La Gazzetta del Profeta – Edizione Speciale: Intervista ai Gemelli Weasley

La Gazzetta del Profeta – Edizione Speciale: Intervista ai Gemelli Weasley

Di Redazione SW

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A cura di Beatrice Feudale

Fred Weasley e George Weasley, conosciuti come James e Oliver Phelps, hanno intrapreso un lungo viaggio nel mondo Babbano, precisamente nella cittadina non magica di Milano, in occasione dell’apertura della mostra per i non-maghi Harry Potter: The Exhibition.

All’interno della bizzarra mostra i babbani, anche loro estimatori del nostro ragazzo che è sopravvissuto, potranno ammirare le divise della nostra Hogwarts, una riproduzione dell’Hogwarts Express e perfino le nostre bacchette magiche!
Non vi preoccupate però, non hanno ancora capito come farle funzionare, siete al sicuro amici maghi!

Passiamo subito a scoprire cosa hanno raccontato Fred e George, scusate James e Oliver, che durante la chiacchierata con i Rita Skeeter del mondo non magico hanno trattato diversi argomenti: il loro ruolo nel Wizarding World, i loro incontri con i fan più strani del maghetto, non babbani chiaramente, e la Harry Potter: The Exhibition.

Nel Wizarding World che mestiere fareste?

James Phelps – Fred Weasley: Io sarei un commentatore di Quidditch, sapete quelli che dicono GOOOOOOOOOOAAAAL? (ride) Potrebbe essere divertente.

Oliver Phelps – George Weasley: Io il proprietario della squadra inglese di Quidditch. Oppure un attore, non so come funzioni essere un attore nel Wizarding World, probabilmente hanno degli effetti speciali magici.

Se poteste scegliere uno dei Doni della Morte, quale scegliereste?

James Phelps – Fred Weasley: Io andrei con il Mantello dell’Invisibilità, non dovresti comprare i biglietti per niente… mai. A parte per Harry Potter: The Exhibition. (ride) È uno di quegli oggetti con cui puoi divertirti molto.

Oliver Phelps – George Weasley: Probabilmente la Bacchetta di Sambuco, puoi farci un sacco di cose.

Se poteste scegliere un vostro personaggio preferito della saga di Harry Potter, che non siano i gemelli Weasley, chi scegliereste?

James Phelps – Fred Weasley: Dobby, senza pensarci due volte.

Oliver Phelps – George Weasley: Kreacher… no scherzo, direi Allock. Kenneht Branagh è stato bravissimo nell’essere così realistico nel portarlo in scena, sembra proprio che non sappia cosa sta facendo.

C’è qualche caratteristica o qualcosa di Fred e George che vorreste avere?

James Phelps – Fred Weasley: Le scope volanti. Loro non si curano molto delle opinioni degli altri, mi piacerebbe avere questa capacità. Loro fanno semplicemente quello che si sentono, il che è una qualità abbastanza rara in tutti. Quindi direi la loro determinazione e la loro sicurezza.

Che cosa apprezzate di più dei fan di Harry Potter?

Oliver Phelps – George Weasley: Il fatto che continuino a venire agli eventi come questi, il che significa che possiamo andare in giro per il mondo. (ride) Apprezzo che per loro significhi tanto, prima di tutto eravamo fan del libro e pensare che questa passione continua ad esistere e a tramandarsi da una generazione all’altra… ad esempio l’altra sera c’erano dei bambini che probabilmente erano appena nati quando è uscito l’ultimo film che ci hanno guardati sognanti dicendo: “Guarda ci sono Fred e George”. Lo realizzi solo ora che ci sono delle persone che sono sempre vissute con Harry Potter, il che è incredibile e ascoltiamo le loro storie: ci raccontano che Harry Potter li ha aiutati a superare un particolare momento della loro vita o che è stato un rifugio da qualcosa e penso che riescano a identificarsi anche in qualcuno dei personaggi… non do niente per scontato con i fan di Harry Potter. Sono stati così buoni con noi.

In quale paese avete trovato i fan più scatenati?

