Tatsuya Nagamine è un nome noto agli appassionati di Dragon Ball. È stato il regista della serie animata Dragon Ball Super dall’episodio 77° fino al 131°, ha realizzato lo storyboard dell’episodio 107 ed è stato il regista dell’episodio 95. Ma ha anche realizzato l’animazione della sigla iniziale e finale di Dragon Ball Z Kai (inedita), ed è stato l’assistente regista del quarto film della franchise Dragon Ball: Il cammino dell’eroe.
Ha lavorato come regista dei film Yes! Precure 5 GoGo! Okashi no Kuni no Happy Birthday e Yes! Precure 5: Kagami no Kuni no Miracle Daibōken!, di One Piece Film Z e dello speciale One Piece: Heart of Gold.
Ma Dragon Ball non è stata la prima opera di Akira Toriyama a cui ha lavorato. Nel 2007 ha realizzato il cortometraggio animato Dr. Mashirito and Abale-chan tratto dall’omonima storia breve.
Nel programma di Dragon Ball Super: Broly – Il Film disponibile in Giappone, il filmaker spiega di non aver incontrato Toriyama prima della lavorazione della pellicola:
“L’unica volta in cui ho parlato direttamente con lui è stato alla proiezione zero del film (una proiezione privata per il personale), quindi in realtà non mi sono affatto consultato prima di iniziare la produzione.
Così ho preso la sua sceneggiatura come un suo messaggio che diceva: ‘Fallo nel modo giusto’. Quando mi è stato affidato il film Dr. Slump: Dr. Mashirito and Abale-chan, ho creato una versione animata che non ha lasciato fuori un singolo pannello del suo lavoro originale, ed è stata una mia missione personale utilizzare ancora una volta lo stesso metodo, cercando di non cambiare le battute o aggiungere delle cose se possibile.
Tuttavia, realisticamente parlando, ho dovuto far stare tutto in un intervallo temporale di 100 minuti, quindi… c’erano delle frasi come “Si, Lord Freeza” in cui ho tagliato il “Sì” ed ho lasciato solo “Lord Freeza” (ride), e ho tagliato via dei piccoli pezzi qua e là. Ciò nonostante non doveva essere pieno zeppo; aveva bisogno di spazio per respirare, e mi sono preoccupato di assicurarmi che fosse rimasta l’atmosfera generale della sua sceneggiatura, lasciando il più possibile intatte le sfumature e i Toriyamanismi. Questo era per me il modo migliore per gestire la sua sceneggiatura, e ho pensato di creare il film con questo in mente.”
Dal 1993 al 1994 sono stati realizzate tre pellicole avente per protagoniste Broly: Dragon Ball Z: Il Super Saiyan della leggenda e Dragon Ball Z: Sfida alla leggenda entrambi diritti da Shigeyasu Yamauchi, mentore di Nagamine, e Dragon Ball Z: L’irriducibile bio-combattente diretto da Yoshihiro Ueda.
Quando Nagamine ha scoperto che il film di Super avrebbe avuto nuovamente Broly, ha ammesso di aver pensato:
“Siamo nei guai! (Ride). Tuttavia, rispetto al Broly del passato, che non è stato scritto con molta personalità, questa volta Toriyama ha dato maggior spessore al personaggio, compreso un senso di innocenza, e alla fine mi sono sentito davvero entusiasta, pensando: ‘Questo renderà la popolarità di Broly ancora più esplosiva!’ Tuttavia, abbiamo incluso alcuni omaggi ai film precedenti negli effetti e così via.”
Dato che nel film l’ultima Kamehameha non colpisce l’obiettivo, Nagamine ha voluto accertarsi che il combattimento fino a quel punto fosse davvero entusiasmante, per questo motivo lo scontro tra Gogeta e Broly è così brutale.
Parlando degli scontri Nagamine spiega:
“Abbiamo cambiato la scenografia per i combattimenti nella seconda metà; la scena col magma in particolare è stata aggiunta perché se lo sfondo fosse rimasto come un infinito ghiacciaio bianco, sarebbe difficile vedere gli effetti dei colpi.
Lo scenario deve essere più scuro nelle scene con molti attacchi esplosivi. Inoltre, se le condizioni della battaglia fossero rimaste le stesse per tutto il tempo, il pubblico avrebbe perso interesse, quindi ho sentito che doveva essere cambiato in qualche modo.
Così abbiamo fatto delle cose come se la fuoriuscita del magma a causa della ferocia del loro combattimento, e sono anche finiti in un’altra dimensione ad un certo punto.
Poi, al culmine, abbiamo creato le condizioni ideali per vedere gli attacchi basati sulla luce con la comparsa di Shenlong, facendo diventare il cielo più scuro. In realtà immaginavo di includere degli scontri nello spazio e di rendere omaggio a Broly che scompare nel sole facendoli combattere sulla superficie del sole o facendoli combattere all’interno della Terra stessa, ma alla fine non c’era abbastanza tempo! (Ride). Inoltre, il mio obiettivo è stato di mostrare il Super Saiyan God Super Saiyan nel modo più fantastico possibile. Volevo dargli le immagini e il potere più appropriati. Anche la sequenza della trasformazione è stata costruita con molta attenzione, e incoraggio tutti voi a provare a imitarlo da soli!”
Nagamine conclude infine che in alcune scene dei combattimenti agli animatori è stata data mano libera, di poter fare quello che volevano. E come possiamo vedere nel film alcuni animatori hanno davvero superato se stessi in alcune sequenze.
Fonte Kanzenshuu
Vi invitiamo a seguire il nostro canale ScreenWeek TV. ScreenWEEK è anche su Facebook, Twitter e Instagram.