2001: Odissea nello spazio, il cult movie diretto da Stanley Kubrick negli anni ’60, è recentemente tornato nelle sale italiane, per celebrare il 50° anniversario di un mito.
Gran parte di voi avrà approfittato dell’occasione per ammirare sul grande schermo uno dei film più belli della storia del cinema in tutta la sua potenza, ripensando ancora una volta ad uno dei finali più enigmatici di tutti i tempi.
I più importanti critici e storici cinematografici hanno provato a dare un’interpretazione quei minuti enigmatici, dando vita a teorie tanto assurde quanto plausibili.
Quello che nessuno sapeva, però, era che la spiegazione più autorevole, quella dello stesso Stanley Kubrick, giaceva in qualche cassetto da moltissimo tempo. Era parte di un documentario, realizzato negli anni ’80 dal filmmaker giapponese Jun’ichi Yaoi, che non aveva mai visto la luce fino a qualche giorno fa.
Il girato originale (1 ora e 24 minuti) è finito su YouTube, si tratta del girato grezzo, che non è mai stato montato, ma che rappresenta in ogni caso un vero e proprio tesoro per i cinefili di tutto il mondo.
Le riprese sono state realizzate durante la fase di post-produzione di Shining, ad un certo punto Jun’ichi Yaoi fa una richiesta ben precisa al regista: spiegare l’enigmatico finale di 2001: Odissea nello spazio. E Kubrick non si tira indietro:
In realtà ho cercato finora di non dare spiegazioni. Se cerchi di spiegare le tue idee alla fine sembrano folli. Ma ci proverò. Il protagonista viene prelevato da queste entità che sono quasi divine, creature fatte di pura energia, intelligenti, senza un corpo o una forma precisa. Lo mettono in questo luogo, che sarebbe come uno zoo umano, perché vogliono studiarlo e la sua vita comincia a passare in quella stanza, senza percepire lo scorrere del tempo. Accade così, come lo vediamo nel film. Queste entità provano a replicare l’arredamento francese ma è tutto molto inaccurato, perché loro possono solo averne un’idea, senza esserne sul serio sicuri. Proprio come facciamo noi negli zoo, quando cerchiamo di replicare l’ambiente naturale degli animali. In ogni caso, quando finiscono con lui, diventa una specie di super essere vivente e viene rimandato sulla terra, proprio come succede in molti miti appartenenti a diverse culture, come se fosse diventato una specie di Superman. Possiamo solo immaginare cosa succederà quando tornerà sulla terra. Si tratta di uno schema vicino a moltissime mitologie, ed è proprio quello che cerchiamo di evocare.
Con 2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick ha ridefinito i limiti della cinematografia e si è imposto come uno dei cineasti più rivoluzionari e autorevoli di tutti i tempi. Uscito in formato 70mm Cinerama il 3 aprile del 1968, il film ha infiammato allora l’immaginazione della critica e del pubblico e continua a farlo ancora oggi.
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