Oliver Phelps – George Weasley: Beh sono tutti parecchio scatenati. In Brasile particolarmente comunque, avevano trovato l’hotel dove alloggiavamo e si sono accampati fuori per aspettarci. È stato parecchio folle. Ricordo la prima visita che abbiamo fatto, eravamo a Roma, non è stato spaventoso o problematico, anzi. Abbiamo fatto un’apparizione a sorpresa a una maratona di Harry Potter a Roma, c’eravamo io Rupert e James. I fan non sapevano che ci saremmo stati anche noi, siamo semplicemente entrati in sala ed è stato folle. Il pubblico è impazzito…

James Phelps – Fred Weasley: Qualcuno è anche uscito dal cinema per cercare di vederci. Stavamo camminando a ritmo sempre più spedito, quasi uno sopra all’altro… alla fine abbiamo deciso di sacrificare Rupert e l’abbiamo spinto verso la folla. (ridono) Quello è stato il nostro battesimo per quanto riguarda i tour promozionali. Inoltre è stata la prima esperienza di questo genere che abbiamo vissuto per cui é stato molto figo, lo ricordiamo con affetto. Poi siamo stati a Milano e ricordo che eravamo in Piazza Duomo ed è stato straordinario, c’erano tantissime persone, una folla enorme.

Avete mai incrociato un fan che ha avuto una reazione strana nell’incontrarvi?

James Phelps – Fred Weasley: Eravamo in pub con Tom Felton e questo ragazzo si è avvicinato dicendo: hey voglio offrire a te a tuo fratello da bere. Noi abbiamo accettato e poi lui ha guardato Tom e gli ha detto: “No a te no, sei tra i cattivi.” E Tom ha risposto: “Sì, ci sono abituato.” (ridono)

Oliver Phelps – George Weasley: In questo modo è bello vedere come tu cresci e il tuo pubblico cresce e cambia con te. Ero in Australia e ho incontrato questo ragazzo, era una persona corpulenta dalle spalle larghe e pieno di tatuaggi. Mi guarda e mi dice: “Il mio primo tatuaggio è stato il Marchio Nero.” e io lo guardavo stranito e gli ho chiesto sorpreso “Ma davvero?” (ride). Penso che a volte le persone cerchino di inquadrare un gruppo di persone, solo per il semplice fatto che apprezzano qualcosa, o perché si vestono in un certo modo… ma non lo puoi fare con i Potterhead, loro sono molto più variegati e diversificati. L’unica cosa che hanno in comune è Harry Potter.

All’interno della Harry Potter: The Exhibition vediamo tantissimi oggetti di scena, voi avete preso qualcosa dal set?

Oliver Phelps – George Weasley: Ce lo chiedi puntando la telecamera dritta in viso… (ridono) No, non proprio. Ho ancora un pezzo di orecchio di George, quello sì. È una protesi che attaccavamo al mio orecchio ogni mattina e ogni sera andava buttato, ma l’ultimo… l’ultimo è stato tolto con molta attenzione e incorniciato. So che vi aspettavate qualcosa di più epico e figo, ma è qualcosa di unico, che riguarda solo il suo personaggio… ha un valore affettivo.

James Phelps – Fred Weasley: Io ho un rimasuglio di Zuccotto di Zucca, è sulla scrivania nel mio ufficio. Per tutti è solo un dolcetto che non ho finito, ma non è così. È l’unica cosa che ho in casa legata al mondo di Harry Potter, ed è importante perché girare quella scena particolare nel Negozio dei Weasley, in quel set meraviglioso, è stato molto divertente.

Quindi non avete portato a casa le vostre bacchette…

Oliver Phelps – George Weasley: Si trovano all’interno della mostra in realtà.

James Phelps – Fred Weasley: Sì, io ne ho anche rotte un paio… avete presente le acrobazie che fanno i batteristi con le loro bacchette? Ecco, ho provato a farle anche io e non è andata a finire bene.

Qual è la vostra parte preferita della mostra?

Oliver Phelps – George Weasley: La mia parte preferita è la Sala Grande e lo dico con molto egocentrismo perché ci sono esposti i nostri costumi. (ride) C’è la pagina di giornale in cui si parla della famiglia Weasley e del loro viaggio in Egitto, noi non ci siamo andati, era un green screen. (ride) Ci sono i costumi, le bacchette, le scatole con i Tiri Vispi… quella è la mia parte preferita.

James Phelps – Fred Weasley: La mia parte preferita è quella in cui puoi interagire, quindi la sala del Quidditch. C’è anche un angolo in cui si può sentire Voldemort parlare con te, non è segnalato dove si trovi, devi stare in quel punto particolare. La cosa divertente è osservare la reazione delle persone quando sentono la voce di Voldemort. (ride)

Avete qualche suggerimento sulle cose da non perdere alla mostra?

