Con l’introduzione del “suo” Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe, l’aspetto relativo ai cinecomic di Sony ha compiuto un notevole balzo in avanti: da Captain America: Civil War del 2016 in poi infatti un accordo fra Sony e Disney ha permesso la compenetrazione dei personaggi strettamente legati a Peter “Spider-Man” Parker nelle storyline del MCU (e di rimando di quelli del MCU nelle pellicole relative a Spider-Man).
Ne derivò un nuovissimo arrampicamuri, interpretato da Tom Holland dopo Tobey Maguire (nella trilogia di Sam Raimi) ed Andrew Garfield (The Amazing Spider-Man ed il suo sequel), più giovane e scanzonato degli altri, ammiratore (al limite della venerazione) del Tony Stark interpretato da Robert Downey Jr, ed ormai, dopo Avengers: Infinity War, effettivo membro degli Avengers (nonostante ciò che accade nel finale del film. Ma ben due sequel di Spider-Man: Homecoming sono già in lavorazione, quindi…!)
Una nuova (giovane e sexy) zia May, una inedita MJ – la cui identità è ancora tutta da confermare – e dei nuovi comprimari (da Ned Leeds a Flash Thompson) per un nuovo Spider-verse ancora tutto da esplorare.
Sony detiene infatti i diritti dell’intero Spider-verse, ovvero l’universo fumettistico di Spider-Man, e di tutti i personaggi che negli anni hanno fatto parte delle sue storie: citando solo alcuni dei più famosi, andiamo da Venom a Kraven il Cacciatore, da Mysterio a Zia May, dalla Gatta Nera a Mary Jane Watson ed altri ancora, come il collerico direttore del Daily Bugle J.Jonah Jameson o la più conosciuta nemesi di Peter Parker, ovvero Norman Osborn.
Una miriade di personaggi che Sony ha deciso di sfruttare creando un universo alternativo a quello Marvel, letteralmente progettando uno Spider-verse cinematografico… Senza Spider-Man.
LO SPIDER-VERSE SONY
Dopo il 2016, le regole dei giochi sono cambiate: i diritti dello Spider-verse appartengono ancora a Sony, ma con alcune modifiche più che sensibili. Non sono note tutte le sfumature dell’accordo, ma sappiamo per certo che Spider-Man: Homecoming ed i suoi sequel sono (e faranno) parte integrante del MCU, mentre i film che Sony ha attualmente in produzione e quelli che seguiranno, incentrati su personaggi appartenenti al mondo dello Spider-Man fumettistico, faranno parte di un diverso universo narrativo che nulla a che fare con esso, parallelo al MCU proprio come il DCEU della Warner Bros (Justice League, Wonder Woman ecc.) o l’Universo Mutante della 20th Century Fox (X-Men, Wolverine, Deadpool, ecc.).
Questo significa che i personaggi che vedremo nei futuri film prodotti da Sony saranno personaggi che i fan del mondo di Spider-Man conoscono bene in quanto ad esso legati, ma le cui origini ed il contesto in cui verranno inseriti subiranno delle notevoli differenze, volte ad “eliminare” l’eredità ragnesca insita in essi (anche se alcuni credono che l’esistenza di Spider-Man possa venir sottintesa in qualche modo nel nuovo universo… Ma l’ipotesi appare alquanto improbabile). Ha dunque senso l’idea di uno Spider-verse senza Spider-Man?
I FILM IN ARRIVO
In dirittura d’arrivo la produzione di Venom (atteso per Ottobre 2018), il film che aprirà la strada al nuovo universo Sony introducendo in una posizione di anti-eroe uno dei nemici più amati di Spider-Man, il simbionte alieno unitosi ad Eddie Brock sotto il nome di Venom. Nei fumetti il personaggio è inizialmente un parassita alieno che, fingendosi un ipertecnologico costume, si unisce a Peter Parker sviluppando con lui un particolare rapporto simbiotico; dopo essere stato scoperto e sconfitto, si unisce a Brock, anche lui colmo di rancore per Peter, formando Venom. Le origini del personaggio, che sarà interpretato da Tom Hardy, dovranno necessariamente piegarsi alla mancanza di Spider-Man, insistendo sulle origini aliene del simbionte e sulla dualità del rapporto simbiotico fra l’alieno e l’uomo.
Il secondo film in produzione è Silver and Black (datato temporaneamente per Febbraio 2019), che unirà in un’unica storia due dei principali personaggi femminili dello spider-verse: la Gatta Nera, una ladra che in più di un’occasione è stata un interesse amoroso di Spider-Man e che vanta il potere di “portare sfortuna” ai suoi avversari, e Silver Sable, una mercenaria proveniente dalla nazione fittizia della Symkaria, pronta a difendere il suo paese da qualsiasi minaccia. Non è ancora stato effettuato un casting per i due personaggi.
