (Jacob Anderson), Bran Stark (Isaac Hempstead-Wright), Meera Reed (Ellie Kendrick), Tormund Giantsbane (Kristofer Hivju), Brienne di Tarth (Gwendoline Christie), Jorah Mormont (Iain Glen), Lyanna Mormont (Bella Ramsey).
Marc Rissmann interpreta Harry Strickland, capo della Compagnia Dorata, l’esercito mercenario più grande e famoso di tutte le Città Libere, nonché il più affidabile: il suo motto è infatti “La nostra parola vale come oro”, poiché la Compagnia non ha mai rotto un contratto. Danielle Galligan presta il volto a un personaggio chiamato Sarra.
Gli showrunner della serie sono David Benioff e D.B. Weiss, che hanno diretto l’ultimo episodio.
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