Cinema Oscar & Premi

Oscar 2018 – Harvey Weinstein e la parità salariale nel monologo di Jimmy Kimmel

Pubblicato il 05 marzo 2018 di Lorenzo Pedrazzi

LEGGI ANCHE: L’elenco completo dei vincitori agli Oscar 2018

Jimmy Kimmel ha condotto la cerimonia degli Oscar per la seconda volta, e l’attacco del suo monologo iniziale non poteva che essere dedicato allo scandalo delle buste scambiate che ha segnato la scorsa edizione, quando La La Land è stato annunciato come Miglior Film al posto di Moonlight. «Quest’anno, quando sentite chiamare il vostro nome, non alzatevi subito. Dateci un minuto».

Il mirino si è poi spostato su Harvey Weinstein e sul tema delle molestie. Weinstein è stato espulso dall’Academy, e Kimmel ha ricordato l’unico precedente di questo tipo: quello di Carmine Caridi, attore caratterista di origini italiane, che nel 2004 balzò agli “onori” delle cronache per essere la prima persona espulsa dall’Academy. Il motivo? Inviò gli screener di Qualcosa è cambiato, L’ultimo samurai, Mystic River, Big Fish, Master and Commander e molti altri film a un suo conoscente, Russell Sprague, che ne approfittò per condividerli illegalmente su internet. Insomma, la stessa punizione ricevuta da Weinstein, ma per ragioni ben diverse.

«Dobbiamo dare l’esempio» ha proseguito il conduttore. «La verità è che, se abbiamo successo, se lavoriamo insieme per fermare le molestie sessuali sui luoghi di lavoro, le donne dovranno affrontare le molestie continuamente solo in ogni altro posto in cui vanno». Kimmel ha sollevato anche il problema dell’uguaglianza salariale, rievocando il caso di Mark Wahlberg e Michelle Williams: quest’ultima è stata pagata 80 dollari al giorno per i reshoot di Tutti i soldi del mondo, mentre Wahlberg ha ricevuto un milione e mezzo di dollari (che però ha devoluto al fondo legale del movimento Time’s Up).

Kimmel ha ovviamente passato in rassegna i vari candidati, scherzando sulla polarizzazione anagrafica tra Christopher Plummer e Timothée Chalamet, che «sta perdendo Paw Patrol per essere qui stasera».

Fonte: Variety

Vi invitiamo a scaricare la nostra APP gratuita di ScreenWeek Blog (per iOS e Android) per non perdervi tutte le news sul mondo del cinema, senza dimenticarvi di seguire il nostro canale ScreenWeek TV.

ScreenWEEK è anche su Facebook, Twitter e Instagram.

[widget/artist/2130]