Oliver Phelps – George Weasley: Un suggerimento che posso dare è di passare tanto tempo all’interno della mostra, date uno sguardo a quello che c’è attorno a voi. Il genio che ha ideato la posizione degli oggetti di scena ha pensato di metterli in modo che nessuno abbia più rilevanza o importanza rispetto a un altro. Per esempio il costume del Barone Sanguinario che appare nel primo film è esposto in una teca meravigliosa, non hanno mai pensato di metterli in modo di evidenziare l’importanza di quel particolare oggetto o di un altro… anche Dobby per esempio è nascosto dietro altri costumi. Ci sono oggetti che le persone hanno osservato e che non pensavano che avessero particolare importanza nel film. Il mio consiglio è godetevi quello che state guardando, sono delle opere d’arte meravigliose.

Harry Potter è una saga che ha avuto una risonanza incredibile, un successo incontrastato che dura finora, grazie al quale sarete per tutti e per sempre Fred e George Weasley, come vi sentite a riguardo?

Oliver Phelps – George Weasley: Ci sono cose peggiori per cui essere ricordati… noi interpretiamo dei personaggi positivi, con cui le persone di solito vorrebbero uscire. Sarebbe piacevole passare una serata con Fred e George, per cui è sempre gratificante ricevere delle risposte positive dal pubblico.

Sono passati quasi sette anni dall’ultimo film di Harry Potter e la franchise è ancora molto importante nel mondo. Quale pensate sia la forza della saga? Come fa a essere così importante dopo tutti questi anni?

Oliver Phelps – George Weasley: Non so se sono in grado di darti una risposta specifica, ci sono parecchie cose in cui le persone si possono rispecchiare. Penso che aiuti anche il fatto che ci sono nuove generazioni che si avvicinano alla saga. Le persone che erano adolescenti quando il primo film è uscito, ora hanno circa trent’anni e hanno dei figli che hanno avvicinato al mondo di Harry Potter. Inoltre ci sono i bambini che avvicinano i genitori e i nonni al mondo di J.K. Rowling. Qualcuno direbbe che Harry Potter è un qualcosa per bambini, ma posso assicurarti che non è così. Ho incontrato persone da quattro a ottant’anni che sono grandi fan, è un mondo in cui ti puoi facilmente rispecchiare. Se lasci andare la tua fantasia, puoi immaginarti che sia reale. Puoi domandarti com’è la versione magica del tuo mondo, come sarebbe il mondo magico italiano? Il mondo magico assomiglia alla realtà, ma senza ostacolare l’immaginazione.

Qual è il tuo ricordo peggiore del girare la saga di Harry Potter?

James Phelps – Fred Weasley: Farmi le sopracciglia. (ride) È noioso, posso abituarmi a tutto, ai capelli, va bene, ma le sopracciglia… (ride)

Oliver Phelps – George Weasley: Una volta per errore sono rimasto senza sopracciglia per due mesi, erano praticamente disegnate. Comunque sì, è davvero uno dei ricordi peggiori del set.

Dopo tutto questo, guardate ancora i film della saga?

James Phelps – Fred Weasley: No, non li guardo volontariamente, cioè non inserisco il DVD nel lettore. Ma se mentre faccio zapping li trovo in televisione, li guardo. In primo luogo perché sono dei grandissimi film, in secondo luogo perché mi ricordo che cosa accadeva sul set mentre quella particolare scena veniva girata. Questa è la cosa figa. Allo stesso modo nelle Exhibition, guardando i costumi e gli oggetti di scena, ricordo come li abbiamo usati, le persone… riusciamo ad ammirare i due aspetti della cosa.

Secondo voi il fatto che Harry Potter non sia estremamente legato al mondo medievale, come invece lo sono altri fantasy, ma che comunque sia ambientato anche negli anni novanta, rappresenta parte della forza della saga?

James Phelps – Fred Weasley: Credo che la sua forza sia l’essere molto legato a situazioni della vita di tutti i giorni, come per esempio Animali Fantastici che è ambientato negli anni ‘20. Non è troppo assurdo credere che esistano dei maghi e degli stregoni.

Qual è stata la vostra relazione con i membri del cast più esperti nel campo della recitazione – Micheal Gambon, Alan Rickman, Maggie Smith – durante le riprese di Harry Potter?

James Phelps – Fred Weasley: La cosa veramente interessante è che erano tutti molto alla mano, nessuno di loro ha installato una sorta di gap tra di noi. Penso che quello che impari è come rimanere nel personaggio anche fuori dal set, per esempio se c’è qualche grossa scena da girare e vuoi rimanere concentrato… quello è interessante da osservare, non sono cose che ti insegnano.
Oppure chiedere un consiglio su altri lavori, non per forza collegati a Harry Potter. Un giorno ero sul set di Micheal Gambon, stavano preparando la scena in cui Albus Silente muore ne il Principe Mezzosangue, spoiler (ridono), e tra un ciak e l’altro lui mi ha chiesto: Cosa fai nel weekend? Gli ho raccontato che Oliver e io avremmo letto Peter and the Wolf accompagnati da un’orchestra e lui ha risposto: “ah sì, l’ho fatto anche io.” Naturalmente l’aveva fatto anche lui, è Micheal Gambon. (ridono) “hai lo script qui con te? Sai che devi parlare a tempo con la musica, non solo leggere. Dai, proviamolo.” E così avevo Silente che mi insegnava come fare una cosa del genere, ma farlo tra un ciak e l’altro di una scena così importante… è stato davvero incredibile vivere questa esperienza. Non c’è nessuna scuola di recitazione del mondo che ve lo insegnerà o che vi farà vivere una cosa simile.

