Negli ultimi 10 anni solo il 4% dei primi 1000 progetti cinematografici prodotti dalle major sono stati diretti da donne. Un dato che ribadisce ancora una volta la poca considerazione che le registe hanno in quel di Hollywood.
Per cercare di cambiare questa situazione, il movimento Time’s Up e la Anneberg Inclusion Initiative hanno lanciato la 4 Percent Challenge. Lo scopo? Sensibilizzare l’industria cinematografica e spingere gli Studios ad assumere più donne in qualità di regista.
Universal è la prima major ad accogliere la sfida: Peter Kramer, presidente di produzione di Universal, Peter Kujawski di Focus Features e Margie Cohn di DreamWorks Animation hanno dichiarato con orgoglio di aver preso a cuore questa iniziativa.
Il loro obiettivo annunciare ufficialmente un nuovo progetto diretto da una donna nel giro di un anno e mezzo.
Universal Pictures’ Peter Cramer, Focus Features’ Peter Kujawski and DreamWorks Animation’s Margie Cohn proudly join their colleagues throughout the industry in accepting the #TIMESUP #4PercentChallenge. https://t.co/llVyB2W8Rn @TIMESUPNOW
— Universal Pictures (@UniversalPics) 29 gennaio 2019
Dopo questo annuncio è opportuno aspettarsi una risposta delle altre major, anche solo per una questione di immagine.
In realtà una risposta da Disney è già arrivata. Bob Iger non ha accolto la sfida, ma solo perché in realtà non c’è bisogno: il 40% dei film della Casa di Topolino in arrivo, infatti, sono diretti da donne. L’obiettivo in ogni caso è aumentare questa percentuale.
Many have contacted us about accepting the 4% challenge, but I’m proud to say 40% of @DisneyStudios’ upcoming movie slate is being directed by women and we are striving for more!
— Robert Iger (@RobertIger) 31 gennaio 2019
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