Un terzo film è stato annunciato, incentrato su un personaggio particolare: si tratta di Morbius, il Vampiro Vivente, uno scienziato che in seguito ad un malriuscito esperimento ha acquisito le caratteristiche salienti di un vampiro e che tenta di controllare a qualsiasi costo la propria sete di sangue.
L’OPPORTUNITA’ DEL PROGETTO SONY
I fan hanno urlato allo scandalo: che senso ha l’idea di uno spider-verse senza Spider-Man?
Il progetto ovviamente ha i suoi pro ed i suoi contro: sicuramente i cultori ed i puristi dell’universo fumettistico non gradiranno l’idea di vedere alcuni dei più famosi comprimari della testata del tessiragnatele liberi dai vincoli fumettistici, ma la stragrande maggioranza del pubblico avrà invece in tal modo la possibilità di scoprire personaggi che sarebbero altrimenti rimasti in ombra. E’ evidente come nei progetti del Marvel Cinematic Universe non ci fosse spazio per Venom, la Gatta Nera o Morbius, pur essendo i 3 personaggi molto importanti nelle storyline ragnesche: l’accordo con i Marvel Studios deve aver fortemente indirizzato la produzione di Spider-Man: Homecoming (la cui aderenza al MCU, anche solo relativamente alle innumerevoli easter egg, è per molti versi encomiabile) e dei suoi sequel; Sony ha sfruttato l’opportunità di usare i personaggi espunti dal progetto del Marvel Cinematic Universe per raccontare qualcosa di nuovo, coraggiosamente anche se forse in modo avventato.
La possibilità di un Venom espunto da Spider-Man non ci appare poi così assurda: ripensando a Spider-Man 3 di Sam Raimi, pellicola che per prima introdusse a livello cinematografico il personaggio di Venom, ci si accorge che anche in quel caso le origini del personaggio non affondano affatto le radici nelle storie di Spider-Man (la debolissima sceneggiatura descriveva semplicemente il simbionte arrivato casualmente a contatto con Peter tramite la caduta di un meteorite). Ovviamente il film ha un enorme bisogno di una trama coerente, di una storia più che avvincente e di un’epicità diversa da quella associata al personaggio, ed il giudizio non può che essere rimandato al momento della visione.
Se Venom funzionerà (inaugurando un “Venom-verse“?) ci saranno possibilità anche per Silver and Black e per i futuri progetti, che dovranno costruire un mondo differente da quello canonico con delle dinamiche non molto diverse da quelle con le quali Kevin Feige riuscì a creare un Marvel Cinematic Universe coerente e coeso pur non potendo utilizzare gli X-Men, i Fantastici 4, Spider-Man (fino al 2016) e molti altri personaggi.
Le probabilità che un Venom-verse riesca a conquistare i fan non sono in realtà moltissime, ma non sono neanche prossime allo zero; il progetto Sony potrebbe stupirci come deluderci, principalmente insistendo sulla capacità o meno degli architetti del nuovo universo di mantenere un equilibrio efficace fra la necessità di omaggiare e non snaturare i personaggi di cui tratta ed il bisogno di modificarne alcune delle caratteristiche salienti.
Un lavoro difficile e pericoloso, di cui non vediamo l’ora di vedere i frutti.
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L’uscita di Venom è prevista per il 4 ottobre 2018, mentre il copione è stato affidato a Scott Rosenberg (Con Air, Fuori in 60 secondi, Jumanji) e Jeff Pinkner (The Amazing Spider-Man 2, La Torre Nera, Jumanji), dopo la prima stesura di Dante Harper (incaricato un anno fa). Anche Rhett Reese e Paul Wernick scrissero una sceneggiatura, in passato. Il protagonista Eddie Brock è interpretato da Tom Hardy, mentre Michelle Williams interpreta Anne Weying, procuratrice distrettuale nonché interesse romantico di Eddie; nel cast anche Woody Harrelson (forse Cletus Kasady), Riz Ahmed (Dr. Carlton Drake), Jenny Slate (Dora Skirth), Reid Scott, Scott Haze (Roland Treece), Sope Aluko e Scott Deckert. Alla regia c’è Ruben Fleischer.
Al centro della trama c’è ovviamente Venom, il “protettore letale”, antieroe che condivide le sue avventure con un simbionte alieno precedentemente appartenuto all’Uomo Ragno; di conseguenza, il simbionte può infondere nel suo compagno umano tutti i poteri del Tessiragnatele, ma con una forza fisica persino superiore, una ragnatela inesauribile e una sostanziale invulnerabilità (gli unici punti deboli dell’alieno sono il fuoco e le onde sonore).
La produzione è curata da Avi Arad e Matt Tolmach (già alle spalle degli ultimi film di Spider-Man).