In seguito alla messa in onda del documentario The Problem with Apu di Hari Kondabolu, che critica la natura stereotipa del personaggio doppiato da Hank Azaria, Apu Nahasapeemapetilon è diventato una figura controversa perché recepita come una rappresentazione inaccurata e un ritratto offensivo degli indiani-americani.
Lo show ha risposto al problema con un episodio sulla correttezza politica intitolato No Good Read Goes Unpunished che ha acceso ulteriormente il dibattito. Lo showrunner Al Jean aveva dichiarato su Twitter questa primavera:
.@TheSimpsons I truly appreciate all responses pro and con. Will continue to try to find an answer that is popular & more important right
— Al Jean (@AlJean) 13 aprile 2018
Matt Reiss ha invece detto a Vanity Fair a maggio che lo show aveva già risolto il problema con Apu nel 2016 in Much Apu About Something, aggiungendo che nelle ultime tre stagioni il personaggio ha avuto a mala pena una battuta.
Il produttore Adi Shankar (Castlevania) ha così lanciato un contest per la scrittura di una sceneggiatura che sovvertisse in modo intelligente il personaggio o che creasse una sua versione evoluta. Ecco il video annuncio:
Vishaal Buch, un dottore di famiglia che vive a Bethesda, Maryland, ha vinto il contest, nel suo script Apu diventa un uomo d’affari a Springfield e sono presenti diversi camei di prominenti Indiano Americani. L’episodio verrà prodotto da Shankar per il suo Bootleg Universe YouTube channel.
MA Adi Shankar ha rivelato a IndieWire che i Simpson hanno deciso di risolvere il problema eliminando il personaggio.
“Ho ricevuto delle notizie scoraggianti [dalle persone che lavorano ai Simpson], che ho verificato da più fonti: abbandoneranno del tutto il personaggio Apu. Non ne faranno un grosso problema, o qualcosa del genere, ma lo abbandoneranno del tutto solo per evitare le polemiche.
… Se sei uno show sul commento culturale e hai troppa paura di commentare la cultura, specialmente quando è una componente della cultura che hai contribuito a creare, allora sei uno show sulla codardia. Non è un passo in avanti, o un passo indietro, è solo un enorme passo di lato. Dopo aver letto tutte queste meravigliose sceneggiature, ho la sensazione che aggirare questo problema non lo risolve quando l’intero scopo dell’arte, direi, è quello di riunirci”.
Fonte Indiewire
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