Cinema SerieTV netflix StreamWeek
Ci sono settimane in cui sono molto triste, settimane in cui escono cose che aspettavo da tempo e che si rivelano poi brutte o anche solo bruttine, che è una via di mezzo insultante, questa settimana invece arrivano in sordina due splendide serie, Titans e Sex Education per Netflix, e un sacco di bei film tra cui 12 Soldiers su Prime e Atomica Bionda e The Nun su Infinity.
Inizio a parlarvi di questa settimana di streaming partendo da Amazon Prime Video, su cui, tra tutti i film caricati spicca la novità 12 Soldiers, storia vera di dodici soldati americani che in Afghanistan si ritrovano, dopo l’11 settembre a guidare la milizia afgana contro i le roccaforti talebane. Il film ha la giusta dose di patriottismo che mi aspettavo da una pellicola del genere, ma è anche un bel film di guerra che introduce lo spettatore a un conflitto moderno in cui il ruolo degli attacchi aerei è vitale. A chi avesse qualche dubbio sulla credibilità di dodici marines che assaltano i talebani caricandoli in sella a dei cavalli… non abbiatene, la storia è vera e in rete si trovano foto che la provano, insieme a una lunga sequela di prove che documentano l’aderenza del film alla realtà. Vi assicuro che il film e strano e sembra costantemente un’esagerazione, ma è incredibilmente vero, fino al dettaglio più pacchiano del soldato che si porta con sé una lamiera contorta del World Trade Center.
Sempre su Prime Video, consiglio ai più estremi di voi The Tree of Life e dico estremi perché effettivamente la pellicola di Malick vive di una visione del cinema estrema. Se ripeto ancora estremo vinco una bambolina. Fatto, possiamo riprendere con la rubrica. Dicevamo che The Tree of Life è un’esperienza traumatica per quanto è difficile da digerire, è un film per chi vuole mettere alla prova il proprio amore per il cinema e anche un po’ la propria intelligenza, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, un test che, devo essere sincero, non penso di aver passato a pieni voti. Non so se lo rivedrei mai. Decisamente più leggero, tratto da un romanzo di Harris, vi straconsiglio L’uomo nell’ombra di Roman Polański, un bel triller con protagonista un Ghost Writer che scopre segreti scomodi su un Primo Ministro inglese. Il film perfetto per una serata poco impegnativa, ma in cui si vuole passare del tempo con del buon cinema.
Delle uscite su Netflix ne parliamo nella parte della rubrica dedicata al podio, vi segnalo giusto il ritorno della comedy Friends from College un brillante commedia che racconta le relazioni tra un gruppo di ex compagni di università che si ritrovano a fare i conti con le aspettative che avevano sul loro futuro e i risultati ai quali sono arrivati. Invece su Infinity vi segnalo l’arrivo di The Nun che non è minimamente il capitolo più brillante della saga horror cominciata anni fa con The Conjuring, ma che fa il suo sporco lavoro di far saltare il pubblico sulla poltrona un paio di volte e intrattenere con uno dei film più action della serie. Ambientata in un convento maledetto in cui un gruppo di suore protegge un portale per l’inferno, The Nun è un po’ come un giro su una giostra parecchio pacchiana, ma anche soddisfacente.
Sempre su Infinity vi faccio un paio di segnalazioni sparse di cose che non è che mi abbiano proprio convinto, ma che non sono neanche malvagie: Lo Stagista Inaspettato è una commedia che ha come protagonisti Anne Hathaway e Robert De Niro che interpretano rispettivamente una giovane donna in carriera e uno stagista fuori tempo massimo. De Niro gigioneggia parecchio, ma lo fa con classe e il film si avvia sereno e senza scossoni su binari chiaramente tracciati dalla tradizione di commedie del genere. Torna con la seconda stagione di Arma Letale, ispirata all’omonima saga cinematografica, la serie Tv è un piacevole ritorno alle serie classiche anni 80-90; blanda continuity, episodi autoconclusivi con il cattivo di turno e un bel rapporto buddy-buddy tra i due protagonisti.
Ogni settimana seleziono per voi tre visioni imprescindibili, non sono sempre i migliori usciti (anche perché se una settimana caricano Quarto Potere, non potrei mai dirvi che l’ennesima serie di supereroi con gli effetti visivi realizzati con paint, è meglio), ma sono sempre le serie o i film più attesi, chiacchierati, snobbati o anche solo criticati degli ultimi sette giorni. O semplicemente quelli che piacciono più a me.
Titans (Netflix)
Seguite il mio ragionamento, poi arrivo a parlarvi di quel che devo. La Warner ultimamente non ha brillato per lucidità riguardo alle sue scelte di marketing. Non riesce proprio a far parlare bene di sé, neanche quando si tratta di film come Batman v Superman che al cinema ha incassato quasi un miliardo di dollari ed è stato percepito come un colossale flop. Eppure questa loro incapacità di vendersi come vincenti sta cominciando a fargli guadagnare l’aura dell’underdog, degli eterni sfavoriti che però, sotto pressione, possono stupire e assestare colpi quando meno te li aspetti. È certamente il caso di Aquaman, un film con un protagonista non certo di spicco all’interno della mitologia dei supereroi, che però si guadagna una pellicola kolossal come non se ne vedevano da un po’, e poi c’è Titans. Infatti questo lungo cappello introduttivo serviva solo a dirvi che Titans, quel Titans davanti al cui trailer abbiamo tutti trattenuto una risata, quel Titans con la Star Fire con gli effetti speciali che parevano fatti da mio padre con Paint, proprio quel Titans, è una discreta figata. E vi dirò di più, non solo è una figata, ma quella Starfire che sembrava una terribile scelta di casting e un disastro per quanto riguardava i costumi, è uno dei personaggi più azzeccati e interessanti della serie. l’atmosfera plumbea, i toni adulti e una narrazione non lineare che rivela piano piano la verità sui personaggi allo spettatore, sono alcuni degli ottimi ingredienti con cui è stato costruito questo successo in casa DC. Non solo, voglio proprio spendermi tutte le riserve di credibilità che mi rimangono, dicendovi che la serie mi fa ben sperare in quella sulla Doom Patrol. Incrociamo le dita amici lettori DC.
