Bill Gold è morto a 97 anni lo scorso 20 maggio. Forse a gran parte di voi questo nome non dirà niente ma la verità è che, come sottolineato in un vecchio articolo del New York Times, se siete andati al Cinema negli ultimi 60 anni, il merito potrebbe essere in gran parte suo.
Bill Gold era forse l’ultimo grande esponente di un’arte che oggi, purtroppo, sta diventando sempre più marginale. Designer e illustratore, durante la sua carriera aveva realizzato un numero incredibile di locandine cinematografiche (circa 2000), collaborando con grandi registi del calibro di Alfred Hitchcock, Stanley Kubrick e Federico Fellini. La sua era una vera e propria arte, perché le sue opere non si limitavano solo a promuovere un film, coglievano la componente più essenziale di ogni pellicola, raccontandone la storia con un’unica grande immagine.
Nato a Brooklyn, nel 1921, Bill Gold aveva iniziato il viaggio nel mondo della settima arte nel 1942, realizzando la locandina del film diretto da Michael Curtiz Ribalta di gloria. L’inizio di una gloriosa carriera che comprende titoli come Casablanca, L’esorcista, Un tram che si chiama Desiderio, Barbarella, Hair, Gangster Story, Arancia Meccanica, Alien e J. Edgar di Clint Eastwood, la sua ultima locandina. Proprio con Eastwood aveva stretto un profondo sodalizio, passato attraverso 30 film da lui diretti o interpretati.
Le sue opere, realizzate molto spesso senza aver visto i film in questione ma solo leggendo le sceneggiature e conoscendo il cast, rimangono dei veri e propri gioielli, testimonianza concreta delle sensazioni che una storia, un film, ci possono suggerire.
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