Comic-Con 2018: da Animali Fantastici ad Aquaman, il resoconto completo del panel Warner

Comic-Con 2018: da Animali Fantastici ad Aquaman, il resoconto completo del panel Warner

Di Adriano Ercolani

Era senza mezzi termini il panel più atteso del Comic-Con 2018, e non ha deluso le aspettative. Tutt’altro.
Le due ore che la Warner Bros. ha avuto a disposizione per presentare i suoi film nella Hall H si sono rivelate una giostra fantasmagorica di luci, musica, immagini, star e sorprese. Già il misterioso braccialetto elettronico distribuito alle migliaia di persone accorse lascia presagire effetti speciali fantasmagorici, e cosi è stato. Come al solito i mega-schermi laterali della Hall H si sono aperti ad abbracciare i fan con il montano iniziale delle grandi glorie cinematografiche della Major, che variano da Il Signore degli Anelli a Inception, dai cinecomic a mostri leggendari come King Kong.

La moderatrice del panel Aisha Tyler ha subito annunciato che ad aprire il panel sarebbe stato Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald, ed ecco che sullo schermo enorme sono comparsi Newt Scamander e la sua valigetta magica, i quali hanno introdotto sul palco il protagonista Eddie Redmayne. Con un gioco di prestigio l’attore premio Oscar per La teoria del tutto ha illuminato i braccialetti elettronici di tutti i partecipanti, scatenando il tripudio generale. Quando un giovane appassionato gli ha chiesto quale personaggio della saga di Harry Potter gli sarebbe piaciuto interpretare, Redmayne ha sorpreso tutti: “Mi sarebbe piaciuto impersonare Agrid. Certo, avrei dovuto mettere su qualche chilo e fare un po’ di esercizio….
Il nuovo trailer di Animali Fantastici concede molto spazio a Grindenwald, mostrando che un Johnny Depp in gran forma si è calato nel ruolo con tutto il suo carisma le le capacità istrioniche. Alla fine del montato è stato chiamato sul palco il resto del cast, e quando per ultimo è salito il nuovo Albus Silente Jude Law, il pubblico è andato letteralmente in delirio. “La storia di questo nuovo capitolo è molto serrata – ha dichiarato Law – tutti i personaggi in qualche modo sono devono scegliere da che parte stare, capire quale è la loro vera natura. In gioco c’è molto più che il confronto tra Grindenwald e la coppia formata da Newt Scamander e Silente.” Lo stesso attore ha poi parlato dell’interpretare una versione più giovane del personaggio iconico: “A essere sincero sono felice che tutti parlino di un Albus più giovane perché nel film ha quarantacinque anni, esattamente quanto ne ho io ora. E al contrario inizio a non sentirmi tanto più giovane, quindi questa versione di Silente mi lusinga decisamente! Quello che ho maggiormente amato della figura è il suo essere affascinante e insieme manipolativo, un uomo che mantiene comunque i suoi segreti.”
Quando la Tyler ha fatto al cast una domanda su Grindenwald, le luci si sono spente di colpo e sul palco è comparso proprio lui, Johnny Depp, che vestito e truccato come il suo personaggio ha deliziato la platea con un monologo di Grindenwald dedicato alla libertà. Una performance che conferma quanto l’attore si sia calato nel ruolo con enorme adesione fisica e psicologica. Inutile sottolineare quanto la Hall H abbia apprezzato la sorpresa, la quale ha anche chiuso la parte del panel dedicata alla seconda puntata di Animali fantastici.

