Più volte nel mondo della settima arte la forza della natura ha avuto il sopravvento. Alcuni esempi sono La Tempesta Perfetta o Twister, pellicole unite dalla furia degli eventi atmosferici, contro i quali l’uomo è completamente disarmato. A questi film si unisce ora Hurricane – Allerta Uragano, in arrivo nelle nostre sale oggi, mercoledì 27 giugno.
Come suggerisce il titolo, il pericolo è rappresentato da un uragano, che si preannuncia come il più violento e distruttivo della storia degli Stati Uniti. Ma non è tutto.
Hurricane – Allerta Uragano non è la solita pellicola sui disastri atmosferici. Accanto alla minaccia meteo, infatti, ne troviamo un’altra che catapulta il film in un genere completamente diverso: quello dei cosiddetti “heist movie” (non a caso il titolo originale del film è The Hurricane Heist).
Hurricane – Allerta Uragano racconta la storia di un gruppo di malviventi che decide di approfittare dell’imminente catastrofe per compiere il colpo del secolo. Contro di loro, un’agente del Tesoro (Maggie Grace), un meteorologo (Toby Kebbell) e suo fratello (Ryan Kwanten)
Doppia dose di azione e di tensione, quindi, gestita dall’unico regista possibile: Rob Cohen, nome legato a grandi cult del cinema action come Fast and Furious e xXx. Per la sua nuova avventura cinematografica, questo cineasta ha deciso di alzare la posta in gioco, prendendo le caratteristiche tipiche del suo cinema e inserendole in un ambiente particolarmente ostile, creando qualcosa di completamente nuovo. Come ha dichiarato lui stesso:
La storia di una rapina che va a monte a causa di un uragano mi ha subito colpito perché implicava un modo nuovo di concepire un film d’azione; non c’era solo l’irruzione a Fort Knox, ma tutti gli elementi tipici di una rapina, i piani, le pistole, le casseforti, le combinazioni, l’intrusione, 600 milioni di dollari e tutta quella roba… ma se la storia è ambientata durante un violento uragano di categoria 5 cambia tutto.
In un periodo in cui gli uragani e i tornado al cinema vanno per la maggiore e trasportano un po’ di tutto (a cominciare dagli squali), perché non usarli come teatro per il colpo del secolo? Questo, bene o male, deve aver pensato Rob Cohen e una volta diventato il regista di questa pellicola ha dimostrato di avere le idee molto chiare: voleva far capire al pubblico cosa vuol dire trovarsi di fronte a un vento che soffia a una potenza di 100 miglia all’ora. Un’esperienza di certo non piacevole, che però si piega benissimo alla spettacolarizzazione che solo il grande schermo è in grado di offrire.
E tutto questo l’ha fatto senza dimenticare il suo passato. In Hurricane – Allerta Uragano non ci sono le automobili scintillanti di Fast & Furious, è vero, ma hanno trovato un degno sostituto nell’indistruttibile Dominator, un bolide in grado di domare la forza della natura. Un veicolo per cacciatori di tempeste, 10 tonnellate con una potenza di 1000 cavalli, dotato dell’ultima tecnologia satellitare e, ovviamente, equipaggiamento di sopravvivenza di prim’ordine.
Ma soprattutto nel film c’è moltissima azione concreta, realizzata come ai vecchi tempi. L’uragano, ovviamente, è creato in gran parte con la grafica digitale (sarebbe strano pensare il contrario, del resto) ma gli stunt sono ben presenti e mettono in evidenza la sicurezza di un regista che si è fatto un nome con un certo tipo di cinema.
Macchine distrutte, fuoco, esplosioni, testimonianza di un modo di fare i film old school, che ormai, purtroppo, sembra destinato a soccombere sotto il peso dei miracoli della CGI.
Tanta azione ma anche un profondo messaggio rivolto al pubblico di tutto il mondo, che si può riassumere perfettamente in una frase pronunciata durante la storia:
La temperatura dei mari sale a causa del riscaldamento globale ma, con il dovuto rispetto per Donald Trump, è un cambiamento climatico causato dall’uomo.
Coraggioso, proprio come i protagonisti dei suoi film, Rob Cohen non ha paura di esprimere il suo pensiero in maniera particolarmente appassionata:
Penso che quelli che negano il cambiamento climatico siano dei trogloditi. E continuano a vivere nelle caverne. Non c’è dubbio che la sovrappopolazione, il consumo eccessivo di combustibili fossili, gli allevamenti intensivi e tutto quello che altera l’atmosfera hanno dato origine a un problema che è in crescita e sta diventando molto serio. Penso che non si possa fare un film del genere senza affrontare l’argomento, perché il motivo per cui c’è un uragano di categoria 5 è perché il Golfo del Messico continua a riscaldarsi. E più si riscalda, più potente sarà l’uragano originato dai movimenti ciclonici dalla superficie dell’acqua. Penso che sia irresponsabile e da ignoranti negare quello che sta realmente accadendo e quello che viene affermato da solidi presupposti scientifici.
Perché il cinema di azione può anche aiutare a far riflettere, tra un’esplosione e l’altra.
Proprio come l’uragano che porta sul grande schermo, Hurricane – Allerta Uragano è riuscito ad inglobale al suo interno cose particolarmente diverse, dando vita ad una formula sicuramente unica. Ora è pronto per travolgere le sale italiane con tutta la sua potenza.
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