Cinema Attualità

Burt Reynolds non vedeva l’ora di lavorare con Quentin Tarantino ed era pronto per nuovi progetti

Pubblicato il 07 settembre 2018 di Filippo Magnifico

L’improvvisa morte di Burt Reynolds ha colto tutti di sorpresa, soprattutto perché la star di pellicole come Un tranquillo weekend di paura e Quella sporca ultima meta, era pronta per tornare sul grande schermo.

Tra due settimane sarebbe giunto sul set di Once Upon a Time in Hollywood, il nuovo film di Quentin Tarantino, dove avrebbe dovuto interpretare George Spahn, proprietario del ranch che aveva ospitao Charles Manson e la sua family negli anni Sessanta.

Era stato lo stesso Tarantino a contattarlo di persona per offrirgli la parte, dopo aver visto la sua interpretazione in The Last Movie Star, il film diretto da Adam Rifkin che aveva riportato Reynolds alla ribalta, grazie al ruolo, particolarmente intenso, di una vecchia star del cinema sul viale del tramonto.

Quell’interpretazione si era concretizzata in una serie di nuove offerte professionali per l’attore. Nuovi progetti cinematografici che Reynolds stava valutando prima della sua improvvisa morte. Come ha ricordato il suo manager Erik Kritzer, il suo pensiero era chiaro e consapevole:

Non so per quanto tempo ancora resterò in giro, ma voglio essere fiero di quello che ho fatto nel momento in cui cammino verso il tramonto.

The Last Movie Star rimane, quindi, il suo testamento professionale. L’ultima, grande, interpretazione di un attore che ha lasciato un solco indelebile nella storia del cinema.

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Fonte: Deadline