Un divertente montato iniziale creato apposta per il Comic-Con ha introdotto The LEGO Movie 2. Nelle immagini i protagonisti del primo episodio prendono in giro la versione di Aquaman aggiornata alla fisicità di Jason Momoa insieme a quella classica, con tanto di costume verde e arancione. Il gruppo di scanzonati viene interrotto dal nuovo “cattivo” alieno intenzionato a conquistare un mondo adesso rovinato da anni di guerra. Sul palco sono saliti poi i registi Phil Lord e Chris Miller, accompagnati dai doppiatori Elizabeth Baks e Chris Pratt. Quest’ultimo è stato salutato dal Comic Con come un vero e proprio eroe: “C’è molto di me nel personaggio di Emmett Brickowoski e nella sua evoluzione. Basta pensare che quando mi hanno proposto di doppiarlo ero solo uno degli attori del cast di Parks and Recreation, mentre mesi dopo alla fine delle sessioni di lavoro ero diventato Star Lord…
Dopo la chiacchierata di rito con gli spettatori – in cui la Banks ha rivelato di avere avuto un rapporto traumatico con i LEGO da bambina a causa del suo cane che le ha mangiato il Millennium Falcon – è stato lanciato un nuovo trailer del film, in cui abbiamo scoperto che Pratt darà voce anche a un altro personaggio, una sorta di alter-ego avventuriero che viaggia per le galassie e alleva dinosauri. Più esplicito di così…

Il terzo, attesissimo film presentato al Panel della Warner è stato Godzilla: King of the Monsters. A parlarne sono arrivati il regista Mchael Dougherty accompagnato dagli gli attori principali del cast, e cioè Millie Bobby Brown, Vera Farmiga, Thomas Middletitch e O’Shea Jackson Jr. Mancavano all’appello tra gli altri Sally Hawkins e Kyle Chandler.
“Ero eccitata e allo stesso tempo terrorizzata dall’affrontare un’avventura cinematografica di queste dimensioni – ha dichiarato Millie Bobby BrownGodzilla ha una tradizione sedimentata nella storia del cinema, e questo film la onora nella storia e nello spettacolo. Ho lavorato a un livello di produzione molto superiore nella scala a quello di Stranger Things”. “Questo è il motivo per cui si fanno i film – le è andato dietro Jackson – vedere questi mostri enormi che solcano i cieli e si muovono per le città radendole al suolo è uno spettacolo favoloso, e il nostro film propone una visione gigantesca ma anche diversa.” Il regista ha invece raccontato come sul set per aiutare gli attori ad orientarsi con il blue screen e l’assenza di riferimenti, ha riempito le scene con gli effetti sonori delle varie creature, in modo da dare al cast l’idea delle dimensioni e della minaccia che rappresentavano per i personaggi.
Il primo, acclamato trailer di Godzilla: King of the Monsters ha confermato quello che un po’ tutti si aspettavano: nel film che si preannuncia assolutamente spettacolare ma anche con un’anima drammatica, compariranno due “nemici” storici del lucertolone protagonista come Rodan e King Ghidorah.

La seconda parte del panel è stata dedicata alla collaborazione tra Warner e DC. Ad aprire le danze è stato Wonder Woman 1984, nuova avventura della supereroina che col primo standalone ha convinto pubblico e critica. Il trio composto dalla regista Patty Jenkins e dagli attori Gal Gadot e Chris Pine. Il pubblico della Hall H si è subito lanciato alla ricerca di notizie sulla “resurrezione” di Steve Trevor, sacrificatosi alla fine di Wonder Woman. Né Pine né tanto meno la regista si sono sbottonati su cosa sia veramente successo. Hanno piuttosto preferito cambiare discorso e concentrarsi sull’ambientazione temporale: “Ho scelto gli anni ’80 perché in qualche modo rappresentano il meglio e il peggio della nostra società – ha dichiarato Patty JenkinsÈ stato un periodo di enorme stimolo intellettuale, artistico e sociale, ma al tempo stesso tempo sono stati commessi molti errori a livello politico e sociale, piantando in qualche modo i semi che nei decenni successivi hanno causato enormi problemi a livello internazionale“.
Nonostante Wonder Woman 1984 sia in lavorazione da meno di quattro settimane, Gal Gadot e compagni sono riusciti a presentare al pubblico un primo montaggio di una scena d’azione in cui l’eroina, all’interno del classico centro commerciale americano, riesce a neutralizzare la minaccia di due uomini armati di pistola, mettendo fuori pericolo una bambina afroamericana “lanciandola” contro un enorme orsacchiotto di peluche. Nell’inquadratura successiva Wonder Woman invece corre per una strada trafficata andando decisamente più veloce delle automobili.
Ci tengo a ribadire che non è un sequel ma una storia completamente nuova – ha ribadito la Gadot – e mostrerà Diana Prince sotto una luce del tutto nuova, più profonda. Credo che Wonder Woman sia amata dal pubblico amante di supereoi in maniera diversa, più viscerale, perché è sempre spinta dal bene comune invece che da spinte interiori oscure o laceranti.” Quando invece hanno chiesto alla regista se c’è stato un collega che l’ha ispirata quando ha iniziato a pensare coma realizzare il franchise di Wonder Woman, senza pensarci un secondo la Jenkins ha menzionato Richard Donner, colui che col Superman del 1978 in un certo senso ha iniziato l’universo cinematografico dei supereroi.

