7 cose che forse non sapevate sul Ghostbusters Filmation

7 cose che forse non sapevate sul Ghostbusters Filmation

Di DocManhattan

Filmation’s Ghostbusters. O, per tutti, “i Ghostbusters con il gorilla”. Come da una sitcom per bambini è nato, grazie al successo di un certo film, un memorabile cartone degli anni 80, accompagnato da un’altrettanto celebre linea di giocattoli. Andiamo? Let’s go, Ghostbusters!

1. TROPPI ACCHIAPPAFANTASMI

Tutto ha inizio nel 1975. The Ghost Busters, con lo spazio in mezzo, è una serie dall’umorismo slapstick, che va in onda per sole quindici puntate (in Italia si è vista nella seconda metà degli anni 80, prima su Rete 4 e poi su varie televisioni locali). I tre detective del paranormale si chiamano Spencer, Kong e Tracy, ma Kong non è il gorilla, quello si chiama Tracy. La serie è prodotta dalla Filmation di Lou Scheimer e riforma la coppia formata da Forrest Tucker e Larry Storch, già protagonista della serie western satirica I forti di Forte Coraggio (F Troop).

Nove anni dopo, la Columbia sta per lanciare un film sugli Acchiappafantasmi che con quella vecchia serie non c’entra nulla. Vuole però utilizzare quel titolo (senza spazio) e così si accorda con la Filmation, pagandole 500mila dollari e una percentuale sui profitti in cambio dell’uso del nome Ghostbusters. Le due aziende, dopo il successo clamoroso della pellicola di Ivan Reitman, discutono di una possibile serie animata, visto che la Filmation si è fatta già all’epoca un nome con serie come Flash Gordon, AlbertoneHe-Man e i dominatori dell’universo.

Alla fine, però, Columbia decide di sviluppare il cartone dei suoi Acchiappafantasmi con altri (DiC Entertainment) e la Filmation di portare avanti un progetto in proprio, collegato alla vecchia sitcom. Nascono così, in parallelo, due serie animate sui Ghostbusters. Quella Filmation debutta l’8 settembre dell’86, quella Columbia – ribattezzata The Real Ghostbusters, per distinguerla dalla concorrente – solo pochi giorni dopo, il 13 dello stesso mese.

2. IL SEQUEL

Il Ghostbusters della Filmation non è semplicemente ispirato al vecchio telefilm, ne rappresenta un seguito. I protagonisti sono infatti i figli dei vecchi Acchiappafantasmi, Jake Kong Jr. ed Eddie Spencer Jr., mentre il gorilla… è lo stesso: Tracy, che in italiano è diventato Grunt (e ciao, seconda metà dell’omaggio a Spencer Tracy). Nel telefilm, Tracy/Grunt indossava vari tipi di cappelli, mentre nel cartone utilizza sempre lo stesso, un fedora, per risparmiare sulle animazioni.

3. A TU PER LOU

Il gorilla, così come la tv Schelevisione e altri personaggi erano doppiati in originale dallo stesso Lou Scheimer. Il boss della Filmation, figlio – narra la leggenda – di un tedesco che aveva lasciato la Germania dopo aver preso a pugni un giovane Adolf Hitler, all’inizio degli anni 20, ha dato voce a tanti personaggi della sua casa di produzione. Solo in He-Man e i dominatori dell’universo, ad esempio, ha doppiato quasi una ventina di personaggi, da Orko a Stratos e Trap-Jaw. La sua voce era presente anche nel telefilm The Ghost Busters del ’75, come Zero, il capo mai inquadrato degli Acchiappafantasmi, che lasciava loro (nei luoghi più improbabili) dei messaggi registrati pronti ad autodistruggersi, in stile Mission: Impossible.

4. IL FILM (CHE NON C’È)

I primi cinque episodi del cartone coprono un’unica storia, con lo stregone Malefix (in originale Prime Evil) che vuole bloccare la produzione di petrolio per fermare i trasporti. Questo perché Scheimer voleva montarli come un film unico e portarli al cinema, come era avvenuto l’anno prima con Il segreto della spada, il film di She-Ra. Ma non se ne fece niente. La scena della vestizione degli Acchiappafantasmi fino al momento in cui raggiungono la loro auto parlante, la Fanta-Buggy (Ghost Buggy), è così lunga per un motivo molto semplice: permetteva di risparmiare secondi preziosi di animazione nuova in ogni episodio. Sì, come le trasformazioni di tanti robot giapponesi. Per la stessa ragione, la Filmation riciclò in oltre, come faceva sempre, animazioni ed effetti sonori delle sue serie precedenti, dallo Star Trek animato ai Masters.

5. LET’S GO!

La sigla dei Ghostbusters Filmation non sarà iconica quanto il brano di Ray Parker Jr. nel film con Peter Venkman e gli altri, siamo d’accordo, ma resta di suo un pezzettino memorabile di anni 80 televisivi, con il suo testo composto da un unico rigo (“Let’s go, Ghostbusters! Let’s go! Let’s go, Let’s go!”. La versione italiana ci aggiungeva un paio di “Gli Acchiappafantasmi!”). Ma chi l’ha composta? I due autori uncredited di tutte le musiche della serie, pare: Brian Banks e Anthony Marinelli. Il primo ha lavorato ai soundtrack di Wargames – Giochi di guerraTuono blu, il secondo di Demolition Man, Via da Las Vegas e decine di altre pellicole.

6. FANTASMI DI CARTA…

Ha avuto vita molto breve un fumetto dedicato al Ghostbusters della Filmation. Edito dalla First Comics (Nexus), è uscito nell’87. Quando la prima trasmissione in syndication della serie animata si era da poco conclusa. Risultato, dei sei numeri previsti ne furono pubblicati solo quattro. La miniserie completa è stata pubblicata in seguito in altri mercati, come la Germania. Per chiudere idealmente quel cerchio aperto da babbo Scheimer prendendo a pugni Hitler, probabilmente.

7. …E DI PLASTICA

Ben diverso l’apprezzamento riscosso, anche in Italia, dai giocattoli di Jack, Eddie, Futura e compagni. Le action figure, prodotte dalla Schaper, includevano un fumettino ed erano affiancate da playset e veicoli, come la Fanta-Buggy trasformabile e il trono malefico di Malefix. In Italia erano importati da GiG: le action figure costavano circa 10mila lire l’una, l’auto 35, la casa degli Acchiappafantasmi 89, come si evince spulciando questo vecchio catalogo. Avevate una Fanta-Buggy da bambini e l’avete buttata via: qui è dove potete iniziare a piangere, visto che un esemplare completo, senza scatola, va oggi via su ebay anche a oltre duecento euro. Con scatola e tutto? Non volete saperlo.

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