Netflix ha superato la Notte degli Oscar con un bel risultato, non ci sono dubbi. Roma, il bellissimo film diretto da Alfonso Cuarón, si è aggiudicato ben tre statuette, nello specifico Miglior Film Straniero, Miglior Regia e Miglior Fotografia. Ma non è abbastanza, perlomeno non per il colosso dello streaming, che aveva puntato tutto su questo film, investendo la cifra record di 60 milioni di dollari per la campagna Oscar.
Inutile nasconderlo: fra tutti i premi per cui era in gara, Netflix puntava ad uno in particolare, quello per il Miglior Film. Non ce l’ha fatta, lo sappiamo, e alla base di questo potrebbe esserci la diffidenza con cui parte dell’Academy guarda realtà che si affiancano alle sale cinematografiche.
Roma ha avuto una breve release nelle sale americane, è vero. Questo gli ha permesso di poter entrare in gara ma sembra proprio che non sia stato abbastanza per trionfare, per diventare il Miglior Film.
Ma questo, ormai, appartiene al passato. Netflix è in ogni caso riuscita a fare dei passi da gigante quest’anno, raggiungendo vette che prima erano considerate impossibili. E ha altri film su cui può decisamente puntare. Un titolo tra tutti: The Irishman.
Martin Scorsese dietro la macchina da presa, Robert De Niro, Joe Pesci e Al Pacino nel cast. I presupposti per una pioggia di Oscar ci sono tutti. Non a caso il primo teaser del film è stato diffuso proprio in concomitanza con la cerimonia di premiazione dell’Academy.
Ma per vincere sono necessari altri cambiamenti e sembra che Netflix sia disposta a farli. Come riportato dall’Hollywood Reporter, per il lancio di questo film la grande N rossa sarebbe disposta a ricorrere ad una distribuzione più ampia. Questo permetterebbe al film di accedere a grandi catene di cinema come AMC e Regal, che avevano deciso di boicottare il film di Cuarón proprio per la sua release troppo breve.
In un periodo in cui gli Amazon Studios hanno deciso di ricorrere al “metodo Netflix“, Netflix ha invece deciso di ricorrere al “metodo Amazon”. Garantire ad alcuni film un ampio passaggio nelle sale prima del debutto sulla piattaforma, in modo tale da accontentare tutti e addolcire l’Academy.
E questo non solo per The Irishman, sembra che l’intenzione sia di riservare un trattamento simile anche ad altri titoli come The Laundromat di Steven Soderbergh, The King di David Michôd, The Last Thing he Wanted di Dee Rees, The Pope di Fernando Meirelles. Basterà per raggiungere l’obiettivo? Lo scopriremo tra un anno, durante la prossima Notte degli Oscar.
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