Zachary Levi, i giovani Asher Engel e Jack Dylan Grazer e il regista David F. Sandberg sono saliti sul palco della Hall H per parlare di Shazam!, probabilmente il più leggero e spiritoso dei supereroi della DC. “Io sono un bambino molto cresciuto – ha sentenziato Levi – come potevo non divertirmi nei panni di questo ruolo? Ogni fantasia giovanile si è realizzata, solo non avevo pensato a quanto stretto sarebbe stato il costume dal vero!” “Sono felice che questo progetto mi abbia dato la possibilità di esplorare toni più leggeri – ha confermato invece Sandberg – nei miei due horror precedenti, Lights Out e Annabelle 2 avevo tentato di inserire degli elementi più leggeri, ma ovviamente la tensione era comunque la dominante dei progetti.”
La caratteristica fondamentale di Shazaml – ha concluso il protagonista – è l’entusiasmo della scoperta: quando capisce di possedere tutti questi poteri fantastici è al settimo cielo, non li sente come un fardello. Questo in qualche modo lo avvicina a Peter Parker, non ad altri eroi più tormentati e piegati dal senso di responsabilità”. E come previsto alla fine della conversazione è arrivato il primo, gioioso trailer di Shazam!, accolto dal pubblico in maniera caldissima e festosa.

Ultimo film del panel è stato ovviamente Aquaman, per cui sono giunti il regista James Wan, gli attori Nicole Kidman, Amber Heard, Patrick Wilson, Yahya Abdul-Mateen II e ovviamente il protagonista assoluto Jason Momoa, molto più serio e composto delle precedenti partecipazioni al Comic-Con in cui aveva letteralmente scatenato tutta la sua energia: “Sono più calmo perché sono davvero felice, il film è finito ed è fantastico, non vedo l’ora di mostrarlo al pubblico, lo amerà.” Interessante il discorso di Wan sul genere: “Ho trattato Aquaman non come un cinecomic ma come un gigantesco fantasy, un film di avventura e scoperta. Credo sia una differenza concettuale che il pubblico apprezzerà perché gli fornirà una versione nuova del personaggio. È in tutto per per tutto una origin-story, ma sceglie altre strade.” La sorpresa maggiore è arrivata dalle immagini: non soltanto il cast ha portato al Comic-Con il primo trailer ufficiale del film, ma alla fine hanno presentato anche un secondo montato più esteso in cui Aquaman e Mera si lanciano in una fuga spericolata sui tetti di un villaggio, inseguiti da androidi decisi a farli fuori. E alla fine del secondo teaser/trailer finalmente si vede Aquaman indossare il costume classico, verde e giallo/arancio che il fumetto ha reso iconico. È stata questa immagine finale la sorpresa più gradita dal pubblico della Hall H, che ha salutato il panel della Warner con un frastuono degno delle migliori presentazioni della storia della manifestazione.

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