Per la prima volta in decenni, l’instancabile Woody Allen potrebbe prendersi una pausa dal mondo della settima arte. Come riportato da Page Six, dopo l’uscita di A Rainy Day in New York, la sua ultima fatica, non sembra siano previste pellicole per il 2019 o per il 2020.
Alla base di tutto ci sono ovviamente le accuse di molestie mosse dalla figlia adottiva Dylan Farrow nei primi anni ’90 e recentemente tornate alla ribalta sulla scia del movimento #MeToo, innescato proprio dal figlio Ronan Farrow. Questo ha spinto alcuni attori, come Timothée Chalamet e Griffin Newman, a dissociarsi pubblicamente dal regista. Rebecca Hall ha addirittura detto di essersi pentita di aver recitato per Allen in Vicky Cristina Barcelona.
Va sottolineato che il regista 82enne ha siglato un accordo con Amazon che prevede la realizzazione di almeno altri tre film dopo A Rainy Day in New York, che arriverà entro la fine dell’anno. Ma a questo punto Amazon potrebbe decidere di scogliere il contratto, anche se questo comporterebbe una penale.
Una situazione decisamente non felice, insomma, che potrebbe costringere il regista ad un ritiro forzato.
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