Non avete quindi avuto una grande reunion del cast tutti insieme dopo l’ultima première del film?

James Phelps – Fred Weasley: Forse alle aperture dei parchi, lì eravamo parecchi. Se ci dovessimo incontrare tutti insieme, non credo che lo diremmo a qualcuno. (ride) Si tratta più che altro di incontrarsi con degli amici, non di attirare l’attenzione di qualcuno.

Oliver Phelps – George Weasley: Sono d’accordo, è proprio così. Non è quell’esperienza che devi per forza condividere su Instagram o Twitter, a volte è l’ultima cosa a cui pensi. Cerchi di vivere più che altro il momento, di ritrovare i tuoi amici, non di mostrarlo al mondo. A volte si condividiamo le foto dei nostri incontri, ma davvero è l’ultima cosa a cui pensiamo.

Siete ancora in contatto con gli altri membri del cast?

James Phelps – Fred Weasley: Assolutamente sì, il modo migliore per descriverlo è pensando ai compagni di scuola o università: non li vedi sempre, ma siete comunque in contatto. Anche con i membri della crew. La scorsa settimana ero a Los Angeles e ho incontrato Luke Youngblood, che ha interpretato Lee Jordan nella saga, è ancora uno dei miei migliori amici, per cui mi fa piacere incontrarlo.

Oliver Phelps – George Weasley: Siamo stati insieme negli anni più importanti, quelli in cui cresci, l’età dell’adolescenza. Non abbiamo imparato solo a stare sul set, abbiamo vissuto delle esperienze davvero uniche che possiamo condividere solo con loro. Se le condividessimo con qualcun altro ci guarderebbero increduli.

Vi siete mai pentiti di aver preso parte alla saga di Harry Potter?

Oliver Phelps – George Weasley: Decisamente no, credo che abbiamo vissuto il meglio dei due mondi crescendo. Non eravamo impegnati e noti come Dan e Rupert, non proprio sotto i riflettori. Certo, man mano che aumenta il tuo spazio nel film, aumenta anche il raggio del riflettore che hai puntato addosso. Non c’è mai stato un momento in cui ci siamo pentiti di aver preso parte alla saga di Harry Potter, penso alle esperienze che abbiamo vissuto da quando siamo entrati a far parte del cast… incredibile.

James Phelps – Fred Weasley: Sì assolutamente, per esempio una volta eravamo a New York per una partita di hockey su ghiaccio al Madison Square Garden ed è apparso sullo schermo dello stadio una nostra foto, queste cose di solito non succedono. (ride) Oppure le persone che incontri durante il tuo percorso, come oggi per esempio, siamo molto fortunati di essere qui e di avere tutti questi fan che verranno a vedere l’Exhibition durante il weekend… al momento sono stati già venduti circa 130 mila biglietti. Siamo molto fortunati di far parte di questo fenomeno mondiale.

Qual è il momento della saga che ti ha emozionato di più?

James Phelps – Fred Weasley: Non so se mi ha esattamente emozionato, però quando inizia ad andare tutto male a Voldemort, spoiler (ride). Quello che mi piace è che alcuni dei suoi fedeli lo lasciano e questo dimostra che lui non era necessariamente sostenuto come molti pensavano. Penso che mi sia piaciuto particolarmente quell’aspetto.

Avete in programma di lavorare ancora insieme?

James Phelps – Fred Weasley: No, non insieme per il momento. Oliver andrà in scena la settimana prossima, in uno spettacolo teatrale nel Regno Unito – The Case of the Frightened Lady – Io andrò in scena in un altro spettacolo teatrale – Spamalot – circa due settimane dopo che lui finirà le repliche della sua rappresentazione. Non ci vedremo per un po’. (ridono)

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale della mostra

Benvenuti a Hogwarts… il mondo magico vi aspetta a Harry Potter: The Exhibition.

Pubblicato da ScreenWeek Cinema & Serie su venerdì 11 maggio 2018

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