Sex Education (Netflix)
Leviamoci un pensiero prima di parlare del nuovo teen drama Netflix: io quando si parla di Gillian Anderson non sono obiettivo. So che ripeto spesso questa cosa riguardo a questa o a quell’altra attrice, ma vi giuro, se vedo la Anderson a schermo, il mio giudizio critico scende a livello “Tifoso della Roma parla di di Totti”. Nel caso non aveste amici romanisti, sappiate che è più Facile di veder bestemmiare il Papa. Detto questo, devo dire che stavolta non devo vergognarmi più di tanto, perché pare che io non sia l’unico che ha apprezzato il teen drama inglese prodotto da Netflix. La storia gira attorno a Otis un timidissimo liceale abituato a fare da carta da parati a scuola, che ha come madre una famosa sessuologa e che, dopo un incontro con la ribelle Maeve, decide di “praticare” la stessa professione della madre tra i compagni di scuola. Il risultato è una serie che affronta le tematiche della sessualità senza nascondere nulla, anche assestando qualche duro colpo (la puntata sull’aborto mi ha fatto commuovere un sacco). La scrittura è sempre brillante dando alla narrazione un ritmo sostenuto grazie a un’ironia piacevole e servendo un sacco di buone battute a un cast perfettamente in parte. E poi naturalmente c’è una bella storia d’amore che farà palpitare i vostri cuoricini.
Atomica Bionda (Infinity)
L’uscita di John Wick è stata salutata dagli amanti dell’action con la vista sfocata dalle lacrime di gioia, i responsabili di aver fatto piangere un sacco di gente erano due registi, Chad Stahelski e David Leitch. Entrambi stuntman hanno ampiamente dimostrato che sapevano cosa inquadrare quando si trattava di gente che si menava. Se devo dire chi è il mio preferito, propenderei per Leitch che dopo John Wick ha messo le mani su Deadpool 2 che ho trovato esilarante e girato divinamente (per capirci, il primo film della serie l’ho sempre trovato una robetta caruccia, ma girata davvero maluccio) e poi Atomica Bionda. Se vi eravate innamorati della Furiosa di Charlize Theron, vi assicuro che il sentimento rimarrà immutato guardandola interpretare una cazzutissima spia nella Berlino all’alba della caduta del Muro. Il film non è certo perfetto nella sua parte che comporta lo sviluppo della trama, sinceramente la scena lesbo mi pare vagamente buttata a caso nel mucchio, ma… sticazzi. No, davvero, chiunque si metta a fare le pulci alla trama di un film tanto perfetto nell’impianto visivo, evidentemente voleva leggersi un libro e non andare al cinema. Invece Atomica Bionda è una reale festa per gli occhi, una festa alla quale è stata invitata una straordinaria Theron che mena portando i colpi e ricevendoli come fosse una veterana del genere action. Fa male veder colpire tale perfezione, ma solo fin quando non comincia a restituire i colpi. Appunto personale: nella remota ipotesi che finisca per uscire con Charlize, mai e poi mai farla arrabbiare.
E, come tutte le settimane, siamo arrivati all’ultima parte della rubrica dedicata a una chicca, a un contenuto che probabilmente vi siete persi nell’uragano di novità con cui veniamo bombardati.
Split (Netflix)
Domani mi andrò a vedere in anteprima Glass, il terzo film della stramba trilogia che insieme ad Unbreakable comprende anche lo stranissimo Split. Più a suo agio con produzioni ridotte e indipendenti, sotto al cappello produttivo della Blumhouse, M. Night Shyamalan sta vivendo una seconda giovinezza artistica tornando alle sue origini con The Visit, un piccolo horror con sorpresa finale (come da tradizione per Shyamalan) e poi firmando la seconda pellicola dedicata alla sua trilogia dedicata ai suoi supereroi realistici e sull’orlo della follia. Di Glass non stanno parlando benissimo, mentre Split era un film davvero molto carino, inquietante e molto furbo raccontava la storia di Kevin e delle sue ventitré personalità. McAvoy dà voce e volto a tutte le personalità che affollano la testa di Kevin e lo fa con una tale naturalezza da inquietare già da solo lo spettatore, ma è la ventiquattresima personalità che nella storia riemerge e crea un collegamento con Unbreakable e il nuovo Glass.
Alla prossima settimana, miei fedeli bingewatchers: se vi è piaciuto qualcuno dei consigli che vi ho dato, se volete segnalarmi qualcosa che mi sono perso o se volete suggerirmi qualcosa di cui discutere la prossima settimana, vi invito a commentare l’articolo. La vostra guida allo streaming compulsivo è sempre disponibile!
Vi invitiamo a scaricare la nostra APP gratuita di ScreenWeek Blog (per iOS e Android) per non perdervi tutte le news sul mondo del cinema, senza dimenticarvi di seguire il nostro canale ScreenWeek TV.