La vittoria di Green Book come miglior film non è stata ben accolta da Spike Lee. Andrew Dalton giornalista dell’Associated Press e altre persone presenti al Dolby Theatre hanno osservato il regista, chiaramente furioso, agitare in collera le braccia. Il filmaker si è alzato e incamminato verso la parte posteriore dell’auditorium, ma prima di uscire è stato fermato.
Sappiamo che ha parlato con Jordan Peele, probabilmente è stato lui a convincerlo a tornare a sedersi, mentre sul palco i produttori di Green Book facevano il loro discorso di accettazione. Lee ha dato la schiena al palco fino alla fine del discorso. Inoltre sia Peele che altre persone sedute vicino, non hanno applaudito la vittoria del film di Peter Farrelly.
Quando Lee è stato chiamato nel dietro le quinte per parlare con la stampa in merito alla sua prima vittoria agli Oscar con la sceneggiatura non originale di BlacKkKlansman, i giornalisti non si sono risparmiati.
Gli è stato chiesto se questa vittoria è una compensazione della perdita di Fa’ la cosa giusta nel 1990:
“Sono un serpente che morde. Ogni volta che qualcuno si fa un giro qualcun altro, perdo. Ma hanno cambiato la disposizione dei posti!
Ma nell’89 non sono stato nominato, con questo si. Per il miglior film”.
Naturalmente gli è stato chiesto della sua reazione alla vittoria di Green Book:
“Oh aspetta un attimo, che reazione hai visto? Che cosa ho fatto?… No, pensavo di essere al bordo campo al [Madison Square] Garden. L’arbitro ha preso la decisione sbagliata”.
Infine quando gli è stato chiesto dei progressi dell’Academy negli ultimi anni, Lee ha concluso:
“Senza April Reign, #OscarsSoWhite, e l’ex presidente dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, Cheryl Boone Isaacs, non sarei qui stasera. Hanno aperto l’Accademy per rendere l’Accademy più simile all’America, più diversificata. Questo è il motivo per cui tre donne di colore, se ho contato correttamente, hanno vinto un Oscar. Questo non sarebbe accaduto senza #OscarsSoWhite e Cheryl Boone Isaacs. Fatti. Come dice il mio fratello Jay Z, fatti”.
Infine parlando dell’eredità del film, Lee ha concluso:
“Questa pellicola, indipendentemente dal fatto che abbia vinto come miglior film o meno, resisterà alla prova del tempo per essere stato dalla parte giusta della storia”.
Fonte Variety
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