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Si è conclusa a Los Angeles la 70esima edizione dei Primetime Emmy Awards, il più importante premio televisivo a livello internazionale, assegnato dall’Academy of Television Arts & Sciences ai migliori programmi d’intrattenimento della prima serata.
Questa edizione ha segnato il trionfo di Game of Thrones e The Marvelous Mrs. Maisel ed è stata aperta, come da tradizione dal consueto monologo dei presentatori Michael Che e Colin Jost, che hanno regalato al pubblico un discorso sulla diversità che è stato poi riprese nel numero musicale, che ha visto la partecipazione di grandi nomi come Ricky Martin, Tituss Burgess, RuPaul e Sterling K. Brown.
Molti i temi affrontati durante il monologo, tra cui anche il timore nei confronti di Netflix, in grado di terrorizzare i dirigenti dei vari network “più di una telefonata di Ronan Farrow” (il giornalista che ha fatto scoppiare il caso Weinstein, permettendo la nascita del movimento #MeToo).
Nel mirino dei due presentatori è finita anche Roseanne Barr, al centro di un polverone mediatico che si è sollevato dopo uno spiacevole tweet, considerato razzista e offensivo, che ha causato la cancellazione del suo show, Roseanne.
Ecco il numero musicale, scandito dal tormentone “we solved it” (lo abbiamo risolto) un chiaro riferimento al tema della diversità. Sandra Oh, ad esempio, è stata la prima nominata di origini asiatiche ed è stata chiamata in causa durante il numero:
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