The House That Jack Built: Lars Von Trier ha traumatizzato Cannes, ecco i primi commenti
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Lars Von Trier ha fatto il suo ritorno sulla Croisette, dopo lo scandalo avvenuto nell’ormai lontano 2011, quando la sua frase “I Understand Hitler” raggelò Cannes. È tornato al Festival e, forse per prendersi la sua vendetta, ha letteralmente traumatizzato il pubblico presente in sala durante la proiezione della sua ultima fatica, The House That Jack Built (QUI trovate la nostra recensione).
La storia del serial killer interpretato da Matt Dillon si preannuncia particolarmente sconvolgente, come testimoniano i primi commenti comparsi su twitter. A causa della sua violenza, il film è stato definito:
– Disgustoso
– Vile
– Pretenzioso
– Patetico
– Nauseante
Cosa ha causato una simile reazione? Perché centinaia di persone hanno abbandonato la sala durante la proiezione? A quanto pare il (de)merito è della carica eccessiva che contraddistingue il film, che contiene scene di tortura particolarmente estreme, che coinvolgono donne e bambini. Come ha detto qualcuno:
Perché Lars Von Trier non può solo fare un film normale per una volta? Andare oltre il limite è una cosa ma lui è solo un sadico che vuole esprimere il suo narcisismo e il suo disprezzo nei confronti del mondo attraverso la sua arte.
I’ve never seen anything like this at a film festival. More than 100 people have walked out of Lars von Trier’s ‘The House That Jack Built,’ which depicts the mutilation of women and children. “It’s disgusting,” one woman said on her way out. #Cannes2018 pic.twitter.com/GsBGCoyHEG
— Ramin Setoodeh (@RaminSetoodeh) May 14, 2018
Talked to someone who walked out of the Lars von Trier film at Cannes: “He mutilates Riley Keough, he mutilates children… and we are all there in formal dress expected to watch it?”
— Kyle Buchanan (@kylebuchanan) May 14, 2018
Walked out on LarsvonTrier . Vile movie. Should not have been made. Actors culpable
— Showbiz 411 (@showbiz411) May 14, 2018
Just left Lars Von Trier’s The House that Jack Built.
Gross. Pretentious. Vomitive. Torturous. Pathetic. #Cannes2018— The Oscar Predictor (@OscarPredictor) May 14, 2018
why can’t Lars von Trier just make a normal fcking movie for once. pushing limits is one thing but he’s just a complete sadist expressing his narcissism and contempt for the world through his art.
— Luke (@lmaldarella) May 14, 2018
I’ve just walked out of #LarsVonTrier premiere at #Cannes2018 because seeing children being shot and killed is not art or entertainment
— Charlie Angela (@CharlieAJ) May 14, 2018
Nel cast di The House That Jack Built troviamo Matt Dillon (Wayward Pines) e Uma Thurman, che aveva già collaborato con il regista in Nymphomaniac. Con loro anche Bruno Ganz (La Caduta), Riley Keough (The Girlfriend Experience, Mad Max: Fury Road), Siobhan Fallon Hogan (Dancer in the Dark, Dogville) e Sofie Gråbøl (The Killing).
Il film, ambientato negli anni ’70, racconterà la storia di Jack, un serial killer particolarmente intelligente. Osserveremo il mondo attraverso il suo punto di vista (per lui ogni omicidio rappresenta un’opera d’arte) e ascolteremo le suo confessioni fatte ad uno sconosciuto di nome Verge. La polizia è sulle sue tracce e lui sta correndo rischi sempre maggiori nel tentativo di compiere la sua opera d’arte finale.
The House That Jack Built arriverà nelle nostre sale distribuito da Videa.
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